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L’orso bruno marsicano
L’Italia Ospita Gli Orsi Più In Via Di Estinzione Del Mondo – Ecco Come Possiamo Salvarli
Regole di condotta per il contatto con l’orso
Qui troverai alcuni consigli utili su cosa fare in caso di contatto con un orso.
Gli orsi di solito evitano il contatto con gli esseri umani perché li percepiscono come un pericolo. Tuttavia, se stai visitando un’area in cui sono nativi, è importante sapere cosa fare in caso di incontro.
Buono a sapersi:
- Gli orsi non considerano gli umani come potenziali prede, ma li temono e mantengono le distanze.
- Gli orsi attaccano solo quando vengono sorpresi o provocati.
- Le femmine di orsi con cuccioli hanno un forte istinto protettivo.
- Per evitare un incontro con un orso, è importante farsi notare (applaudere, cantare, fischiare, ecc.) e rimanere sulla strada.
- Tieni il tuo cane al guinzaglio. Altrimenti c’è il rischio che si avvicini, disturbi o attacchi un orso e, se torna da te, lo porti da te.
- Se vedi un orso, non disturbare o avvicinarti.
- Non dare mai da mangiare a un orso, anche se sembra calmo.
- Stai lontano da un orso che sta mangiando.
- Non avvicinare o entrare in una tana di orsi.
- Non lasciare rifiuti alimentari nella foresta.
Regole di condotta:
- La cosa più importante in un incontro con un orso è rimanere calmi.
- Se vedi un orso in lontananza, torna indietro nel modo in cui sei venuto in modo che l’orso abbia spazio per continuare sulla sua strada. Importante: non scappare!
- È possibile che l’orso stia sulle zampe posteriori o si avvicini senza vederti, poiché gli orsi non hanno una buona vista e potrebbero non notare la presenza di esseri umani. In questo caso, segnala la tua presenza parlando dolcemente in modo che l’orso possa percepirti senza percepirti come un pericolo. L’orso probabilmente si ritirerà immediatamente.
- Se ti avvicini a un orso (anche se è una madre con i cuccioli), fermati, stai calmo e allontanati lentamente, senza movimenti improvvisi e senza urlare.
- Non lanciare pietre o altri oggetti verso l’orso.
- Se l’orso ti attacca, non reagire, stai calmo o sdraiati lentamente con la faccia verso il basso. L’orso probabilmente rimarrà vicino a te senza contatto fisico.
- È difficile sapere se si tratta di un attacco falso o meno. Fingersi morto prima del contatto dà all’orso la sensazione che non sei un pericolo. Sdraiati a terra, intraccia le dita nella parte posteriore del collo e scherma la testa con le braccia. Cerca di rimanere fermo fino a quando l’orso non ferma l’attacco e si allontana. Non correre, gridare o cercare di colpire l’animale. Se indossi uno zaino, può essere utile per proteggerti.
- Gli orsi sono ottimi scalatori e possono correre fino a 50 km/h. Quindi non cercare di sfuggire a un orso arrampicati su un albero o scappando a meno che tu non possa raggiungere un posto sicuro (ad esempio la tua auto) a breve distanza.
- Nella Provincia Autonoma di Trento, da molti anni è in funzione un numero di telefono 24 ore su 24, attraverso il quale è possibile segnalare la presenza di orsi al fine di ottenere informazioni e aiuto o di segnalare emergenze legate ai grandi carnivori. Il numero è anche collegato al numero di emergenza generale 112.
Numero di emergenza per grandi carnivori: +39 335 7705966 (attivo 24h)
Cani di piccola taglia, gatti e altri animali da compagnia sono i benvenuti sui nostri treni! – Italo
Viaggia con il tuo cane di grossa taglia in uno spazio dedicato e confortevole con Italo
Il Bigfoot esiste, parola di antropologo
Domina il suo ambiente, si mimetizza e comunica con i suoi simili grazie agli gli ultrasuoni: per questo non riusciamo ad avere le prove della sua esistenza.
Il Bigfoot è reale e vive tra noi. Gli irriducibili, entusiasti sostenitori dell’esistenza di questo nostro potenziale lontano parente, disceso da un ramo collaterale dell’evoluzione umana, si sono dati appuntamento lo scorso week end ad Ocean Shores, una località dello Stato di Washington affacciata sull’Oceano Pacifico, per l’annuale “Sasquatch Summit”.
Tra i relatori del convegno, c’era anche Jeff Meldrum, antropologo, grande conoscitore dell’anatomia dei primati e docente dell’Università di Stato dell’Idaho. È autore del libro Sasquach: Legend Meets Science (Sasquatch: La leggenda incontra la scienza), nel quale- citando anche il lavoro di esperti in vari campi di competenza- mostra le possibili prove a sostegno dell’ipotesi comunemente respinta, a priori, dagli accademici. Ma dal suo punto di vista- quello comunque di un ricercatore con tutte le credenziali in regola- nulla impedisce che nelle foreste del Nord America possa vivere un tipo di ominide ancora sconosciuto.
Opinione condivisa da un altro ospite illustre del summit, il dottor Matthew Johnson. Di professione psicologo, ma anche protagonista- mentre faceva un’escursione nell’Oregon Caves National Monument Park insieme alla famiglia- di un incontro ravvicinato con un Bigfoot che gli ha fatto radicalmente cambiare idea su queste leggendarie creature. Da quel giorno – il 1° luglio del 2000- è diventato un convinto sostenitore non solo della loro esistenza, ma anche dell’opera di copertura da parte del Governo.
“Due giorni dopo, sul luogo dell’avvistamento, un ranger del parco ci mostrò le tracce di un grosso animale. “Non sono di un orso” ammise “ma di uno Sasquatch”. Poi subito specificò: “Sappiate che l’amministrazione del parco ha una sua politica in merito e non intende prendere posizione con i media riguardo i ritrovamenti di tracce di Sasquatch dentro i nostri confini”.
“Ma come potrebbe aver maturato una politica se non si fossero verificati altri precedenti avvistamenti che hanno costretto ad adottare una simile politica???”, si chiedeva polemicamente Johnson”.
Oggi, Dr. J – come viene soprannominato- è ritenuto uno dei testimoni più affidabili in fatto di Bigfoot e partecipa ad ogni incontro pubblico per raccontare la sua personale esperienza. Come Johnny Manson, d.j. in una stazione radio di Aberdeen. Anche lui ha visto di persona una di queste creature misteriose ritenute dai più solo frutto della fantasia. All’epoca però aveva solo due anni. Ora che è padre di tre bambini, non ha smesso di cercare, con passione, a quell’essere metà uomo e metà scimmia.
Potrebbe essere un fossile vivente, erede di quel Gigantopiteco vissuto fino ad 1 milione di anni fa e poi estinto? Manson non ci crede. “Penso che appartenga ad una specie umana diversa dalla nostra”. Ma perché nessuno finora è stato in grado di dimostrarne l’esistenza al di là di ogni ragionevole dubbio? Con la tecnologia attuale, non dovrebbe essere difficile catturare immagini o suoni in qualsiasi angolo del mondo, anche nei più remoti angoli del pianeta, dove si dice che questi esseri abitino.
La spiegazione di Manson è sorprendente. “Perché dominano il loro ambiente. Si mimetizzano. Ed emettono degli ultrasuoni“. Emissioni che userebbero per comunicare gli uni con gli altri senza essere percepiti dall’orecchio umano ma anche per disturbare gli apparecchi elettronici. Impossibile? Sì. Ma lo è anche immaginare un animale in grado di fermare il proprio battito cardiaco, azzerare l’attività cerebrale e sopravvivere anche se il suo corpo è congelato. Eppure c’è una piccola rana selvatica (nome scientifico, Lithobates sylvaticus), diffusa nel nord America, in grado di farlo. Insomma, la natura può riservare molte sorprese.
Nelle foreste di Washington si nasconderebbero dunque molti Bigfoot. Forse un’intera comunità. È questo lo Stato americano con il più alto numero di segnalazioni: la Bigfoot Field Researchers Organization (BFRO) ne ha annoverati almeno 560 a partire dal 1967, anche se di strani individui pelosi, selvatici e di dimensioni notevoli già parlavano, nei secoli scorsi, i Nativi Americani. Vivrebbero dunque da sempre su quei monti coperti da fitti boschi che si estendono su gran parte del territorio.
Ne ha visto un esemplare anche Scott Taylor. Nel 2005 stava percorrendo a piedi la Wynoochee Valley con la fidanzata, quando notò lungo la strada una serie di pietre impilate una sopra l’altra. All’improvviso, li investì una puzza nauseabonda. E un istante dopo, apparve un essere massiccio, a poca distanza, che iniziò a emettere dei suoni vocalizzando la “u”. Un’esperienza che ha cambiato Taylor per sempre. Prima non era per niente interessato allo Sasquatch, adesso è in prima fila, nel BFRO, per investigare su questo mistero.
Sabrina Pieragostini
fonte: Panorama.it
A tal proposito vi suggerisco vivamente di vedere il video di seguito.
Una storia vera dal titolo: Mistero del Passo di Dyatlov – Documentario (Ipotesi Yeti).
Trippa verde per cani
Cos’è la trippa verde?
In poche parole, la trippa verde per cani è un superalimento. La trippa è lo stomaco di un animale erbivoro ricco di sostanze nutritive, in commercio troviamo la trippa verde di agnello o trippa verde di manzo.
Questi animali sono ruminanti con uno stomaco composto da quattro camere. Le quattro camere di tale stomaco sono conosciute come rumine, reticolo, omaso e abomaso. Il cibo che l’animale mangia (es. erba, fieno) viene ingerito non masticato e passa nel rumine e nel reticolo dove viene poi rigurgitato, masticato e mescolato con la saliva. Viene nuovamente ingerito e quindi passato attraverso il reticolo e l’omaso nell’abomaso, dove viene ulteriormente scomposto dai succhi gastrici, dagli amminoacidi e da altri enzimi digestivi. Buonissimo!
Allora come può qualcosa di così disgustoso, essere così buono? Questi stessi succhi gastrici ed enzimi non solo aiutano l’animale nella digestione, ma aiutano anche il cane a digerire e utilizzare efficacemente il suo cibo. Gli aminoacidi sono necessari per lo sviluppo muscolare e, gli altri succhi gastrici, credo, siano i migliori detergenti per i loro denti!
Nella trippa verde è stata scoperta la presenza di batteri dell’acido lattico. I batteri dell’acido lattico, noti anche come Lactobacillus Acidophilus, sono i batteri intestinali buoni. È l’ingrediente principale dei probiotici.
Infine, a causa della sua consistenza gommosa, servirlo in grossi pezzi aiuta anche il cane a rafforzare i muscoli della mascella e ha un ulteriore vantaggio come forma di filo interdentale canino.
Il”verde” davanti significa semplicemente che non è sbiancata o lavorata in alcun modo. Se è essiccata è di colore scuro, se in scatola è pittosto chiara.
Che sapore ha?
Nel mondo umano sembra uno scherzo crudele che così tanto di ciò che ha un sapore delizioso sia così dannoso per la nostra salute, ma la trippa verde capovolge tutto questo.
Quando si tratta dei nostri amici cani, la trippa verde è ciò che vorremmo che le ciambelle fossero per gli umani. Come le ciambelle, la trippa verde per cani ha un sapore super delizioso, ma a differenza delle ciambelle è anche super ricca di valori nutrizionali.
Quali sono i vantaggi della trippa verde per cani?
Stiamo parlando di acidi grassi essenziali omega 3 e 6, enzimi digestivi e proteine. La trippa verde per cani è particolarmente buona se il tuo cane adulto ha problemi intestinali ma anche per il tuo cucciolo trarrà enormi benefici da tutta questa bontà naturale perché la trippa verde:
- Rinforza il sistema immunitario
- Aiuta a costruire muscoli sani
- Supporta pelle e pelo sani
- È ipoallergenica
- Aiuta a lenire i disturbi gastrointestinali
- Mantiene e supporta una sana digestione
- Il cane adulto e i cuccioli si divertono tantissimo a sgranocchiarla.
È una lista piuttosto lunga e, onestamente, l’unica cosa negativa della trippa verde è l’odore…
Perché ha un cattivo odore?
All’olfatto dell’uomo risulta particolarmente puzzolente ma i cani la adorano!
Il motivo per cui la trippa verde ha un odore simile è a causa degli ingredienti – o dovremmo dire ingrediente perché l’unica cosa che c’è nella trippa verde Top Dog è la trippa verde (più un po’ d’acqua per la lavorazione nella trippa verde in scatola).
Questo è tutto. Nessun conservante, nessun prodotto chimico, solo un’alimentazione ottimale direttamente dal sacchetto e dalla lattina alla ciotola.
Da dove viene la trippa per cani Top Dog?
In Europa abbiamo la migliore trippa verde per cani che si possa desiderare. Super verificata e controllata. Non è sbiancata ed è minimamente lavorata per aiutare a massimizzare il valore nutrizionale. Tutto ciò si aggiunge al fatto che il tuo cane sta ottenendo il meglio del meglio.
La trippa verde va bene per il tuo cane?
Questa è una domanda importante che ogni proprietario di animale domestico dovrebbe porsi prima di scegliere un integratore per il proprio amico peloso. Il processo di selezione dei prodotti nutrizionali per il tuo cane può essere travolgente in quanto ci sono così tante variabili da cane a cane.
Ancora una volta, è qui che la trippa verde ha la meglio. Le integrazioni di trippa verde sono adatte a qualsiasi razza, età e taglia di cane. Oltre ad essere un efficace snack masticativo in forma essiccata, in scatola, può essere usata anche come attrattivo naturale per cani quando il cane non ha appetito mischiandola alle crocchette estruse oppure alle nostre pressate a freddo Top Dog.
Tenendo conto dei benefici per la salute, del gusto e della versatilità, è abbastanza chiaro che la trippa verde per cani si dimostra tra i migliori snack per cani per il proprio cane. Provala e vedrai la gioia negli occhi del tuo peloso!
Potrete trovare un vasto assortimanto di trippa verde sia essiccata che in scatola su questo sito oppure su www.topdogfood.it
Copyright Federico Lavanche, vietata la copia anche parziale di testi senza consenso scritto dell’autore.
Come aprire un e-commerce per animali?
Aprire un negozio di mangimi per animali online?
Può rappresentare la concretizzazione di un sogno personale per chi ama davvero gli animali e si interessa al loro benessere. Ancor di più se si intende lavorare “da casa”.
E-commerce per Animali ok ma…quali prodotti potete vendere?
Se decidi di inserire nel tuo negozio anche la vendita di alimenti, mangimi e integratori per cani e gatti si dovranno possedere le abilitazioni necessarie ASL per una corretta conservazione dei prodotti quindi niente soffitte, camerette, sgabuzzini o cantine o garage. I locali dovranno essere idonei per la corretta conservazione dei prodotti e dovranno essere ispezionati dai veterinari dell’asl locale.
Per vendere fitofarmaci, saranno necessari ulteriori requisiti. Un iter più lungo e costi di avvio più alti verranno comunque ricompensati dalla possibilità di vendere prodotti altamente richiesti e che possono davvero incrementare la redditività del vostro negozio quali antiparassitari e medicinali senza necessità di prescrizione.
Per vendere fitofarmaci, dunque, sarà necessario ottenere l’abilitazione alla vendita e un attestato che dimostri l’idoneità dei locali per la loro conservazione. La licenza per questa particolare categoria di prodotti andrà rinnovata ogni 10 anni. I riferimenti normativi sono:
- Il DPR 290/2001
- La Circolare del Ministero della Sanità 15 del 30/04/1993
Il normale iter burocratico per aprire il tuo negozio online di animali o pet shop è:
- Apertura Partita Iva compatibile con l’attività che desideriamo svolgere
- Iscrizione al Registro delle Imprese
- Comunicazione certificata di Inizio Attività al Comune
- Apertura posizioni INPS ed INAIL
- Autorizzazione dall’ASL della Certificazione Igienico Sanitaria ottenibile in seguito ad un controllo dei locali del negozio fisico o del magazzino se e-commerce;
- Iscrizione all’UVAC se si importano direttamente snack per cani o gatti, alimenti umidi o secchi per cani o gatti o altri prodotti derivati dalla carne dall’estero (paesi comunitari); la mancata iscrizione comporta una multa da un minimo di 750 a un massimo di 4500 euro.
Ti servirà un sito su cui vendere i tuoi prodotti ma, ameno che tu non sia davvero bravo in questo settore nel gestire la piattaforma, i plugin o moduli, nel mantenerli costantemente aggiornati a livello di software e di informazioni, ti servirà una web agency che però avrà il suo costo.
Cibo per cani troppo proteico
Troppe proteine nell’alimento per cani non sono dannose
Il motivo per cui si pensava che l’eccesso proteico fosse dannoso è un ipotetico appesantimento degli organi, in particolare fegato e rene, che devono lavorare su queste sostanze, uno modificandole e l’altro eliminandole. In effetti, quando abbiamo problemi di insufficienza epatica o renale, ma anche di calcoli vescicali (di struvite) bisogna limitare l’apporto proteico, perché i prodotti della degradazione delle proteine, in particolare l’urea, non vengono gestiti correttamente e rimanendo nel sangue possono essere anche letali per il cane. Questo, però, succede solo quando questi organi lavorano male, sono malati. Quando sono sani riescono invece a sopportare bene il carico di lavoro sulle proteine, perché gli animali (a differenza dell’uomo) sono carnivori, e il loro organismo è strutturato proprio per mangiare la carne, e non altre sostanze (a differenza nostra). Questo significa che, nel cane sano, le proteine non devono essere troppo poche (perché altrimenti il cane va in carenza), ma possono essere più delle dosi consigliate, senza alcun problema. Il limite è che, chiaramente, non riducano troppo le altre sostanze nutritive (nel senso che una dieta con 100% di proteine e 0% degli altri nutrienti è dannosa, certo, ma non per le troppe proteine ma per la mancanza delle altre sostanze!). Nell’animale sano, secondo la fonte riportata nel video, l’eccesso proteico non è un problema, né nei croccantini, né nell’alimentazione casalinga. Se sentite dire una frase del genere probabilmente la dice qualcuno che è, molto semplicemente, “rimasto indietro” relativamente agli studi sull’alimentazione del cane. Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista fonte: www.mondofido.itPerchè acquistare Top Dog per il Tuo Cane?
Ma perchè Top Dog si differenzia dalla classica crocchetta estrusa?
- Top Dog NON è Cotto ma gli ingredienti essiccati a basse temperature sono miscelati e poi pressati a freddo a 35°C.
- Questo procedimento non danneggia i valori nutrizionali di ogni singolo ingrediente, neanche le vitamine vengono distrutte e quindi NON vengono addizionate vitamine sintetiche.
- NON utilizziamo coloranti ne conservanti ne additivi sintetici aggiunti in ricetta e nemmeno riempitivi come soia o mais…
- Top Dog NON gonfia nella pancia del tuo cane, lo rende meno appesantito e più attivo. Si riducono i rischi di Torsione dello Stomaco e si digerisce nella metà del tempo di una crocchetta estrusa, come un’alimento crudo.
- Top Dog è molto appetibile, il vostro cane riconoscerà immediatamente il profumo dell’abbondante farina di carne disidratata presente nella nostra crocchetta. Anche il cucciolo o il cane adulto più difficile saprà apprezzare Top Dog.
- Top Dog è Cruelty Free, NON testato su animali malati.
- Top Dog è una Marca di cibo per cani pressato a freddo 100% Italiana.
- Top Dog è distribuito in pratiche buste multistrato in PVC apri e chiudi da 3kg adatto anche ai cani più piccoli di taglia e di età. Una volta aperto, si può conservare anche in frigo per migliorarne la conservazione.
Visita il nostro sito dedicato: www.topdogfood.it
oppure www.dietabarf.shop
Copyright immagini e testi Federico LavancheCorna di Cervo per Cani
Componenti analitici |
Funzione/Effetto |
|
|
Proteina |
formazione di muscoli, organi e tessuto connettivo |
% |
37,87 |
Oli e grassi grezzi |
apporto di energia, esaltatori del gusto |
% |
0,23 |
Ceneri grezze |
apporto di tutte le sostanze minerali |
% |
52,2 |
Fibra grezza |
fibre alimentari, attività digestiva |
% |
0,56 |
Calcio |
formazione di ossa e denti |
% |
20,3 |
Fosforo |
formazione di ossa e denti |
% |
10,7 |
Sodio |
bilancio idrico |
% |
0,5 |
Magnesio |
metabolismo, sistema nervoso |
% |
0,44 |
Potassio |
funzione tiroidea |
% |
0,04 |
Ferro |
trasporto dell’ossigeno |
% |
0,007 |
-
Scegliete sempre pezzi di dimensioni adeguate al vostro cane (abbastanza grossi da non essere inghiottiti e causare soffocamento, ma non così tanto da risultare al vostro cane difficili da “maneggiare” )
-
Le prime volte che offrite un palco al vostro cane state nei paraggi per accertare che non cerchi di ingoiarlo, soffocandosi, e che non mastichi con troppa irruenza, magari rompendosi un dente (p er questo motivo è bene scegliere pezzi di dimensioni tali che il cane non riesca a tenere in fondo alla bocca e a masticare prevalentemente con i molari). Il cane deve rosicchiare il palco, non cercare di spezzarlo a metà!!!
-
Non permettere al cane di rosicchiare più di 3 cm di palco al giorno.
-
Controllare periodicamente lo stato di usura dell’”osso”. Se sono presenti parti troppo accuminate, potete raschiarle su una superficie di cemento o con la carta-vetro. Se il pezzo è diventato ormai troppo piccolo, gettatelo per evitare soffocamento.
-
Se il vostro cane sembra disinteressato di fronte al palco di cerco (cosa assai rara!), potete renderlo più prelibato spalmandolo con un po’ di burro di arachidi, o lasciandolo in frigorifero in ammollo, in acqua o brodo di pollo, per tutta la notte.
Potete trovare una vasta scelta di corna di cervo per cani sul nostro shop www.dietabarf.shop.
Federico Lavanche