Tartaruga ferita dal taglia erba

Federico Lavanche
Federico Lavanche 5 Min Read

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Il binomio “giardino” e “tosaerba” non può esistere senza un altro importante soggetto: la tartaruga di terra. E’ un animale tranquillo, rustico, di poche pretese che anima il nostro giardino tra piante e fiori per decine di anni. La mia me la regalarono da bambino ed è rimasta con la nostra famiglia fino ad oggi, sono passati ormai 30 anni…

Quando taglio l’erba, faccio sempre attenzione a dove si trova la tartaruga in modo da prevenire incidenti. La scorsa domenica era tranquilla in un punto del giardino ma, tempo di spegnere la tosa erba, fare il rabbocco di benzina, si è spostata e si è nascosta al di sotto di alcune fronde. fr_686_size880Purtroppo non l’ho vista spostarsi ma quando sono andato a tagliare quelle fronde piuttosto alte ho dovuto alzare la macchina sulle ruote posteriori… Subito dopo ho sentito un rumore assordante, un po’ come aver preso un ceppo o una radice superficiale… Non era nulla di tutto ciò ma era la mia cara tartaruga….

fr_685_size880La lama le ha completamente asportato la parte superiore del carapace provocandole un buco. Al di sotto si vedeva il tessuto rosso vivo con una lieve perdita di sangue.Il tessuto faceva su e giù con la respirazione dell’animale. I sensi di colpa mi hanno distrutto…

Con l’aiuto di mia moglie abbiamo provveduto subito a pulire l’apertura dai numerosissimi frammenti di erba sparsi sul tessuto molle. Avevamo della soluzione fisiologica con all’interno una piccola percentuale di Betadine. Aspirando il liquido con una siringa, lo spruzzavamo poi direttamente sulla ferita aperta. La tartaruga veniva tenuta in posizione leggermente inclinata in modo che il liquido in eccesso scolasse via. Subito dopo le abbiamo cosparso direttamente sulla ferita altro Betadine e poi del normalissimo zucchero bianco, diffuso uniformemente su tutta la ferita. Lo zucchero ha potere anti batterico e cicatrizzante. Dopo di ciò la abbiamo fasciata accuratamente con una garza e poi con un tessuto per fasciature elastico e al tatto umido che aderisce perfettamente al carapace. Bisogna fasciarla in modo che non le dia fastidio se cammina in modo che non riesca a prenderla con le zampe.

tartaruga e tosaerbaBisogna fare molta attenzione perchè la ferita, essendo aperta, oltre ad essere soggetta ad attacchi batterici, è anche aperta alle mosche….che ci possono depositare sopra le uova….causando un disastro assolutamente da evitare! La tartaruga fasciata non deve neanche essere bagnata ma va ricoverata in una zona asciutta. Il sole è fondamentale per la guarigione e per la cicatrizzazione, i rettili ne hanno davvero una grande necessità. Dopo due giorni le abbiamo tolto la fasciatura, ripulita nuovamente e le abbiamo asportato un coagulo di sangue, poi altro Betadine e l’abbiamo richiusa con la fasciatura nuova. Abbiamo provveduto ad una copertura antibiotica con Ampicillina iniettabile con una normale siringa da insulina in dose da 0,2 ml ogni 2 giorni. La puntura va fatta intramuscolare. Noi l’abbiamo fatta all’interno delle zampette posteriori. Conviene trovare il punto prima con tartaruga e tosaerbail dito per sentire il muscoletto ma è una operazione che va fatta in due. Uno trattiene la tartaruga e la zampina tirata in fuori, l’altra persona trova il punto e fa l’iniezione. La cosa che ci ha sollevato da subito è che, nonostante il trauma, facesse incetta di cubetti di pomodoro che le riponevamo davanti dopo ogni trattamento. Al terzo trattamento, pulita come al solito la lacerazione, le abbiamo spruzzato su tutta l’apertura del Trofodermin spray, antibiotico locale e cicatrizzante. Vedendo la ferita migliorare sempre più, abbiamo deciso di farle la puntura di antibiotico ogni 2 giorni e la medicazione ogni 4. Carlos, così si chiama la nostra cara tartaruga, sta in giardino durante le belle giornate di sole e vine riparata quando minaccia pioggia. Posso dire che se le è davvero vista brutta ma per fortuna sta bene, è attiva e mangia regolarmente. Per questo motivo ho deciso di scrivere questo articoletto per offrire la nostra esperienza. Ho scoperto anche che non sono l’unico a
cui è capitato questo incidente e spero di poter essere di aiuto a qualcuno.

Federico Lavanche

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Appassionato da sempre di animali di ogni genere, ho avuto la possibilità di allevarne molti, studiarli e apprezzarli. Non si finisce mai di imparare da loro.
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