Abbandonare gli animali

cane abbandonatoOgni anno, a fine estate, il bollettino degli animali abbandonati conferma la triste realtà di un fenomeno che non cessa di verificarsi. Al di là di inciviltà e disaffezione, quali sono i motivi che spingono all’abbandono degli animali?

Sono più di 100.000 gli animali che ogni anno vengono abbandonati in seguito alle vacanze estive. Perché, malgrado gli appelli delle associazioni, questo fenomeno incivile continua a verificarsi?

 

Anche se non si possono stabilire tutte le ragioni che inducono i padroni e  i “genitori di animali” a compiere gesti così atroci, proviamo a individuarne qualcuna. In alcuni casi può senz’altro trattarsi di persone ammalate o molto anziane che in qualche modo sono costrette a rivolgersi all’ENPA (Ente Protezione Animali) per dare i loro cani o gatti o canarini in affidamento. In questi casi è l’impotenza del padrone che induce ad abbandonare gli animali, confidando nella disponibilità della gente ad accogliere cani e gatto, a patto che appaiano gradevoli.

abbandono_caniMeno fortunati sono gli animali molto grandi e “poco gradevoli” che magari appaiono malati o che invece sono soltanto sporchi.

 

Avvilente e disumano, oltre che incivile, è il caso in cui l’abbandono non nasce da una necessità, ma solo dalla scomodità di prendersi cura dell’animale o di scegliere vacanze adeguate che annoverino il cane come parte della famiglia.

 

Così ad un certo punto il padrone smette di essere amorevole per trasformarsi in un individuo meschino che improvvisamente fa scendere dall’auto il proprio cane, magari in un posto di campagna, e scappa velocemente senza guardarsi indietro.

 

Ma l’abbandono degli animali non induce un senso di colpa nei padroni non più amorevoli?

Secondo Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna non è il senso di colpa il punto centrale della questione. “Penso che alcune di queste persone abbiano un’immagine di se stessi che riecheggia in loro un senso di indegnità. Evidentemente, qualche ragione antica ha creato in loro un senso di vuoto, di squallore, di inconsistenza ecc. Forse non sono stati visti e considerati adeguatamente, non hanno sentito lo spessore della propria identità, si sono sempre percepiti anonimi. Pertanto la colpa che deriva dall’abbandonare un animale domestico al quale sono affezionati è superata dal bisogno inconscio di negare gli affetti, i sentimenti e le emozioni, perché è questo che si sono raccontati per tanto tempo”.

Gli affetti, per queste persone, sono segno di debolezza e di dipendenza. Siccome gli animali domestici evocano fortemente affetti ed emozioni (che hanno in particolare l’accezione della tenerezza), abbandonandoli, oltre che per le ragioni contingenti di scomodità nel tenerli, fanno trionfare in se stessi l’indifferenza e la superioritànell’apparente dominio delle emozioni e degli affetti.

“E’ come se dicessero inconsciamente – prosegue Pani – non sono debole o dipendente, ma sono capace di abbandonare il mio cane e quindi di esorcizzare l’angoscia del contare poco; se sono stato poco visibile o poco considerato a suo tempo, se mi sento una persona da poco…ecco ora che dimostro a me stesso che posso farcela lo stesso…il cane è sempre un cane, se non sopravvive pazienza”.

A queste riflessioni di natura psicologica, concorre un certo retaggio storico. Non dimentichiamo infatti che fino a 60 anni fa, in Italia la gente di campagna sopprimeva animali domestici quando si riproducevano in eccesso. Questa è la cultura storica dalla quale proveniamo, anche se oggi fortunatamente sappiamo ascoltare un po’ meglio i nostri sentimenti per gli animali. L’evoluzione fortunatamente è anche questo.

Chi abbandona un animale commette un reato e in base alla Legge 189/04 e può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro.

Se assisti a un caso di abbandono fai sentire la tua voce, e denuncia alle autorità giudiziarie (Carabinieri/Polizia di Stato/Corpo Forestale/Polizie locali) i colpevoli di tali atti e raccogli tutti gli elementi necessari ad inviduare i responsabili (numero di targa etc..): contribuirai a far applicare le sanzioni previste dalla legge e a fermare gli abbandoni.

di Alessandra Montelli

Cosa fare se trovate un cane vagante?

E’ necessario avvicinarlo con estrema prudenza e calma per non spaventarlo, mai in maniera troppo diretta e rapida, e controllare se è provvisto di medaglietta e/o tatuaggio sulla coscia destra o nell’orecchio destro (potrebbe avere anche solo il microchip ma questo si può capire solo con un lettore in dotazione a Servizio Veterinario Azienda Usl e, talvolta, a veterinari liberi professionisti, Polizie locali).

 

In assenza di medaglietta recante un numero di telefono o di altra informazione per risalire al proprietario, ai sensi delle leggi regionali che hanno recepito la legge nazionale n. 281/91 sulla tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, è obbligatorio denunciarne il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario della Azienda Usl.

La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.

Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza – pubblica o privata convenzionata – competente per territorio ovvero al canile municipale o al canile convenzionato con il Comune sul cui territorio è stato ritrovato il cane.

Chi consegna il cane a una struttura pubblica non accompagnato da regolare denuncia ne diventa automaticamente il nuovo proprietario e sarà tenuto a pagare tutte le spese sanitarie e di mantenimento presso la struttura stessa.

Potrà essere la struttura, in assenza di posto o prendendo atto dell’esplicita volontà della persona che l’ha trovato, a predisporre un affidamento provvisorio in attesa delle indagini sul ritrovamento frutto di un abbandono o uno smarrimento.

Se il cane si trova su una sede stradale o nei pressi e può essere un pericolo per sé e per gli altri chiamate immediatamente per evitare un possibile incidente automobilistico la Polizia Stradale presso la Polizia di Stato n.113 o per le strade urbane la Polizia locale presso il centralino del Comune o della Provincia.

Trovare un uccellino a terra

rondoneAvete trovato un piccolo uccellino in difficoltà e non sapete come comportarvi? Con qualche piccolo accorgimento potrete dargli tutte le cure necessarie senza sbagliare, in attesa di consegnarlo a un centro di recupero specializzato.

E’  fondamentale sapere che la detenzione di tutta la fauna selvatica è vietata dalla legge dello Stato n. 157/92 e che entro 24 ore l’animale deve essere consegnato ad un ente autorizzato e competente.

Ma raccogliere un nidiaceo (un piccolo di uccello) può non essere sempre utile per la sua salute. Infatti la maggior parte di loro abbandona il nido quando ancora non sono provetti volatori. Trovarne uno per terra, che sia in un bosco o su di un marciapiede, non vuol dire essersi imbattuti in un uccellino abbandonato: al contrario, i genitori li accompagnano volata dopo volata verso l’autonomia e raccoglierlo in questa fase vorrebbe dire strapparlo alle loro cure. Inoltre l’uccellino potrebbe sviluppare il fenomeno dell’imprinting nei confronti dell’umano, pregiudicandone così il futuro.

E’ necessario quindi fare una prima distinzione:

– Nidiacei sani. Devono essere lasciati nel luogo di ritrovamento, a meno che non vi sia un rischio immediato (passaggio di auto o presenza di  predatori, come cani e gatti, o di elementi di particolare disturbo)

– Nidiacei in stato di pericolo. Il pericolo può consistere nella presenza di cani, gatti, automobili e così via. L’ideale è allontanare l’uccellino dalla condizione di rischio (ad esempio, allontanarlo dalla strada o dalla minaccia del cane o del gatto) e vigilare su di lui da lontano in attesa che i genitori lo accudiscano.

– Nidiacei feriti. E’ necessario recuperarli e dar loro le cure necessarie a sopravvivere, in attesa di consegnarli a un centro specializzato.

Se questo è il vostro caso, ecco alcune accortezze da seguire:

– Procuratevi una scatola di cartone poco più grande dell’uccello e praticate dei fori sulla parte alta per permettere l’aerazione. Non usate mai una gabbietta o un trasportino: insofferente alla cattività, l’uccello potrebbe agitarsi e procurarsi ulteriori lesioni. Non inserite con lui né cibo né acqua perché potrebbe sporcarsi infettando le eventuali ferite e non ponetelo sopra a una fonte di calore quale un termosifone acceso o una stufa: piuttosto, usate una borsa dell’acqua calda.

– Non somministrate mai mollica di pane, latte o derivati del latte a nessun uccello, che sia giovane o adulto.

– Ricordate però che, in questa situazione di primo soccorso, durante il giorno un pulcino ha bisogno di mangiare e bere ad intervalli diversi a seconda dello stadio di sviluppo: circa ogni mezz’ora per i nidiacei implumi e ogni 2-3 ore per i nidiacei impiumati. Come alimenti universali di emergenza potete somministrare omogeneizzato di carne, pezzettini di carne cruda o camole (larve della farina o del miele) e acqua con un contagocce o una siringa senza ago.

Se il vostro uccellino in difficoltà è un rondone, vi sono ulteriori accorgimenti da seguire. Infatti questi uccelli appartengono all’ordine degli apodiformi (dal greco “senza piedi”) e, una volta atterrati per errore o incidente al suolo, non sono più in grado di darsi lo slancio necessario a spiccare di nuovo il volo. L’intervento dell’uomo, in questo caso, può salvare loro la vita.

– Se si tratta di un rondone adulto, lo potete riconoscere perché le ali, incrociate sul dorso, superano la fine della coda di circa 2-3 cm. In assenza di ferite, spesso tornerà a volare grazie a una semplice operazione di lancio e non sarà necessario il ricovero. Ad ogni modo vi consigliamo di portarlo in un centro di recupero poiché l’operazione di lancio deve essere eseguita da personale esperto. Qualora fosse necessario alimentarlo, si potrà somministrargli omogeneizzato di carne, camole della farina o del miele e acqua con un contagocce o una siringa senza ago.

– Se si tratta di un rondone giovane, anche senza ferite non sarà in grado né di volare né di alimentarsi e quindi va consegnato immediatamente a un centro di recupero per il soccorso.

Fonte: youanimal.it

Uccide Poiane a bastonate, guardiacaccia arrestato in Inghilterra

poiane uccise a bastonateColin Burne, guardia caccia di 64 anni, è stato colto in flagrante mentre, con un grosso bastone, entra nella trappola in cui si trovano 2 poiane ed una ad una, le finisce a bastonate. Tutta la sequenza è stata tragicamente ripresa da una telecamera nascosta che ha documentato il reato. Non si sa ancora da quanto tempo perpetua questo gesto ma dalla scioltezza con cui si muove si percepisce che è molto pratico e sicuro nei suoi movimenti. Colin Burne, colto sul fatto, non ha potuto fare altro che ammettere le sue colpe ed è stato arrestato. Ancora sconosciuto il numero delle poiane uccise fino all’arresto. Di seguito il terribile video che inchioda il guardia caccia.

Sbranato dalle tigri che accudiva Tragedia nell’ex parco a Pinerolo

tigre

La vittima, Mauro Laggiard, da anni gestiva i felini rimasti

PINEROLO

tigreE’ stato sbranato dagli animali che amava al punto da non voler lasciare il parco , ormai abbandonato. Così è morto Mauro Laggiard, 72 anni, che viveva nel parco ornitologico Martinat di Pinerolo, nel torinese. Al momento non si conosce ancora la dinamica di quanto avvenuto. Sul Parco ormai chiuso ai visitatori e su come venivano tenute le tigri e un leopardo erano intervenute più volte le associazioni di animalisti, chiedendo anche l’intervento delle autorità e dell’Asl. I controlli avevano accertato la salute delle tigri e i titolari si erano sempre opposti a ogni possibile spostamento degli animali.

L’uomo è stato assalito e ucciso probabilmente mentre portava il cibo ai felini. Nell’oasi naturale vicino a San Pietro Val Lemina – dove si è verificata la tragedia – Carla Agosteo e suo marito Mauro Laggiard avevano hanno rinunciato a tutto pur di stare accanto alle loro tigri. Una sorta di simbiosi che li aveva portati a rinunciare a una comoda casa per vivere in una roulotte all’interno dell’ex parco ornitologico Martinat. Un parco che si estende su otto ettari fra San Pietro Val Lemina e Pinerolo. Negli anni la famiglia felina è cresciuta; oggi le tigri sono dieci, cinque adulti e cinque cuccioli, più un leopardo. Ovviamente i veterinari dell’Asl3 si sono preoccupati e così pure il sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, che deve garantire la sicurezza della zona. Gli animali sono rinchiusi all’interno di ampie gabbie di ferro in virtù di una vecchia convenzione, ormai scaduta, con il fondatore del parco, Sergio Martinat, morto da alcuni anni. Nelle scorse settimane dice Giorgio, il figlio di Sergio, aveva spiegato: «Ora il parco è chiuso al pubblico; per accedere alla gabbie ci sono doppi o tripli cancelli, ma in ogni caso le preoccupazioni rimangono». Gli animali non sono stati sterilizzati, e se è già difficile gestire dieci felini, il rischio di un progressivo aumento era reale.

Il sindaco stava valutando una serie di soluzioni. Aveva spiegato: «Abbiamo instaurato un tavolo con i veterinari e i nostri vigili per monitorare la situazione. I veterinari comunque mi hanno riferito che gli animali sono allevati con cura e non sono denutriti». Quella della coppia di gestori è una lunga storia: da quasi 30 anni accudisce le tigri, senza mai pensare di trovare un’altra sistemazione, neanche quando si sono verificati degli incidenti. Entrambi, infatti, sono stati feriti dagli artigli delle loro tigri. Mauro Laggiard e sua moglie avevano un banco di formaggi al mercato, poi hanno deciso di chiudere questa attività per dedicarsi interamente agli animali, ai quali sono legatissimi. Diceva Laggiard: «Mia moglie non accetterebbe mai di cedere le sue tigri ad un circo e del resto chi sarebbe disposto ad abbandonare a un futuro incerto il suo cane?». E ricordava un episodio: «Carla molti anni fa aveva una pelliccia di leopardo. Quando le è morto il cagnolino ha deciso di seppellirlo avvolto nella pelliccia. Del resto gli animali morti erano due e in due dovevano essere sepolti. Certo, le tigri danno tanto lavoro, ma le soddisfazioni ti ripagano delle fatiche. Io entro nelle gabbie, fin da piccolo sono stato abituato a conoscere questi animali, mio padre aveva già un leopardo».

fonte: lastampa.it

Zecca Killer, individuata anche in Italia

zeccaIndividuata anche in Italia la zecca ixodes, causa di meningoencefaliti e altre malattie virali.
Passeggiando per prati e boschi può capitare di imbattersi in piccoli insetti a prima vista innocui, delle dimensioni di una coccinella.

Sono le zecche.

zecca-2Le zecche vivono tra i cespugli e sono sempre in agguato, pronte per saltare alla prima occasione sul malcapitato, animale o uomo, che diventerà il loro pasto per parecchi giorni.

Le zecche non sono proprio insetti ma artropodi dell’ordine degli Acarina, insomma della stessa famiglia di ragni e acari. Sono ematofagi, cioè si nutrono del sangue dell’ospite al quale si sono attaccate, e si possono definire parassiti in quanto restano attaccati al loro “cibo” perdiverso tempo, aumentando di dimensioni.

L’ ultimo allarme in Italia, soprattutto nel Triveneto, è stata la comparsa di una particolare specie di zecca, abitante normalmente in Europa orientale: la zecca Ixodes Ricinus.

zecca-Ixodes_ricinus_2Sebbene originaria dell’Europa dell’est, questa specie, riuscendo a sopravvivere in differenti condizioni ambientali, si è conquistata un’ampia distribuzione geografica, arrivando a comparire dal Portogallo alla Russia e dal Nord Africa alla Scandinavia.

L’allarme in Italia deriva principalmente dalle possibili malattie trasmissibili col morso di questa zecca, in alcuni casi letali: la Tick borne encephalitis (meningoencefalite) e la malattia di Lymes.

La Tbe o Tick borne encephalitis è un’infiammazione del cervello, in questo caso specifico provocata da virus trasmesso appunto tramite il morso della zecca ixodes, che può provocare danni neurologici anche gravi.
Fabrizio Pregliasco, ricercatore al Dipartimento di Scienze biomediche all’Università degli Studi di Milano, spiega: “La meningoencefalite è una malattia non facile da diagnosticare perché dà una sintomatologia simil-influenzale una leggera febbre, mal di testa, dolori muscolari che compaiono a distanza di 7-14 giorni dal morso, cui può seguire una seconda fase con l’interessamento del sistema nervoso centrale e possibili danni permanenti o invalidanti. È una patologia che sta emergendo nell’evidenza dei numeri, ma è ancora sottostimata perché molti casi lievi non vengono registrati”

zecca-tbe_immunization_ppTra le tre varianti della meningoencefalite, continua Pregliasco quella presente in Italia è per fortuna la meno grave.

Ad una prima fase ne può succedere una seconda, anche dopo diverse settimane, con febbre elevata confusione mentale, perdita di sensibilità e paralisi agli arti. Ma solo nel 1-2% dei casi è mortale.

In Italia, vista la sempre maggiore diffusione della zecca killer, le autorità hanno chiesto di inserire la Tbe tra le malattie notificabili.

Cosa fare allora se si viene punti da una zecca?

  • Intanto va ricordato che il morso della zecca, grazie all’effetto anestetico della sua saliva, è indolore e non provoca alcun sintomo immediato, e va inoltre sottolineato che non sempre quando si viene punti si contraggono infezioni e malattie, ma bisogna fare cautela e seguire poche semplici regole.
  • Se ci si accorge di avere l’animale ancora piantato nella pelle agite con cautela ma con rapidità: meno la zecca sta a contatto più diminuisce il rischio contagio
  • Staccate la zecca dalla pelle con una pinzetta con una torsione, non strappatela dall’epidermide.
  • Non applicate unguenti oleosi
  • Disinfettate la parte con amuchina
  • Informate il medico curante al più presto.
  • Segnate sul calendario la data. Nei successivi 40 giorni osservate se attorno al morso compare l’eritema
  • Non prendete antibiotici per non mascherare eventuali possibili segni di incubazione.
  • Ancor prima, per evitare fobie e inutili preoccupazioni, ricordate che fare attenzione quando si va in giro nei prati non significa però non godersi il sole e l’aria aperta.

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Come trasportare in aereo animali

IN AEREO…

gatto-trasportino

Attenzione!! dal 01-06-2013 sono cambiate le normative sulle caratteristiche dei trasportini!! Ora possono viaggiare ESCLUSIVAMENTE trasportini dotati di porticina e prese d’aria in metallo come da foto qui sotto.

trasportino_omologato_iata_per_far_viaggiare_gli_animali_in_aereo_medium

…CON ALITALIA

da www.alitalia.com

CANI E GATTI
Per viaggiare negli stati membri dell’Unione Europea, i cani e i gatti devono essere muniti di:
•    un passaporto rilasciato da un veterinario, che riporti le vaccinazioni e lo stato di salute dell’animale
•    un tatuaggio leggibile o un sistema elettronico di identificazione (transponder)

Ricorda inoltre che:
•    gli animali di età inferiore ai 3 mesi, quindi non ancora sottoposti al vaccino antirabbia, non possono viaggiare in Europa
•    per l’ingresso in Svezia è obbligatorio anche il trattamento antiparassitario contro echinococco e zecche
•    nel Regno Unito e in Irlanda non è consentito il trasporto di animali nè a bordo, né in stiva, né come merce
•    in alcuni paesi vigono divieti o limitazioni all’introduzione di alcune specie animali
•    il trasporto di cani guida per passeggeri non vedenti e/o non udenti è gratuito e senza limiti di peso; per maggiori informazioni visita la pagina dedicata all’assistenza prevista per i passeggeri non udenti e non vedenti.

VOLATILI
Per prevenire la diffusione dell’influenza aviaria, l’Unione Europea e il Ministero della Salute hanno disposto il divieto assoluto di accettazione di volatili da compagnia originari dei paesi asiatici, di Turchia, Russia, Sud Africa, Romania e di tutti gli stati della penisola balcanica.

TRASPORTO IN CABINA O IN STIVA?
L’animale domestico è soggetto al pagamento di un supplemento rispetto alla normale franchigia.
Il trasporto in cabina è soggetto a specifiche condizioni:
•    l’animale deve rimanere per tutto il viaggio in un trasportino che non superi queste dimensioni:
♦ 40 cm di lunghezza
♦ 20 cm di larghezza
♦ 24 cm di altezza
•    Il trasportino deve consentirgli di stare in posizione comoda, di potersi girare e accucciarsi; dev’essere ben aerato, impermeabile e robusto.
•    il trasportino può trasportare fino a 5 animali della stessa specie, a condizione che il peso totale (compreso il cibo e il trasportino stesso) non superi i 10kg.
•    se non disponi di un tuo contenitore, ti invitiamo ad informarti con qualche giorno di anticipo circa la disponibilità degli stessi presso lo scalo di partenza; presso gli scali serviti puoi acquistare uno dei 2 modelli messi a disposizione da Alitalia, uno per il trasporto in cabina, l’altro per il trasporto nella stiva.
•    nel caso in cui non siano rispettate le suddette condizioni oppure se l’animale arreca disturbo ai passeggeri, il Comandante titolare del volo può farlo trasferire nella stiva.

Poiché il servizio non è disponibile su tutti gli aeromobili e le dimensioni massime imbarcabili variano a seconda dell’aeromobile utilizzato, è importante informarsi in anticipo contattando il Numero Unico 06 2222.

 

…CON MERIDIANA

da www.meridiana.it

A bordo dei voli Meridiana fly è consentito esclusivamente il trasporto di cani, gatti, volatili, conigli, porcellini d’india e criceti; purché il passeggero, con cui viaggiano al seguito in cabina, sia munito di tutta la documentazione sanitaria prevista dalla vigente legislazione. In ottemperanza a quanto previsto dagli standard di Compagnia, sul medesimo volo possono essere imbarcati in cabina al massimo due contenitori e non più di uno per passeggero. Pertanto la prenotazione, previa verifica della disponibilità, e la conferma del trasporto dell’animale a bordo è effettuabile esclusivamente tramite il Call Center; anche qualora il passeggero si rivolga alla propria Agenzia di Viaggio di fiducia, è sempre necessario che l’Agenzia contatti il vettore.

L’animale deve essere posto a cura del passeggero in un contenitore rigido o borsa a tenuta stagna, resistente e sicuro provvisto di un’apertura per una sufficiente aerazione; i contenitori imbarcati in cabina non devono eccedere le seguenti dimensioni: cm 48x33x29.

L’animale, il contenitore e l’eventuale cibo, in cabina, non devono superare il peso complessivo di 10 Kg (5kg sui voli operati da A/M ATR); inoltre, l’animale non deve emanare odore sgradevole e deve rimanere esclusivamente nel contenitore.

È comunque facoltà del Comandante provvedere al trasferimento dell’animale nella stiva qualora l’animale arrechi fastidio agli altri passeggeri. In ottemperanza a quanto previsto dagli standard di Compagnia, sul medesimo volo possono essere imbarcati in cabina al massimo due contenitori e non più di uno per passeggero.

Il servizio di trasporto animali in stiva è disponibile sui voli operati con aeromobili MD80 – MD82 – A330. La richiesta deve essere effettuata al momento della prenotazione dei voli ed è soggetta a conferma da parte della Compagnia (è infatti ammesso l’imbarco di non più di quattro contenitori in stiva).

Nel caso in cui l’aeromobile non sia abilitato al trasporto dell’animale in stiva, e pertanto la prenotazione non venga riconfermata da parte del call center a 12 ore dalla partenza, al passeggero proprietario dell’animale spetta il solo rimborso integrale del biglietto non utilizzato e del costo del trasporto dell’animale in stiva non effettuato.

 

 … CON AIR ONE

 da www.flyairone.com

Cani e gatti 
Per viaggiare negli stati membri dell’Unione Europea, i cani e i gatti devono essere muniti di:
•    Un passaporto rilasciato da un veterinario, che riporti le vaccinazioni e lo stato di salute dell’animale
•    Un tatuaggio leggibile o un sistema elettronico di identificazione (transponder)
Ricorda inoltre che:
•    Gli animali di età inferiore ai 3 mesi, quindi non ancora sottoposti al vaccino antirabbia, non possono viaggiare in Europa
•    Per l’ingresso in Svezia è obbligatorio anche il trattamento antiparassitario contro echinococco e zecche
•    Nel Regno Unito e in Irlanda non è consentito il trasporto di animali né a bordo, né in stiva, né come merce
•    In alcuni paesi vigono divieti o limitazioni all’introduzione di alcune specie animali
Per prevenire la diffusione dell’influenza aviaria, l’Unione Europea e il Ministero della Salute hanno disposto il divieto assoluto di accettazione di volatili da compagnia originari dei paesi asiatici, di Turchia, Russia, Sud Africa, Romania e di tutti gli stati della penisola balcanica.
Animali consentiti a bordo: Cane, gatto, furetto, criceto, uccelli esclusi pappagalli e coniglio.

Trasporto in cabina

L’animale domestico è soggetto al pagamento di un supplemento rispetto alla normale franchigia per un peso massimo fino a 10 kg, inclusi gabbia e cibo.

[Per le regole tariffarie e i prezzi consultare il sito di Air One]

Il trasporto in cabina è soggetto a specifiche condizioni:
•    L’animale deve rimanere per tutto il viaggio in un trasportino che non superi queste dimensioni:
o    40 cm di lunghezza
o    20 cm di larghezza
o    24 cm di altezza

•    Il trasportino deve consentirgli di stare in posizione comoda, di potersi girare e accucciarsi; dev’essere ben aerato, impermeabile e robusto
•    Il trasportino può trasportare fino a 5 animali della stessa specie, a condizione che il peso totale (compreso il cibo e il trasportino stesso) non superi gli 10 Kg
•    I recipienti per il cibo e/o bevande dovranno essere richiudibili per evitare la fuoriuscita accidentale del loro contenuto.
•    Se non disponi di un tuo contenitore, ti invitiamo ad informarti con qualche giorno di anticipo circa la disponibilità degli stessi presso lo scalo di partenza; inoltre presso gli scali serviti puoi acquistare in biglietteria il modello adatto per il trasporto in cabina
•    Nel caso in cui non siano rispettate le suddette condizioni oppure se l’animale arreca disturbo ai passeggeri, il Comandante titolare del volo può prendere dei provvedimenti
Poiché il servizio è contingentato è importante informarsi in anticipo contattando il Call Center Air One 199 20 70 80.

 

 …CON AIR FRANCE

da www.airfrance.it

In cabina

Animali accettati
In cabina possono essere trasportati, con riserva di un accordo del servizio Vendita per telefono:

•    i cani e i gatti di peso inferiore ai 6 Kg (borsa o cassa di trasporto inclusa)
•    i cani da guida, qualunque sia il loro peso.

Inoltre, per essere ammessi a bordo, gli animali devono avere almeno 10 settimane *.

Regole di trasporto

•    L’animale deve assolutamente viaggiare in un apposito contenitore, che deve rispettare norme molto rigorose;
•    Il contenitore deve essere sufficientemente areato e deve permettere all´animale di potersi alzare e girare;
•    L’animale non deve in alcun modo uscire dal suo contenitore durante il volo.
•    La borsa in cui il suo animale viaggia è considerata un bagaglio supplementare a pagamento.

* Otto settimane per i voli in Francia metropolitana e tra la Francia metropolitana e la Guadalupa, la Martinica, la Riunione e Saint-Martin. Sedici settimane per i voli verso la Guyana.

Formalità

•    Per essere ammessi a bordo, gli animali devono aver subito tutti i vaccini obbligatori
•    Dal  3 luglio 2011 tutti i cani o gatti che viaggiano nell´Unione Europea devono essere identificati con un chip elettronico. Devono essere inoltre vaccinati contro la rabbia e in possesso di un passaporto europeo. Questo passaporto, fornito e compilato da un veterinario, permette di identificare l´animale e attesta che è stato vaccinato.
•    Attenzione: per i viaggi a destinazione dell´Irlanda, della Svezia, del Regno Unito o di Malta, sono richieste condizioni sanitarie supplementari. Le consigliamo di informarsi presso l´ambasciata del paese di destinazione.
•    Per i viaggi al di fuori dell´Unione Europea si ricordi di informarsi sulle leggi vigenti nei paesi di origine e di arrivo (vaccini, quarantena…).

 

 …CON BRITISH AIRWAYS

da www.britishairways.com

Su alcuni servizi non trasportano animali. Quando il trasporto è consentito :
Sui voli nazionali (intesi come i voli entro l’area di volo della Gran Bretagna incluse le Isole della Manica e l’isola di Man e la Repubblica di Irlanda) si applica quanto segue.
•    Soli i cani guida per persone disabili possono essere accettati nella cabina passeggeri.
•    I cani guida verranno trasportati gratuitamente salvo che il posto accanto al passeggero disabile debba essere destinato a quest’ultimo ed al suo cane guida, nel qual caso richiederemo il pagamento di una tariffa.
•    Noi trasporteremo gli animali domestici come parte del vostro bagaglio registrato o come carico, in base alla nostra politica del momento.
•    Tutti gli altri animali devono essere trasportati come merci.

Sui voli internazionali (intesi come tutti i voli diversi da quelli nazionali) si applica quanto segue.
•    I can guida per persone disabili potranno essere introdotti nella cabina dell’aeromobile nel caso sia permesso dalla legge e nel caso in cui presso l’aeroporto del caso siano state adottate le opportune disposizioni.
•    Gli animali domestici che accompagnano passeggeri disabili verranno trasportati gratuitamente salvo che il posto accanto il passeggero disabile debba essere destinato a quest’ultimo ed al suo cane guida, nel qual caso richiederemo il pagamento di una tariffa.
•    Cani guida che non possono essere introdotti nella cabina dell’aeromobile, cani e gatti domestici saranno trasportati come bagaglio registrato o carico in base alla nostra politica del momento.
•    Tutti gli altri animali devono essere trasportati come merce
•    Noi trasporteremo soltanto animali per i quali la legge permette che arrivino al luogo di destinazione o ad uno scalo intermedio come bagaglio registrato.

Su tutti i voli (siano essi nazionali e internazionali) si applica quanto segue.
•    Ad eccezione dei cani guida per passeggeri disabili, gli animali e i loro contenitori accettati come bagaglio registrato non rientrano nel vostro bagaglio in franchigia ed è dovuta una tariffa per l’eccedenza bagaglio.
•    Dovrete assicurarvi che tutti gli animali che viaggiano come bagaglio registrato siano posti in contenitori appositi, adeguati e sicuri. In caso contrario, potremmo decidere di non trasportarli.
•    Dovete presentarci tutti i certificati sanitari e di vaccinazione, i permessi di ingresso, di transito, di uscita e gli altri documenti necessari per gli animali. In caso contrario, potremmo decidere di non trasportarli.
•    Ad eccezione del caso in cui il trasporto di animali è regolato dalle norme della convenzione sulla responsabilità, noi non saremo responsabili per la loro perdita, malattia, lesione o morte, tranne nel caso di nostra colpa.
•    Noi non siamo responsabili nei vostri confronti per alcuna perdita subita a causa della mancata presentazione dei certificati sanitari e di vaccinazione, dei permessi di ingresso, transito, uscita e altri documenti necessari per i vostri animali. Dovrete rimborsarci le multe, le spese, gli oneri, le perdite o responsabilità da noi sostenute o sofferte a causa del mancato possesso di questi documenti da parte vostra.
•    Occasionalmente adottiamo dei regolamenti per il trasporto di animali. Potete chiederne una copia a noi o ai nostri agenti autorizzati.

 

 …CON KLM

da www.klm.com

Gli animali verranno trasportati solo se esplicitamente accettati da parte del Vettore al momento della prenotazione. Nel caso in cui il Vettore accetti di trasportare animali, tale trasporto dovrà essere, in ogni caso, soggetto alle seguenti condizioni:
(a) Cani, gatti, uccelli e altri animali domestici devono viaggiare in appositi trasportini e accompagnati da documentazione valida, come certificati sanitari e di vaccinazione, e permessi di ingresso o transito. Il Vettore si riserva il diritto di determinare le modalità di viaggio e di limitare il numero di animali trasportati su un volo.
(b) Se accettato come Bagaglio, l’animale e il relativo trasportino non potranno essere compresi nella franchigia, ma costituiranno eccedenza bagaglio per la quale il Passeggero sarà tenuto a pagare la tariffa in vigore.
(c) Gli animali di servizio che accompagnano Passeggeri disabili, squadre di soccorso o ufficiali governativi, verranno trasportati gratuitamente, insieme al trasportino, oltre alla franchigia Bagaglio applicabile.
(d) Se il trasporto non è soggetto al sistema di responsabilità della Convenzione, il Vettore non sarà responsabile per lesioni, perdita, malattia, o morte di un animale che ha accettato di trasportare, salvo nel caso in cui tale danno sia dovuto esclusivamente a grave negligenza o atto illecito da parte del Vettore.
(e) Il Passeggero deve preoccuparsi di ottenere e presentare tutti i documenti richiesti dalle autorità del Paese di destinazione o transito. Il Vettore non accetterà di trasportare animali che non siano in possesso dei documenti richiesti. Il Vettore non sarà responsabile per lesioni, perdite, ritardi, malattia o morte degli animali trasportati nel caso in cui il Paese, lo stato o il territorio neghi l’ingresso o il passaggio al suo interno all’animale, salvo nel caso in cui tale danno sia dovuto esclusivamente a grave negligenza o atto illecito da parte del Vettore. I Passeggeri che viaggiano con tali animali sono tenuti a rimborsare tutti i costi e i danni (ammende, perdite, risarcimenti) sostenuti dal Vettore a causa di tale situazione.
Il Vettore ha il diritto di stabilire, in qualsiasi momento e a sua discrezione, eventuali condizioni supplementari che ritiene appropriate.

 

…CON SWISS AIRLINES

da www.swiss.com

Trasportiamo gli animali alle seguenti condizioni:
•    Deve assicurare che animali quali cani, gatti, uccelli domestici ed altri animali domestici siano adeguatamente ingabbiati ed accompagnati da validi certificati sanitari e di vaccinazione, di regolari permessi di entrata, nonché da altri documenti richiesti dai Paesi di entrata o di transito. In mancanza di detti documenti, gli animali non possono essere ammessi al trasporto. Su richiesta sono disponibili presso di noi le disposizioni supplementari sul trasporto di animali.
•    Se accettiamo un animale come Bagaglio, esso non è compreso nel Suo Bagaglio in franchigia insieme al relativo contenitore ed al cibo, ma è considerato come eccedenza bagaglio, per cui è dovuto il pagamento della tariffa applicabile.
•    I cani-guida per Passeggeri disabili vengono trasportati gratuitamente in aggiunta al bagaglio in franchigia. Valgono le nostre condizioni speciali, disponibili su richiesta.
•    Qualora il trasporto di un animale non sia soggetto alle norme della Convenzione in materia di responsabilità, non rispondiamo per lesioni, perdita, malattia o morte di un animale da noi trasportato, a meno che non vi sia stata colpa grave da parte nostra.

•    Non ci assumiamo alcuna responsabilità per animali privi dei necessari documenti per l’entrata e l’uscita, dei certificati sanitari e di altri documenti connessi all’entrata o al transito nel Paese. La persona che porta con sé l’animale deve indennizzarci qualsiasi pena pecuniaria, debite spese, perdite o pagamenti a titolo di risarcimento dei danni provocati o a noi imposti in conseguenza della mancanza di documenti.

 

 …CON LUFTHANSA

da www.lufthansa.com

Lufthansa trasporta gli animali in cabina o nella stiva dell’aeromobile, a seconda del loro peso e delle loro dimensioni. Devono naturalmente essere rispettate le norme di legge per la protezione degli animali e le disposizioni per l’importazione e l’esportazione dei paesi interessati. Per alcune razze di cani vengono applicate condizioni di trasporto particolari.

Avvisare per tempo
Se vuole portare con sé animali su un volo Lufthansa lo comunichi al momento della prenotazione, e comunque almeno 24 ore prima della partenza, telefonicamente al numero 199 400 044 (da rete fissa 0,10 Euro/min. +IVA, da rete mobile la tariffa varia secondo l’operatore utilizzato) o personalmente al nostro Lufthansa Airport Ticket Team.

Trasporto di cani di piccola taglia e gatti in cabina
Può portare un cane o un gatto in cabina se l’animale non supera gli otto chilogrammi di peso (compreso il trasportino). In cabina l’animale deve essere tenuto in un contenitore di massimo 55x40x20 cm: può utilizzare il suo trasportino se rientra nelle dimensioni richieste ed è impermeabile.

Trasporto di animali di grossa taglia nella stiva
Gli animali che non possono essere trasportati in cabina vengono trasportati da Lufthansa in appositi contenitori in una zona climatizzata della stiva merci. Per il suo animale può utilizzare il suo trasportino se è conforme alle disposizioni IATA (International Air Transport Association). Le dimensioni del contenitore devono in ogni caso garantire che l’animale possa stare in posizione eretta e abbia sufficiente spazio per muoversi. Per maggiori informazioni la preghiamo di rivolgersi al suo ufficio prenotazioni Lufthansa.

Esiste anche la possibilità di far trasportare animali non accompagnati tramite Lufthansa Cargo. Può richiedere informazioni chiamando Lufthansa Cargo (in Germania +49 – 1 80 – 57 47 100*) o visitando il sito di Lufthansa Cargo.

Tariffe per il trasporto di animali per viaggi a partire dall’1.6.2011
Gli animali non sono inclusi nella franchigia bagaglio e vengono addebitati come eccedenza bagaglio.

Cani guida e cani da assistenza
I cani guida per non vedenti e non udenti e gli altri cani da assistenza al seguito dei passeggeri in linea di massima vengono trasportati gratuitamente su tutti i voli Lufthansa e sono ammessi anche in cabina. Non dimentichi di avvisare tempestivamente della presenza del suo cane da assistenza.

Maggiori informazioni
Il suo ufficio Lufthansa (199 400 044: da rete fissa 0,10 Euro/min. +IVA, da rete mobile la tariffa varia secondo l’operatore utilizzato) o la sua agenzia di viaggi saranno lieti di fornirle tutte le informazioni.

 

 … EASY JET

Da www.easyjet.it

Ad eccezione dei cani guida, è proibito il trasporto di animali e di qualsiasi tipo di forma animale.

I cani guida che accompagnano Passeggeri non udenti/vedenti o con disabilità fisiche assieme con le gabbie e il cibo necessario, saranno caricati senza sovrapprezzo rispetto alla normale franchigia per tutte le tratte nazionali del Regno Unito, su tutti i voli con partenza e destinazione nell’Europa continentale (a eccezione delle tratte del Regno Unito e del Kosovo) e con partenza/destinazione nel Regno Unito verso l’Europa continentale solamente dai seguenti aeroporti Belfast (BFS), Bristol (BRS), Edimburgo (EDI), Glasgow (GLA), Londra Luton (LTN), Londra Gatwick (LGW), Londra Stansted (STN), Manchester (MAN) e Newcastle (NCL) in conformità con il nostro Regolamento del Vettore.
(c) Il consenso al trasporto di questi animali viene dato a condizione che il Passeggero si assuma piena responsabilità per questi animali e che sia in possesso della corretta documentazione per tali animali. Non saremo responsabili per il ferimento, la perdita, l’handicap, la malattia o la morte di questi animali a meno che non siano causate da nostra negligenza o imperizia.

… RYAN AIR

www.ryanair.com

E’ vietato il trasporto di animali ad eccezione dei cani guida e solo per alcune rotte

 

Per la prima volta fotografata una lince in appennino

linceUn individuo adulto di lince è stato fotografato nel territorio dell’Azienda faunistico-venatoria “Sasseto Mortano”, in comune di Santa Sofia. La foto, scattata lo scorso 19 aprile dall’Avv. Gian Raniero Paulucci di Forlì, è la prima prova certa della presenza di questo predatore in Appennino da secoli. Questa sorprendente presenza è però con tutta probabilità dovuta a rilasci illegali operati dall’uomo in anni recenti, visto che la specie è estinta nell’Italia peninsulare a partire dal XVII secolo. Anche l’immigrazione dall’area alpina – dove sono presenti pochissimi esemplari – appare assi poco probabile per ragioni geografico-ambientali e demografiche.

L’esemplare, un individuo adulto, è stato fotografato il 19 aprile 2013, poco dopo le 19, nel territorio dell’Azienda faunistico-venatoria “Sasseto Mortano”, in comune di Santa Sofia, dall’Avv. Gian Raniero Paulucci di Forlì.

Le foto sono state scattate al margine di una vecchia carrareccia, in un area del medio lince2Appennino forlivese (altitudine 400 m s.l.m.) caratterizzata da fasce boscose, calanchi cespugliati, pascoli e campi coltivati, ricca di ungulati (caprioli, daini, cervi e cinghiali), lepri, fagiani e pernici rosse, tutti animali che rientrano nello spettro alimentare di questo predatore.

Negli scorsi due decenni diversi avvistamenti di lince erano stati segnalati nell’Appennino tosco-emiliano e tosco romagnolo, senza che le stesse fossero tuttavia supportate da prove documentali certe.

La presenza della lince in questa regione deriva con tutta probabilità da esemplari rilasciati in natura dall’uomo in anni recenti; infatti la specie è stata considerata estinta nell’Italia peninsulare a partire dal XVII secolo. Anche l’immigrazione dall’area alpina, dove attualmente vivono pochissimi esemplari, appare assi poco probabile per ragioni geografico-ambientali e demografiche.

fonte: http://www.isprambiente.gov.it/

Cesar Millan e i collari elettrici. Tutta la verità

cesar millan

Lo staff ha deciso di scrivere questo articolo di precisazioni perché sempre più persone si chiedono se è vero che Cesar Millan utilizza collari elettrici e se si perchè. Vorremmo con questo articolo fornirvi non tanto la nostra opinione a riguardo ma bensì dei dati su cui riflettere.

Inizio questa trattazione con un testo tratto da
Il capobranco sei tu di Cesar Millan e Melissa Jo Peltier che spiega l’opinione del noto educatore.

Il collare Elettronico – pagina 114Forse nessuno strumento comportamentale inventato dall’uomo è stato più denigrato del collare elettronico o, come lo chiamano i suoi detrattori, il collare shock. Io sono assolutamente d’accordo con chi critica questo strumento il quale, se usato scorrettamente o messo nelle mani sbagliate, non solo può traumatizzare il cane, ma anche danneggiare in modo permanente la fiducia che desiderate instaurare con l’animale.Molte persone con una scarsa conoscenza di questo strumento credono che un collare elettronico provochi dolore. L’idea è che generi una specie di elettroshock. Se i primi modelli non potevano modificare la lunghezza o l’intensità dello stimolo ed erano meno attenti all’animale di quanto siano quelli odierni, attualmente tecnologia e strumenti sono cambiati. Oggi l’intensità della corrente elettrica prodotta da buoni collari elettronici è paragonabile al tipo di stimolazione TENS che gli uomini usano volontariamente su se stessi a scopo terapeutico. La mia coautrice fa stimolazioni intramuscolo TENS della durata di venti minuti, e descrive questa sensazione come una specie di punzecchiatura.Un’altra cosa da tenere a mente circa le correzioni date da un collare di buon livello (e da un proprietario educato e sensibile) è la durata dell’impulso. Un’efficace correzione dovrebbe durare solo un quarantesimo di secondo, meno del tempo che una persona media impiega a schioccare le dita.

Ma se è davvero così perché, anche con un uso corretto del collare elettronico, il cane salta, sobbalza o guaisce? Alla maggior parte degli osservatori sembra impossibile non nuocere, in qualche modo al cane, ma questa è una cosa che naturalmente voglio evitare a qualunque costo. La differenza viene dalla differenza di base tra uomini e animali: la capacità di ragionare. La maggior parte degli uomini impara a conoscere l’elettricità fin da piccoli. Conosciamo le cause e gli effetti. I nostri cani no. I nostri amici a quattro zampe vivono in un mondo di causa ed effetto. La corrente viene fuori dal nulla, non ha contesto e quindi la vedono come una cosa da evitare.

L’impulso elettronico è uno strumento potente nel campo della punizione positiva. L’impulso elettronico colpisce il cane il quale lo collega istantaneamente all’oggetto o al comportamento in cui si è impegnato. NON è uno strumento da usare per l’addestramento giornaliero o per le situazioni in cui si desidera modificare un comportamento. Non è neppure uno strumento da usare su un cane per un periodo di condizionamento a lungo termine. Tuttavia, se usato correttamente da un proprietario addestrato , può salvare la vita di chi lo porta.

I pericoli del collare Elettronico

I collari elettronici possono avere conseguenze negative nelle mani sbagliate. La cosa importante è che il cane non associ voi con la scossa ( poiché il cane non capisce la sensazione può solo avere un associazione negativa). Questo è il suo punto di forza ma anche il suo punto debole. Se il cane identifica il collare con voi, sarà pieno di risentimento. I collari elettronici hanno una cattiva reputazione che deriva da persone che li usano in situazioni di obbedienza elementare. Una volta capita la connessione e collegato il proprietario a quella sensazione spiacevole, il cane ubbidirà, Ma non si fiderà mai più del suo padrone.

Questo è in assoluto l’uso Più scorretto del collare elettronico: il peggiore, perché coercitivo. I cani non sono elettrodomestici. La vera obbedienza è qualcosa che richiede pazienza, leadership e rispetto da parte del proprietario o da chi si occupa del cane. E sebbene il collare elettronico possa spesso dare rapidi risultati, a meno che non si tratti di una situazione limite, è uno strumento che si presta ad abusi. Che scegliate o meno questo strumento, vi consiglio, prima di cercare di influenzare il comportamento del vostro cane, di trovare un professionista i cui metodi e la cui filosofia siano in sintonia con i vostri e che sia in grado di illustrarvene in modo corretto e accurato”

Il nostro punto di vista, il più oggettivo possibile
Analizziamo insieme due puntate di dog whisperer in cui si fa uso del collare elettronico. La dimostrazione che tutto quello scritto da Cesar non sono solo belle parole la troviamo nel 13° episodio della 5a stagione di “The Dog Whisperer- Uno psicologo da cani”

Se osservate il video qui a fianco dal minuto 6 noterete che Cesar Millan fa provare sulla pelle ad un cameraman gli effetti del collare elettronico. La scena prosegue poi con una dimostrazione del fatto che effettivamente questo strumento emette una vibrazione: il collare viene posto sopra un secchio di metallo e una volta azionato si percepisce un suono ormai familiare, quello della vibrazione. Ma a questo punto probabilmente vi chiederete come mai in un altro video che si trova in rete il cane reagisce guaendo e saltando? Come Cesar stesso spiega, nel quarto paragrafo del testo sopra, il cane è spaventato da questa sensazione sconosciuta e quindi reagisce comunicando il suo disagio. Continuando a guardare il filmato lo vediamo nascondere sotto la poltrona, e questo passaggio viene utilizzato da molti per sostenere che effettivamente l’impulso che l’animale ha ricevuto dal collare elettronico sia stato doloroso.
Ma è davvero necessario far provare dolore ad un cane per farlo nascondere? Chiunque ha un cane e passa con lui molto tempo sa benissimo che questa è una reazione comune quando si trova difronte a qualcosa che non capisce e non sa spiegarsi. Quante volte il vostro cane vi ha strattonato per scappare da qualcosa che secondo voi era totalmente innocuo, facendovi pensare che se anche lui avesse avuto una poltrona ci si sarebbe infilato sotto?

A questo punto alcuni continuerebbero ad obbiettare che ci sono altri metodi per ottenere lo stesso risultato e che quindi non era necessario ricorrere al collare elettronico. La nostra risposta a tutti è che Cesar Millan ha largamente dimostrato di riuscire a recuperare cani con molte problematiche utilizzando “metodi” meno invasivi, spaziando fino a metodiche definite “gentiliste”: facendo uso dei contro-condizionamento e del reindirizzamento. Questo è un dato oggettivo, testimoniato da otto serie di Dog Whisperer.
Quindi crediamo che in questa circostanza in particolare ci siano state cause di forza maggiore che lo han costretto ad intervenire in questo modo. Lui stesso dice di ricorrere al collare elettronico solo in casi di estrema necessità, come quando ha dovuto contro-condizionare un cane che a causa della sua ossessione per i mezzi in movimento ha addentato i pneumatici di un pickup in corsa perdendo un occhio e rompendosi la mascella e ha cercato più volte di attaccare una mietitrebbia.
Grazie all’intervento di Cesar questo cane ha abbandonato questa pericolosa abitudine ed è vivo e vegeto: i padroni gli sono grati e cosi anche noi. Oppure come quella volta che Jada Pinkett Smith ( la moglie dell’attore Will Smith) l’ha chiamato disperata perchè uno dei sui cani, il povero Rocco, era stato ucciso da un serpente velenoso. In quest’occasione usò il collare elettronico per instillare nei cani di Jada la paura dei serpenti, la stessa che in natura è il branco ad insegnare. Il caso dell’ultimo video certamente non fa eccezione, e le motivazioni che han delineato la sua scelta potrebbero essere legate al grado di ossessione del cane, le capacità della padrona o addirittura al pericolo che il cane aveva di essere abbattuto.

Precisazioni
Precisiamo che Cesar Millan non utilizza i collari con le punte rivolte verso l’interno, l’unico tipo di guinzaglio che ha sempre con se è un lacccio di Nylon da quattro soldi, che si rompre al minimo sforzo. Se in qualche episodio si è visto qualche cane indossarne uno è perchè era quello utilizzato dai proprietari. Cesar Millan preferisce sempre utilizzare gli strumenti che i padroni adoperano abitualmente, per dimostrare che a fare la differenza non sono gli accessori che si possono comprare ma il modo di utilizzarli calmo e assertivo. Addirittura in qualche occasione Cesar ne ha sconsigliato l’utilizzo perchè era deleterio con quel cane in particolare.

Vogliamo mostrarvi quest’ultimo video da cui è stato tratto un frame per far credere che in realtà, a telecamere spente e contrariamente all’immagine che da di sè, Cesar Millan sia una pessima persona e un gran cafone.

Speriamo che questo nostro articolo vi abbia dimostrato quanto le informazioni contrarie nei confronti di questo educatore siano fuorvianti ed errate. Dietro tutto questo accanimento c’è una vera e propria manipolazione che ha come obbiettivo quello di minare la fiducia che alcune persone hanno di Cesar Millan e di chi ha trovato dei benefici nell’utilizzare i suoi consigli. Ci auguriamo che le loro attenzioni si spostino verso problemi veri, come ad esempio l’uso del collare elettrico da parte di alcuni cacciatori che lo utilizzano anche solo per richiamare il cane a se.

Vogliamo invitare tutti a prendere ciò che vi convince tra i consigli che questo educatore propone, proprio come si fa per altri professionisti che scrivono molte cose di cui alcune non condivise da altri. Insomma l’obbiettivo finale è dare una vita soddisfacente ai nostri cani nel rispetto della sua natura e della nostra pace familiare. E se grazie a Cesar Millan, magari anche con il nostro piccolo aiuto, ci state riuscendo, non fatevi scoraggiare dalle tante opinioni contrarie che girano in rete, perchè alla fine conta solo la gratitudine e la serenità che leggete nel volto del vostro cane.

 

Lo staff

 

Ricordiamo che in Italia l’uso del collare elettronico è vietato come da GU n. 158 del 9-7-2005, e ci teniamo a sottolineare che ne disapproviamo l’uso che molti nel nostro paese tutt’oggi ne fanno, e ci dichiariamo d’accordo con questa ordinanza necessaria per limitare i casi di maltrattamento. Noi di questo Fan Club, così come Cesar Millan stesso, disapproviamo ogni tipo di sopraffazione, angheria, violenza l’uomo possa perpetrare nei confronti di Madre Natura.
Di Paolo Servidei
fonte:cesarmillanfanclubitalia.it

Telecamere nei nidi dei rapaci – Live

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Se vi interessano i rapaci e volete vedere live, in tempo reale come avviene la riproduzione la deposizione, cova, la schiusa, la crescita e l’involo dei falchi, non potete perdervi questi link:

http://www.birdcam.it/index.php?act=cam&cam=1 Nido di Falchi pellegrini a Roma

http://www.newforestgateway.org/Wildcam/LiveCameras/tabid/117/Default.aspx Nido di Astori in Inghilterra

http://www.birdcam.it/index.php?act=cam&cam=38 Nido di Gheppi

Incubazione artificiale uova

Fin da bambino ho sempre avuto la curiosità di capire come nascessero i pulcini. Avevo avuto modo di osservare attentamente la fecondazione, la deposizione, la cova e la schiusa di uova di gallina direttamente dalle chiocce del mio pollaio. Uno spettacolo incredibile! Mi sono chiesto: “ma come si fa a sostituire la chioccia per far nascere i pulcini”? A 10 anni costruì la mia prima rozza incubatrice fatta con una scatola di legno chiusa sul lato superiore da un vetro per vedere le uova. Avevo predisposto per la temperatura interna una serie di lampadine ad incandescenza che erano calate ad una certa distanza sopra le uova fino a raggiungere una temperatura di cova approssimativamente costante. Un termometro posto in mezzo alle uova mi garantiva una temperatura “Intorno” ai 37 gradi celsius..

Mattina, pomeriggio e sera, ruotavo manualmente le uova su loro stesse in modo da non fare incollare l’embrione, proprio come fa la chioccia in cova. L’umidità veniva emessa da un piccolo recipiente pieno d’acqua posta vicino ad una lampadina.

Che ci crdiate o no, con questo modo arcaico di cova, dopo 21 giorni, nacque un unico pulcino bianco il giorno del compleanno di mio padre e così lo chiamai Emiliano. Il Gallo crebbe sano e forte e morì molto tempo dopo di vecchiaia…

Inutile dire che quell’evento miracoloso mi segnò indelebilmente, iniziai ad affinare le tecniche di incubazione informandomi e mettendo in pratica le conoscenze elettroniche per migliorare sempre più le mie incubatrici.

L’incubatrice è costituita da un involucro di legno o in plastica all’interno della quale sono presenti:lucetta per l’ illuminazione interna, resistenza elettrica, termostato per la regolazione della temperatura, e a seconda dal modello, un motore provvisto di ventola per la movimentazione dell’aria all’interno della macchina. Può essere presente un volta uova manuale o meccanico a seconda dei modelli.Può essere anche provvista di un regolatore dell’umidità digitale che va comunque controllata dell’interno con un buon igrometro di precisione a capelli.E’ anche Indispensabile un termometro di precisione.

Sostanzialmente, le incubatrici, le possiamo classificare in: aria ferma, aria forzata.

Nelle prime, la temperatura è trasmessa alle uova per induzione di calore che normalmente proviene dall’alto tramite delle resistenze elettriche. Per questo motivo, le incubatrici ad aria ferma, sono provviste di un unico cestello piano. Sono ideali per l’incubazione di poche uova e per la schiusa in quanto, non essendoci la ventola, la membrana dell’uovo, una volta forata dal pulcino, non secca, facilitando la nascita del pulcino.

Le incubatrici ad aria forzata, sono provviste di una resistenza elettrica, termostato e da una ventola per  muovere l’aria all’interno. Essendoci aria in movimento, questo tipo di incubatrice può avere più cestelli aumentando la capacità di incubazione e garantendo la temperatura costante su tutte le uova.

Iniziamo col raccogliere un bel po di uova gallate, conservatele al buio in un luogo fresco avendo l’accortezza due volte al giorno di ruotarle una ad una su loro stesse.

Arrivati alla quantità giusta, accendete l’incubatrice e fatela girare per un giorno intero in modo da stabilizzare la temperatura sui 37,7 gradi con una umidità di 55%.durante l’incubazione e il 65-70% gli ultimi 2 giorni prima della schiusa.

La temperatura è mantenuta costante da un termostato, la difficoltà maggiore è di stabilizzare il grado di umidità.

Consiglio sempre di incubare in un luogo tranquillo, lontano da fonti di calore e soprattutto da vibrazioni e da urti.

Amenochè non si abbia un regolatore automatico di umidità, per mantenere la percentuale giusta serve un sottovaso riempito con acqua e posto all’interno dell’incubatrice.

Se servirà più umidità si può aumentare il diametro del sottovaso sostituendolo con uno maggiore. Stessa cosa, al contrario se la percentuale di umidità è troppo alta.

Per quanto tempo dovremo tenere le uova in incubatrice? Tutto dipende dalla Specie che volete riprodurre!! Di seguito la tabella con i giorni di incubazione:

Periodi di incubazione delle principali specie avicole

 

Nome scientifico Nome comune Durata (gg)
Gallus spp. Pollo
21
Meleagris gallopavo Tacchino
28
Chairina moschata Anatra muta
35
Anas platyrhynchos Anatra
28
Anser anser Oca comune
30
Cygnopsis cygnoides Oca cignoide
34
Pavo spp. Pavoni
27-28
Acryllium vulturinum Gallina della Guinea
26-28
Alectoris barbara Pernice Sarda
25
Alectoris chukar Pernice Chukar
22-24
Alectoris graeca Coturnice
24-26
Alectoris rufa Pernice Rossa
23-24
Callifpepla californicus Quaglia della California
21-22
Colinus virginianus Colino della Virginia
23-24
Catreus wallichi Fagiano di Cheer
26
Francolinus francolinus Francolino
18-19
Chrysolophus amhersti Fagiano di Lady Amherst
22-23
Chrysolophus pictus Fagiano Dorato
22-23
Crossoptilon auritum Fagiano dalle orecchie blu
26-28
Crossoptilon crossoptilon Fagiano dalle orecchie bianco
24-25
Crossoptilon mantchuricum Fagiano dalle orecchie bruno
26-27
Phasianus colchicus Fagiano Comune
23-24
Lophophorus impeyanus Fagiano dell’Himalaya
28
Lophura edwardsi Fagiano di Edwards
22
Lophura leucomelana Fagiano di Kalij
24-25
Lophura nycthemera Fagiano Argentato
25-26
Lophura swinhoei Fagiano di Swinhoe
25
Polyplectron spp. Fagiani di Peacock
18-21
Pucrasia macrolopha Fagiano di Koklass
26-27
Syrmaticus ellioti Fagiano di Elliot
25
Syrmaticus humiae Fagiano di Hume
27-28
Syrmaticus mikado Mikado Pheasant
27-28
Syrmaticus reevesi Fagiano di Reeve
24-25
Syrmaticus soemmeringi Fagiano Rame
25
Tragopan spp. Fagiani Tragopan
28

 

Durante l’incbazione bisogna tener sotto controllo sempre l’umidità e temperatura dentro il macchinario .
Per chi ha incubatrici non automatiche consiglio di girare le uova 4 volte al giorno,
anche se è meglio il meccanismo automatico,che le gira 8-9 volte al giorno .
le uova non vanno voltate il primo giorno.
Per chi incuba uova di anatra e oca consiglio ogni 9 giorni di bagnare le uova con uno spruzzino in modo da aumentargli l’umidità, come accade in natura quando la madre va a bagnarsi .
Tutte le uova dopo 4 gironi o 7 gironi vanno sperate una volta per vedere se l’embrione è vivo in caso contrario le uova vanno eliminate! una seconda speratura va fatta prima di preparare l’incubatrice alla schiusa!
Se tutto è andato bene.. gli ultimi 2 giorni, noterete un piccolo puntino di guscio che si è rotto dall’interno verso l’esterno, quindi il pezzettino di guscio è in rilievo. Questo sigifica che il pulcino ha forato l’uovo con il suo becco e che sta iniziando a respirare dall’interno.. Nel giro di 12-24 ore, il pulcino avrà voglia di uscire, sarà più forte e più ossigenato e ruoterà su sestesso becchettando il guscio dalla parte del polo maggiore fino a quando, spingendo da dentro, uscirà dall’uovo! Meraviglia della Natura! la stessa cosa succederà al resto delle uova! Non tutte nasceranno ma sarà comunque un successo!
Lasciate i pulcini all’interno dell’incubatrice per altre 12 ore o comunque finchè non rimangono bene in piedi da soli, sarà il segno che sono abbastanza forti per essere trasferiti nella camera calda.
La camera calda può essere costruita con un cartone da imballo, sul fondo disponete una rete metallica elettrosaldata con maglia 1cmx1cm che servirà a non far scivolare le zampe dei pulcini. Al di sopra della rete cospargete un sottile strato di segatura, un sottovaso basso con del mangime per pulcini, una beverina per pulcini e una lampada ad infrarossi che pende verticalmente nel centro del cartone ad una distanza idonea per scaldare i piccoli senza bruciarli. 25-28 gradi è sufficiente.
Quando i pulcini avranno le ali completamente piumate, potranno essere spostati in gabbie o recini privi di riscaldamento.
Vi assicuro che questa esperienza sarà per voi entusiasmante e ricca di soddisfazioni. Ogni incubazione sarà per voi una ulteriore fonte di esperienza! Buona incubazione!
Per approfondimenti: pollo080-incubazione