venerdì, Aprile 19, 2024

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Incubazione artificiale uova

Fin da bambino ho sempre avuto la curiosità di capire come nascessero i pulcini. Avevo avuto modo di osservare attentamente la fecondazione, la deposizione, la cova e la schiusa di uova di gallina direttamente dalle chiocce del mio pollaio. Uno spettacolo incredibile! Mi sono chiesto: “ma come si fa a sostituire la chioccia per far nascere i pulcini”? A 10 anni costruì la mia prima rozza incubatrice fatta con una scatola di legno chiusa sul lato superiore da un vetro per vedere le uova. Avevo predisposto per la temperatura interna una serie di lampadine ad incandescenza che erano calate ad una certa distanza sopra le uova fino a raggiungere una temperatura di cova approssimativamente costante. Un termometro posto in mezzo alle uova mi garantiva una temperatura “Intorno” ai 37 gradi celsius..

Mattina, pomeriggio e sera, ruotavo manualmente le uova su loro stesse in modo da non fare incollare l’embrione, proprio come fa la chioccia in cova. L’umidità veniva emessa da un piccolo recipiente pieno d’acqua posta vicino ad una lampadina.

Che ci crdiate o no, con questo modo arcaico di cova, dopo 21 giorni, nacque un unico pulcino bianco il giorno del compleanno di mio padre e così lo chiamai Emiliano. Il Gallo crebbe sano e forte e morì molto tempo dopo di vecchiaia…

Inutile dire che quell’evento miracoloso mi segnò indelebilmente, iniziai ad affinare le tecniche di incubazione informandomi e mettendo in pratica le conoscenze elettroniche per migliorare sempre più le mie incubatrici.

L’incubatrice è costituita da un involucro di legno o in plastica all’interno della quale sono presenti:lucetta per l’ illuminazione interna, resistenza elettrica, termostato per la regolazione della temperatura, e a seconda dal modello, un motore provvisto di ventola per la movimentazione dell’aria all’interno della macchina. Può essere presente un volta uova manuale o meccanico a seconda dei modelli.Può essere anche provvista di un regolatore dell’umidità digitale che va comunque controllata dell’interno con un buon igrometro di precisione a capelli.E’ anche Indispensabile un termometro di precisione.

Sostanzialmente, le incubatrici, le possiamo classificare in: aria ferma, aria forzata.

Nelle prime, la temperatura è trasmessa alle uova per induzione di calore che normalmente proviene dall’alto tramite delle resistenze elettriche. Per questo motivo, le incubatrici ad aria ferma, sono provviste di un unico cestello piano. Sono ideali per l’incubazione di poche uova e per la schiusa in quanto, non essendoci la ventola, la membrana dell’uovo, una volta forata dal pulcino, non secca, facilitando la nascita del pulcino.

Le incubatrici ad aria forzata, sono provviste di una resistenza elettrica, termostato e da una ventola per  muovere l’aria all’interno. Essendoci aria in movimento, questo tipo di incubatrice può avere più cestelli aumentando la capacità di incubazione e garantendo la temperatura costante su tutte le uova.

Iniziamo col raccogliere un bel po di uova gallate, conservatele al buio in un luogo fresco avendo l’accortezza due volte al giorno di ruotarle una ad una su loro stesse.

Arrivati alla quantità giusta, accendete l’incubatrice e fatela girare per un giorno intero in modo da stabilizzare la temperatura sui 37,7 gradi con una umidità di 55%.durante l’incubazione e il 65-70% gli ultimi 2 giorni prima della schiusa.

La temperatura è mantenuta costante da un termostato, la difficoltà maggiore è di stabilizzare il grado di umidità.

Consiglio sempre di incubare in un luogo tranquillo, lontano da fonti di calore e soprattutto da vibrazioni e da urti.

Amenochè non si abbia un regolatore automatico di umidità, per mantenere la percentuale giusta serve un sottovaso riempito con acqua e posto all’interno dell’incubatrice.

Se servirà più umidità si può aumentare il diametro del sottovaso sostituendolo con uno maggiore. Stessa cosa, al contrario se la percentuale di umidità è troppo alta.

Per quanto tempo dovremo tenere le uova in incubatrice? Tutto dipende dalla Specie che volete riprodurre!! Di seguito la tabella con i giorni di incubazione:

Periodi di incubazione delle principali specie avicole

 

Nome scientifico Nome comune Durata (gg)
Gallus spp. Pollo
21
Meleagris gallopavo Tacchino
28
Chairina moschata Anatra muta
35
Anas platyrhynchos Anatra
28
Anser anser Oca comune
30
Cygnopsis cygnoides Oca cignoide
34
Pavo spp. Pavoni
27-28
Acryllium vulturinum Gallina della Guinea
26-28
Alectoris barbara Pernice Sarda
25
Alectoris chukar Pernice Chukar
22-24
Alectoris graeca Coturnice
24-26
Alectoris rufa Pernice Rossa
23-24
Callifpepla californicus Quaglia della California
21-22
Colinus virginianus Colino della Virginia
23-24
Catreus wallichi Fagiano di Cheer
26
Francolinus francolinus Francolino
18-19
Chrysolophus amhersti Fagiano di Lady Amherst
22-23
Chrysolophus pictus Fagiano Dorato
22-23
Crossoptilon auritum Fagiano dalle orecchie blu
26-28
Crossoptilon crossoptilon Fagiano dalle orecchie bianco
24-25
Crossoptilon mantchuricum Fagiano dalle orecchie bruno
26-27
Phasianus colchicus Fagiano Comune
23-24
Lophophorus impeyanus Fagiano dell’Himalaya
28
Lophura edwardsi Fagiano di Edwards
22
Lophura leucomelana Fagiano di Kalij
24-25
Lophura nycthemera Fagiano Argentato
25-26
Lophura swinhoei Fagiano di Swinhoe
25
Polyplectron spp. Fagiani di Peacock
18-21
Pucrasia macrolopha Fagiano di Koklass
26-27
Syrmaticus ellioti Fagiano di Elliot
25
Syrmaticus humiae Fagiano di Hume
27-28
Syrmaticus mikado Mikado Pheasant
27-28
Syrmaticus reevesi Fagiano di Reeve
24-25
Syrmaticus soemmeringi Fagiano Rame
25
Tragopan spp. Fagiani Tragopan
28

 

Durante l’incbazione bisogna tener sotto controllo sempre l’umidità e temperatura dentro il macchinario .
Per chi ha incubatrici non automatiche consiglio di girare le uova 4 volte al giorno,
anche se è meglio il meccanismo automatico,che le gira 8-9 volte al giorno .
le uova non vanno voltate il primo giorno.
Per chi incuba uova di anatra e oca consiglio ogni 9 giorni di bagnare le uova con uno spruzzino in modo da aumentargli l’umidità, come accade in natura quando la madre va a bagnarsi .
Tutte le uova dopo 4 gironi o 7 gironi vanno sperate una volta per vedere se l’embrione è vivo in caso contrario le uova vanno eliminate! una seconda speratura va fatta prima di preparare l’incubatrice alla schiusa!
Se tutto è andato bene.. gli ultimi 2 giorni, noterete un piccolo puntino di guscio che si è rotto dall’interno verso l’esterno, quindi il pezzettino di guscio è in rilievo. Questo sigifica che il pulcino ha forato l’uovo con il suo becco e che sta iniziando a respirare dall’interno.. Nel giro di 12-24 ore, il pulcino avrà voglia di uscire, sarà più forte e più ossigenato e ruoterà su sestesso becchettando il guscio dalla parte del polo maggiore fino a quando, spingendo da dentro, uscirà dall’uovo! Meraviglia della Natura! la stessa cosa succederà al resto delle uova! Non tutte nasceranno ma sarà comunque un successo!
Lasciate i pulcini all’interno dell’incubatrice per altre 12 ore o comunque finchè non rimangono bene in piedi da soli, sarà il segno che sono abbastanza forti per essere trasferiti nella camera calda.
La camera calda può essere costruita con un cartone da imballo, sul fondo disponete una rete metallica elettrosaldata con maglia 1cmx1cm che servirà a non far scivolare le zampe dei pulcini. Al di sopra della rete cospargete un sottile strato di segatura, un sottovaso basso con del mangime per pulcini, una beverina per pulcini e una lampada ad infrarossi che pende verticalmente nel centro del cartone ad una distanza idonea per scaldare i piccoli senza bruciarli. 25-28 gradi è sufficiente.
Quando i pulcini avranno le ali completamente piumate, potranno essere spostati in gabbie o recini privi di riscaldamento.
Vi assicuro che questa esperienza sarà per voi entusiasmante e ricca di soddisfazioni. Ogni incubazione sarà per voi una ulteriore fonte di esperienza! Buona incubazione!
Per approfondimenti: pollo080-incubazione
Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.animaleanimali.eu
Appassionato da sempre di animali di ogni genere, ho avuto la possibilità di allevarne molti, studiarli e apprezzarli. Non si finisce mai di imparare da loro.

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