Labrador Retriever

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 8 – cani da riporto.

L’origine del Labrador Retriever ha molto in comune con il “Terranova”, per cui è molto difficile scindere le due forme originarie. In molte scritture dell’Ottocento vengono usati senza distinzione i termini “Terranova” e “Labrador”, che si riferivano ai cani da acqua da acqua delle coste canadesi. Il progenitore sembra essere stato identificato nel cosiddetto “Cane di St. John”, che sembrava essere una versione ridotta del “Terranova” sviluppatosi in Canada contemporaneamente ad essa. Alla sua creazione pare abbia avuto il suo ruolo anche il “Cao de castro laboreiro”. Successivamente la razza si è molto diffusa in Gran Bretagna, dove è stata selezionata, fino ad ottenere la paternità. Razza notevolmente pubblicizzata in TV da molti spot pubblicitari e programmi.

Aspetto generale

Cane di media taglia; molto forte e robusto. Molto tonico e muscoloso. Cane molto elegante e distinto. Possiede un pelo lucido e molto soffice. Uno dei cani più conosciuto al mondo.

Carattere

E’ un cane tra i più simpatici, giocherelloni e allegri del mondo. Pur essendo un ottimo lavoratore, in realtà pensa sempre e solo a divertirsi. Ormai questa razza è più considerata come un cane da compagnia che un cane da riporto. È sicurissimo con i bambini. Come ogni Retriever è un lavoratore veramente instancabile. Un soggetto di questa razza teoricamente può vivere anche in appartamento. Da adulto è un cane abbastanza tranquillo. Da cucciolo non deve fare molto esercizio fisico; una volta cresciuto diventa un cane molto resistente.

Labrador Retriever Labrador Retriever (foto www.agraria.org)

Labrador Retriever Labrador Retriever (foto www.agraria.org)

Standard

Altezza:
– maschi ideale tra i 56 ed i 57 cm
– femmine ideale tra i 54 ed i 56 cm.
Peso: da 25 a 34 kg.

Tronco: torace ampio e ben disceso, con costole ben arcuate “a botte”. La linea dorsale deve essere pari dal garrese alla groppa.
Testa e muso: deve essere proporzionata alle dimensioni del corpo, ben modellata, asciutta, con guance poco carnose. Il cranio è largo, con stop ben definito.
Tartufo: ampio, il colore è in relazione al mantello.
Denti: la dentatura deve presentarsi ben sviluppata, completa e perfettamente corretta. I denti devono essere più bianchi possibile. Non si ammettono deficienze.
Collo: ben robusto e ben portato.
Orecchie: non devono essere né larghe né pesanti: sono portate pendenti vicino alla testa e attaccate un po’ arretrate.
Occhi: sono di colore marrone o nocciola scuro, di media grandezza; hanno espressione buona e intelligente.
Arti: devono avere una buona struttura ossea ed essere perfettamente diritti.
Spalla: ben angolata.
Muscolatura: di buono sviluppo.
Coda: è una caratteristica della razza. Molto grossa alla base, si assottiglia verso l’estremità. Non presenta frange ma è ricoperta di pelo corto, fitto e folto, che le dà aspetto di coda “da lontra”.
Pelo: folto, corto, senza frange, piuttosto duro al tatto. Il sottopelo è folto e resistente alle intemperie.
Colori ammessi: i soli colori sono nero, giallo o marrone (chocolate).
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, colori del mantello non ammessi dallo standard, monorchidismo, criptorchidismo, dentatura difettosa, andatura scorretta, mancanza di premolari, muscolatura insufficiente, arti non diritti, occhio chiari, tartufo depigmentato, petto concavo, spalla poco angolata, piedi troppo piccoli, cranio rotondo, stop poco definito.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Mastino dei Pirenei

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Spagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri.
Come tutti i molossi, anche il Mastino dei Pirenei (Mastìn del Perineo – Matin des Pyrénées) deriva da cani asiatici giunti in Europa diversi secoli fa. In particolare, deriva dai molossi giunti nella zona sud-occidentale d’Europa. Lo Standard di razza venne approvato solo nel 1946; prima di allora la razza era stata completamente ignorata dalla cinofilia ufficiale. Questo cane veniva comunque impiegato da secoli per difendere le greggi dagli attacchi di lupi ed anche orsi. È una razza ancora in fase di ricostruzione e non è ancora molto diffusa in esposizione, su consiglio dello stesso club spagnolo, perché si attende una produzione media più omogenea. In Italia ci sono dei soggetti di ottimo livello.

Aspetto generale

Cane di grande taglia, brachicefalo e mesomorfo. È un cane ben proporzionato, possente e muscoloso. Questo cane nonostante la mole, non deve essere pesante né flaccido.

Carattere

Oggi è considerato un validissimo guardiano della casa, in passato era considerato un validissimo guardiano delle greggi. Questo grande cane non è mai inutilmente aggressivo ma può diventare davvero temibile se decide di attaccare. Cane molto rustico e consapevole della sua forza. Con i bambini è molto dolce e tollerante, anche se può creare loro, senza volere, problemi per la sua mole e la sua voglia di dimostrare affetto. È molto robusto in età adulta, ma deve essere molto seguito durante la crescita. Come tutti i grandi cani, non è molto longevo. La sua collocazione ideale è il giardino. Necessita sempre di periodici contatti con il proprio padrone.

Mastino dei Pirenei Yoni Bi Gud de la Tajadera del Tio Roy, maschio di Mastino dei Pirenei (foto www.murtois.com)

Mastino dei Pirenei Murtoi’s Elliot, maschio di Mastino dei Pirenei (foto www.murtois.com)

Mastino dei Pirenei Murtoi’s Quesita, cucciola di due mesi di Mastino dei Pirenei (foto www.murtois.com)

Standard

Altezza:
– maschi limite minimo 77 cm
– femmine limite minimo 72 cm.
(Non esiste un limite massimo, perché sono preferiti i soggetti più grandi possibile).
Peso: varia da 45 a 70 kg.

Tronco: molto robusto e ben proporzionato. Molto muscoloso.
Testa e muso: la testa è grande, forte e moderatamente lunga, con rapporto cranio-muso di 5:4.
Tartufo: il tartufo è sempre di colore nero e piuttosto ampio.
Denti: la dentatura è completa e corretta. Mascelle molto forti.
Collo: robusto e forte.
Orecchie: di grandezza media e di forma triangolare; portate pendenti e piatte.
Occhi: sono piccoli, a mandorla, di colore nocciola preferibilmente scuro.
Arti: arti imperfetto appiombo, forti e molto muscolosi.
Spalla: ben inserita e con buona angolazione.
Muscolatura: di eccellente sviluppo.
Coda: è forte, flessibile, grossa alla base; la coda arriva fino al garretto.
Pelo: folto e abbastanza lungo (la media ideale va dai 6 ai 9 cm); più lungo sulle spalle, sul collo e sotto il ventre. Deve essere ruvido ma non lanoso.
Colori ammessi: quello di base è il bianco, con maschera ben definita; eventualmente si possono avere sul corpo macchie dello stesso colore della maschera, di forma irregolare ma nitide. I colori preferiti per maschera e macchie sono: grigio medio, fulvo dorato intenso, bruno, nero, grigio argento. Sempre bianche la punta della coda e l’estremità degli arti.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, atipicità, movimento scorretto, retrotreno difettoso, occhio chiaro, pelo poco folto o corto, colori non ammessi dallo standard, misure fuori standard, muscolatura insufficiente, tartufo depigmentato, dorso insellato, piedi piccoli, punte delle zampe di colore diverso dal bianco, carattere aggressivo, carattere timido o pauroso.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Pastore Belga Malinois

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Belgio. Classificazione F.C.I.: Gruppo 1 – cani da pastore e bovari (escluso bovari svizzeri).

Il Cane da Pastore Belga Malinois (Malinois – Mechelaar) prende il nome dalla città antica di Malines, nella provincia di Anversa. Questa varietà di Pastore Belga a pelo corto, deriva dai cani da pastore dell’Europa centrale. Attualmente le varietà del Pastore Belga sono quattro, ma agli inizi della sua storia erano considerate cinque. Il Malinois è molto diffuso e conosciuto in Belgio. Questa razza è allevata anche in Italia, selezionato in passato da molti allevatori, tra cui Antonio Tavazzani.

Aspetto generale

Cane mediolineo, di media taglia. E’ armonicamente proporzionato. Razza rustica, intelligente, abituata alla vita all’aria aperta, costruito per resistere alle intemperie stagionali e alle, così frequenti, variazioni atmosferiche del clima belga. La razza deve dare impressione di elegante robustezza. La razza comprende quattro varietà di cani, con medesime caratteristiche strutturali e caratteriali, ma che differiscono nel colore del mantello e nella qualità del pelo. Misurazioni importanti: lunghezza del corpo, dalla punta della spalla alla punta della natica, di 62 cm; lunghezza del dorso, dal garrese alla cresta del bacino, di 41 cm; circonferenza del torace dietro ai gomiti, minimo di 75 cm; altezza del torace 31 cm; distanza da terra al punto più basso del torace 31 cm; lunghezza della testa 25 cm; lunghezza del muso da 12,5 a 13 cm.

Carattere

Le quattro varietà hanno caratteristiche comportamentali identiche. Cane molto dedito e affezionato alla famiglia e al proprio padrone, ha un’innata attitudine al ruolo di guardiano del gregge e della proprietà. È vigilante e attento; il suo sguardo vivo e interrogatore denota la sua intelligenza. All’occorrenza è, senza alcuna esitazione un’eccellente cane per la difesa personale, che riesce a far emergere il suo indomito coraggio e la sua straordinaria agilità. Compagno di giochi instancabile e affettuoso nei confronti dei bambini.

Pastore Belga Malinois Pastore Belga Malinois (foto www.malinois.cz)

Pastore Belga Malinois Pastore Belga Malinois (foto www.stat.duke.edu)

Standard

Altezza:
– maschi 62 cm
– femmine 58 cm.
(Tolleranza di 2 cm in meno e 4 cm in più).
Peso: da 25 a 30 kg.

Tronco: è possente ma senza pesantezza. Il petto è poco largo, senza peraltro essere stretto. Torace poco largo, ma in compenso profondo e disceso. La gabbia toracica p circoscritta dalle costole che sono arcuate nella parte superiore. Garrese ben accentuato. Linea superiore diritta, larga con muscolatura potente. Ventre di sviluppo moderato. Groppa leggermente inclinata, larga ma senza eccesso.
Testa e muso: ben cesellata, lunga, a senza esagerazione e asciutta. Cranio e muso di uguale lunghezza. Muso di lunghezza media. Canna nasale dritta con assi cranio-facciali paralleli. Labbra di pelle sottile. Guance ben piatte anche se muscolose. Stop moderato, arcate sopracciliari non prominenti. Cranio di lunghezza media.
Tartufo: nero, con narici ben aperte.
Denti: forti, bianchi, regolari, fortemente impiantati. Chiusura a forbice.
Collo: incollatura ben sciolta. Collo leggermente allungato, ben muscoloso, senza giogaia. Nuca leggermente arcuata.
Orecchie: di apparenza nettamente triangolare, rigide e dritte, attaccate alte, di lunghezza proporzionata, conchiglia ben arrotondata alla base.
Occhi: di grandezza media, la forma è leggermente a mandorla, di colore brunazzo, preferibilmente scuro.
Arti: con ossatura compatta, muscolatura asciutta e forte. Avambracci lunghi e ben muscolosi. Metacarpi corti e forti; giunture pulite; senza tracce di rachitismo. Piedi piuttosto rotondi. Posteriori potenti con appiombi perpendicolari al suolo. Cosce larghe e fortemente muscolate. Gambe lunghe e larghe. Metatarso solido e corto.
Spalla: lunga e obliqua, ben aderente.
Andatura: deve essere vivace e sciolta, coprente il massimo possibile il terreno.
Muscolatura: poderosa, soprattutto negli arti posteriori.
Coda: ben piazzata, forte alla base, di lunghezza media.
Pelle: elastica ma ben tesa su tutto il corpo. Mucose esterne fortemente pigmentate.
Pelo: molto corto sulla testa, sulla faccia esterna delle orecchie e sulla parte inferiore degli arti. Corto sul resto del corpo. Più cespuglioso alla coda, intorno al collo, dove disegna un piccolo collare, che nasce alla base delle orecchie e si estende sino alla gola. Inoltre, il bordo delle cosce è frangiato di peli più lunghi. Il pelo sulla coda è a spiga.
Colori ammessi: unicamente fulvo carbonato con maschera nera.
Difetti più ricorrenti: pelo troppo lungo, leggero prognatismo, enognatismo, pelo setoso, pelo ondulato o corto, ciuffi di pelo fine disseminato a ciocche, coda a ciuffo, misure fuori standard, colori non ammessi, muso lungo, orecchie pendenti, mancanza di premolari, andatura scorretta, occhi chiari, piedi aperti, spalle troppo dritte, arti posteriori deboli, garretti diritti, coda portata alta, assenza di sottopelo.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Pinscher

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri.

Le origini del Pinscher sono antiche. E’ il pronipote del “Ratte tedesco”, un antico cane. Ad alcuni piace definirlo una copia in versione ridotta del “Dobermann”. In realtà non è assolutamente una copia del Dobermann ridotto per selezione, ma deriva dal Pinscher propriamente detto di media taglia. A metà Ottocento, nelle cucciolate comparivano anche soggetti a pelo duro, insieme a quelli a pelo corto. Il Club che tutelava la razza, prese provvedimenti e decise che potevano essere iscritti al Libro Origini solo soggetti che discendevano da almeno tre generazioni a pelo raso. Questo consentì di avere dei risultati efficaci e di stabilizzare la razza. Fino a qualche decennio fa era stato inserito, come classificazione, nel gruppo 9, cioè nei cani da compagnia, poi è stato portato nel gruppo dei cani di utilità; questo cambiamento è anche giusto data la sua dote di ottimo guardiano.

Aspetto generale

Cane di media taglia, dolicomorfo dolicocefalo. La sua struttura è robusta con una massa muscolare ben distribuita e costruito nel quadrato. Possiede un pelo liscio e corto.

Carattere

Cane elegante e leggero. Possiede gli organi sensoriali altamente sviluppati. Ha una buona intelligenza e una spiccata attitudine all’apprendimento. La sua perseveranza è uno degli elementi fondamentali del suo temperamento. Ha una buona resistenza alle malattie. E’ una razza dotata di pregi che ne fanno un eccellente, se pure piccolo, cane da guardia. Ma non è solo un buon guardiano, infatti ha anche un carattere piacevole e, data la sua taglia poco ingombrante, è adatto per vivere in appartamento. E’ un ottimo compagno per tutta la famiglia.

PinscherPinscher (foto www.altofondale.it)

PinscherPinscher (Brio, Cora e Ariel miglior gruppo dell’allevamento 2002/2003 www.altofondale.it)

 

Standard

Altezza: varia da cm 43 a cm 48.

Tronco: non è molto largo. La sua lunghezza è circa pari a quella dell’altezza al garrese. Possiede un dorso leggermente scosceso. Costruzione compatta.
Testa e muso: di forma allungata. Il muso è appuntito. La lunghezza totale della testa è in rapporto di 1:2 circa con la lunghezza del dorso.
Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale, di colorazione nera.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero; deve avere chiusura a forbice ben combaciante.
Collo: slanciato, eretto e solido. Privo di giogaia.
Pelle: aderente al corpo in ogni suo punto.
Arti: sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo con le scapole oblique e piatte. Devono avere costituzione solida. L’ossatura è leggera, ma ben proporzionata alle dimensioni del cane.
Muscolatura: robusta, soprattutto sugli arti.
Linea superiore: rigida e dritta.
Coda: con attaccatura alta. Di norma viene amputata all’altezza della terza vertebra.
Proporzioni: lunghezza del tronco pari all’altezza al garrese. Costruzione nel quadrato.
Pelo: di uguale lunghezza in tutto il corpo; sempre liscio, corto e fitto. Preferibilmente lucido.
Colori ammessi: rosso cervo e nero focato, nello standard internazionale.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, costruzione massiccia, alti o bassi sugli arti, attaccatura delle orecchie troppo bassa, dorso allungato, muso corto, piedi lunghi, giogaia, ambio, mescolanze di colore.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Pointer Inglese

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 – cani da ferma.

Ci sono molte incertezze sulle origini del Pointer Inglese (English pointer). Secondo alcuni autori questo cane deriverebbe dal “Bracco Italiano” e secondo altri dal “Bracco di Burgos” o dal “Bracco portoghese”. È però probabile che il Pointer sia originario della Francia e da lì sarebbe poi arrivato in Inghilterra, dove è cominciata la sua accurata selezione. Sembra certo che sia stato incrociato con il “Foxhound”. Il suo nome “Pointer” significa “puntatore”. È uno dei cani più famosi e più diffusi al mondo. Per un periodo il Pointer è riuscito a soppiantare quasi totalmente in Italia il “Bracco italiano” ed lo “Spinone italiano”, che solo recentemente sono riusciti a essere rivalutati.

Aspetto generale

Cane di media taglia, il cui tronco sta nel quadrato. È un cane che in ogni sua parte rivela la massima potenza unita alla massima facilità dei movimenti. Una delle caratteristiche tipiche di questa razza è la tipica testa con gli assi cranio-facciali convergenti. Cane di grande flemma e di grande effetto. Statuario durante la sua ferma.

Carattere

E’ un cane molto robusto. Non pone problemi particolari. È una razza irruente nella caccia. Si rivela tranquillo in famiglia, ma estremamente energico sul lavoro. Cane da ferma famoso soprattutto per la sua grande velocità. Caccia sempre al galoppo. La sua ferma è statuaria. È ottimo anche come cane da compagnia. Molto dolce ed educato in casa. A volte è un po’ timido con gli estranei. Molto attaccato al proprio padrone.

 

Pointer Inglese Pointer Inglese (foto Camerini – Allevamento di Casa Cecchini – Pelago FI)

Pointer Inglese Pointer Inglese (foto Camerini – Allevamento di Casa Cecchini – Pelago FI)

 

Standard

Altezza:
– maschi tra i 63 ed i 69 cm
– femmine tra i 61 ed i 66 cm.

Tronco: sta nel quadrato.
Testa e muso: presenta assi cranio-facciali convergenti; la lunghezza del cranio è uguale a quella del muso. Il muso è quadrato, con tartufo rialzato; lo stop molto marcato.
Tartufo: tartufo rialzato, di colore nero.
Denti: dentatura completa e corretta. Chiusura a forbice.
Collo: elegante, arcuato, asciutto, lungo e leggero.
Orecchie: pendenti, morbide, sottili, di forma quasi triangolare, piatte.
Occhi: sono grandi, rotondi, di color ocra scuro.
Arti: sono ben sviluppati e muscolati, perfettamente in appiombo.
Spalla: di giusta inclinazione.
Andatura: molto rapida.
Muscolatura: di ottimo sviluppo.
Coda: è grossa alla radice e si affusola verso la punta, che deve essere ben fine.
Pelle: ben aderente al corpo in ogni sua parte.
Pelo: raso, liscio, fine, lucente.
Colori ammessi: bianco, nero, nero-focato, fulvo, rosso, marrone, marrone bruciato, limone, in tutte le loro gradazioni. Tutti i colori possono essere uniti o con bianco.
Difetti più ricorrenti: mancanza di premolari, prognatismo, enognatismo, colori non ammessi dallo standard, misure fuori standard, movimento scorretto, retrotreno difettoso, occhio chiaro, orecchie portate male, carattere timido, assi cranio-facciali paralleli, atipicità della testa, tartufo depigmentato, coda troppo grossa, pelo non lucente, monorchidismo, criptorchidismo, muscolatura insufficiente.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Akita Inu

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Giappone. Classificazione F.C.I.: Gruppo 5 – cani di tipo spitz e di tipo primitivo.

Questa razza appartiene sicuramente ad un ceppo di cani nordici-orientali al quale appartengono molte altre razze da slitta, come il “Kamciatka” o il “Laika” e altri cani da traino siberiani. L’Akita fa parte del grande gruppo di cani nipponici, nel quale si possono inserire, per l’affinità nella conformazione generale e per alcune caratteristiche simili, Il “Cane dell’Hokkaido”, il “Shiba inu”, il “Kisu ken”, il “Shikoku ken”, il “Kai-ken”, ed altri. La culla d’origine dell’Akita Inu si colloca nella zona dell’isola di Honsu, nella regione nord-occidentale, che è una delle più estese di quelle che formano l’arcipelago giapponese. In passato era impiegato per la caccia alla grossa selvaggina ed anche per il combattimento, che nei secoli scorsi era molto popolare. Dal Seicento fino all’Ottocento veniva utilizzato nei combattimenti. Tra il 1912 al 1925, questa razza ebbe un notevole declino a causa dei continui incroci, che venivano effettuati per dare origine a meticci dalle eccellenti qualità combattive. Dal momento in cui questi combattimenti vennero proibiti, per controllare il gioco d’azzardo, si allevarono cani incrociati tra l’antico cane giapponese e molossoidi di probabili origini occidentali. Nel 1919 un gruppo di studiosi fondarono un’istituzione per preservare questa razza. Nel 1931 la razza venne dichiarata “Monumento naturale nazionale”.

Aspetto generale

Cane di media taglia, mesomorfo mesocefalo. Come classificazione morfologica è considerato un lipoide. E’ un cane di forte costruzione, con ossatura robusta e corpo molto ben proporzionato. Le sue più evidenti caratteristiche sono la potenza e la dignità. Possiede un pelo morbido ed una coda che si arrotola sulla groppa. Esteticamente, questa razza, unisce la forza all’armonia.

Carattere

E’ una razza dal carattere eccezionale. Possiede un temperamento calmo, sensibile e soprattutto fedele. E’ un compagno delizioso con dell’uomo. Si dimostra molto devoto al suo padrone. Le persone estranee che si dimostrano gentili vengono trattate con rispetto, ma i trasgressori non avranno scampo se si permettono di varcare la zona protetta da questa razza. La lealtà e l’ubbidienza sono le sue qualità principali. Molto intelligente e facilmente addestrabile. E’ una razza adatte a diverse funzioni e attitudini: buon cane da guardia e da difesa, adatto anche per la compagnia. E’ un cane che non agisce mai i maniera subdola.

Akita Inu Akita Inu (foto www.agraria.org)

Akita Inu Akita Inu (foto www.agraria.org)

Akita Inu Akita Inu (foto www.agraria.org)

Standard

Altezza:
– maschi circa 67 cm
– femmine circa 61 cm
con variazione di 3 cm in più o in meno tollerata.
Peso: da 34 a 50 kg

Tronco: con garrese alto e abbastanza lungo. Il dorso è diritto e piatto. I reni sono ampi e forti. Torace ampio e profondo. Costole ben cerchiate. Petto ben sviluppato.
Testa e muso: con cranio piatto e ampio tra le orecchie, fronte alta con solco mediano ben marcato. Lo stop è ben definito. Le guance sono adeguatamente sviluppate. Il muso ha una canna nasale diritta, con labbra forti e non pendenti.
Tartufo: è di colore nero. Ammesso il tartufo fegato solo nei cani con mantello bianco.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati.
Collo: grosso, muscoloso, in giusta e buona proporzione con la testa.
Pelle: abbastanza aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: gli anteriori hanno avambracci pieni, grossi e dritti. Pasturali moderatamente flessi. I piedi sono grossi e arrotondati, con unghie scure. I posteriori hanno cosce ben sviluppate e lunghe rispetto alla gamba. I garretti sono potenti, asciutti ed elastici. I garretti hanno moderata angolazione.
Spalla: forte e potente, moderatamente discesa.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: dritta, robusta e solida.
Coda: grossa e piena. Arrotolata con una curva a destra o a sinistra. La coda deve estendersi fino all’articolazione del garretto, quando è lasciata cadere in basso.
Pelo: l’esterno è diritto e di giusta lunghezza. Il sottopelo è molto folto, soffice e compatto. Sulla coda è più lungo.
Colori ammessi: fulvo-rosso, sesamo (pelo fulvo-rosso con punte nere), tigrato e bianco. Tutti i colori citati, eccetto il bianco, devono presentare l'”urajiro” (pelo biancastro sui lati del muso e sulle guance, sotto la mascella, sulla gola, sul petto e sul ventre, nonché sul lato inferiore della coda e nella parte interna degli arti).

Difetti più ricorrenti: enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, occhio chiaro, mancanze di premolari, coda torta, orecchie cadenti, prognatismo, carattere timido, pelo corto, lingua macchiata.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Alano Tedesco

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri.

L’ Alano Tedesco (chiamato semplicemente Alano) è conosciuto anche come “Grande Danese”, anche se di fatto non ha niente a che vedere con la Danimarca. Si pensa che la sua derivazione sia dovuta ad incroci tra grandi cani mastini e dei levrieri. Gli studiosi sostengono che questi incroci sino stati realizzati grazie alle importazioni di grandi cani e di levrieri da parte dei commercianti Fenici che solcavano il Mediterraneo scambiando della merce rara come alcuni grandi molossoidi. Una teoria sull’origine, che molti ritengono più valida, è quella che il popolo degli “Alani”, che era un popolo nomade dell’Iran, emigrarono in antichità in Europa centrale portandosi al loro fianco dei grandi molossi; dal cui il termine italiano “Alano”. E’ una razza che è ormai diffusa e conosciuta dovunque.

Aspetto generale

L’Alano è una delle razze di maggior taglia, mesomorfo mesocefalo. Pur essendo un cane di grande taglia, non è massiccio e tozzo, ma al contrario, è snello e slanciato. La sua testa è imponente e le sue linee sono eccezionalmente eleganti nell’insieme. Da alcuni viene indicato come il “molosso per eccellenza”.

Carattere

Eccellente cane da guardia. Gentile con la famiglia che lo cura, ma inadatto per stare con i bambini, non tanto per il suo carattere ma solo esclusivamente per le sue dimensioni. Mai attaccherebbe una persona senza motivo; è sempre leale e fedele. La sua testa espressiva fa capire al padrone tutte le sue intenzioni. E’ un cane molto affettuoso, il quale sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per chi lo accudisce. Ama moltissimo svolgere passeggiate insieme al padrone e non si allontana mai da esso. E’ una razza che non può deludere nel carattere.

Alano Alano arlecchino (foto www.agraria.org)

Alano Alano arlecchino (foto www.agraria.org)

Standard

Altezza:
– maschi almeno 80 cm
– femmine almeno 72 cm
Peso: 45-55 kg

Tronco: con costruzione nel quadrato. L’altezza al garrese è circa pari alla lunghezza del tronco. Il dorso è corto. Il ventre è ben rialzato.
Testa e muso: aspetto molto importante per questa razza. E’ Allungata, stretta e con una bellissima espressione. Il muso è pieno con labbra abbondanti. Orecchie attaccate alte; talvolta vengono tagliate lunghe ed appuntite.
Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale e deve essere largo e voluminoso. Sempre di colore scuro.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati. Chiusura a forbice.
Collo: lungo e asciutto. Deve essere attaccato alto. Muscoloso con pelle ben aderente.
Pelle: aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: sempre in appiombo, forti e muscolosi. Nel posteriore la coscia deve essere larga e con buona massa muscolare. Forti le articolazioni.
Spalla: scapole lunghe e oblique, formando un angolo con l’avambraccio compreso tra i 100° ed i 110°, calcolato tracciando la direzione della scapola e quella dell’omero (dunque del braccio e non avambraccio). Ciò consente la maggior ampiezza nel passo.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: dritta, robusta e tesa.
Coda: di giusta lunghezza. Deve arrivare all’altezza dei garretti posteriori. L’attaccatura è alta.
Proporzioni: costruzione nel quadrato.
Pelo: di uguale lunghezza in tutto il corpo; liscio, fitto e lucido.
Colori ammessi: tigrato, fulvo, nero, blu, bianco e nero (detto Arlecchino).
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, convergenza e divergenza degli assi cranio-facciali, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, occhio chiaro, mancanze di premolari.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Alaskan Malamute

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: USA. Classificazione F.C.I.: Gruppo 5 – cani di tipo spitz e di tipo primitivo.

L’Alaskan Malamute fa parte dei “Cani da Grande Nord”. Di questo gruppo, oltre all’Alaskan, fanno parte: il “Siberian Husky”, il “Groenlandese”, L’”Esquimese”, L’”Iceland dog”, ed alcune altre razze note. Queste razze sono tutte più o meno somaticamente affini tra loro. Nella regione nordica del pianeta, che comprende la Siberia, la Lapponia, la Groenlandia, l’Alaska, ecc., vivono una serie di razze selezionate per il traino delle slitte. Queste razze sono state rese note tramite i diversi romanzi ed il cinema. Una di queste razze è l’Alaskan Malamute. La provenienze e l’origine di questa razza rimane soltanto una supposizione, perché non si hanno prove concrete di dove si sia sviluppato questo tipo di cane. Quasi tutte le razze da slitta appartengono agli Stati Uniti. Nel 1926 il Kennel Club divise i Cani del Nord in 4 gruppi distinti, uno di questi gruppi è il gruppo degli Alaskan Malamutes. Prende il suo nome dalla tribù dei “Mahlemutes”, che si era stabilita nella regione nord-occidentale dell’Alaska. I cani che avevano erano molto rispettati e adorati da tutte le tribù. Quando queste zone furono occupate dagli europei, questi cani furono da subito, utilizzati per il traino delle slitte, per i trasporti e soprattutto per le consegne della posta. Si dimostrarono immediatamente dei perfetti “motori viventi” e da allora non cambiarono mai il loro ruolo nell’aiuto dell’uomo. Questa razza detiene tutt’oggi la maggior parte dei records di velocità e di potenza per il traino. Nel 1935 fu ufficialmente riconosciuta la razza a livello internazionale.

Aspetto generale

Cane di media-grande taglia, mesomorfo mesocefalo. E’ classificato morfologicamente come un lipoide. E’ un cane poderoso e molto ben costruito. Possiede un tronco robusto, un corpo solido e forte. Il corpo è fornito di una densa e folta pelliccia, di lunghezza sufficiente a proteggerlo. E’ una razza molto appariscente, che si distingue sempre per il suo maestoso portamento ed il suo splendido pelo. A prima vista esprime potenza.

Carattere

E’ una razza affettuosa, affezionata e molto fedele con tutti. Il suo temperamento è impeccabile.
E’ un compagno ideale, molto devoto e leale. Gioca sempre volentieri e non perde l’occasione per mostrare la sua grande dignità. Molto intelligente e discretamente addestrabile. E’ una razza molto resistente e rustica. Non ha problemi di clima e non esige temperature freddissime, come molti inesperti credono.
E’ una razza che esige una minima toelettature del pelo. La sua espressione manifesta intelligenza. Trova sempre il modo di farsi comprendere dal padrone.
Razza perfetta per trainare la slitta.

Alaskan Malamute Alaskan Malamute (foto www.alaskanmalamute.it)

Alaskan Malamute Alaskan Malamute (foto www.agraria.org)

Alaskan Malamute Alaskan Malamute (foto www.alaskanmalamute.it)

Standard

Altezza:
– maschi circa 63,5 cm
– femmine circa 58,4 cm
Peso:
– maschi intorno ai 38,4 kg
– femmine intorno ai 33,9 kg

Tronco: il torace deve essere profondo e vigoroso ed il tronco ha una struttura robusta ma non deve essere troppo corto. Il dorso diritto e dolcemente discendente dalle spalle alle cosce. I lombi ben muscolosi e non troppo corti in modo da non pregiudicare il movimento leggero,e potente del treno posteriore. Il lombo lungo che indebolisca il dorso costituisce difetto. Non ci deve essere eccesso di pelo.
Testa e muso: è larga e potente, ma deve essere proporzionata al resto del corpo in modo da non far apparire il cane tozzo. Il cranio è largo tra le orecchie e si restringe gradualmente verso gli occhi. E’ anche arrotondato verso le guance, le quali dovranno essere piuttosto piatte. Vi dovrà essere un lieve solco frontale tra gli occhi. La parte superiore del cranio e la parte superiore del muso sono pressoché in linea dritta fra di loro. Il muso è largo, massiccio e ben proporzionato rispetto al cranio e a tutta la testa.
Tartufo: sempre di colore nero.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati. Denti grossi e chiusura a forbice.
Collo: deve essere forte e moderatamente arcuato.
Orecchie: di media grandezza, proporzionate al cranio.
Occhi: bruni, a forma di mandorla, abbastanza larghi. Gli occhi scuri sono preferibili.
Pelle: abbastanza aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: gli anteriori sono di ossatura forte e ben muscolosi, in appiombo fino ai metacarpi, che devono essere corti, forti e visti di lato quasi verticali. I posteriori devono avere cosce larghe e forti ed eccezionalmente muscolose. La gamba è moderatamente angolata. Il garretto è largo e spesso, leggermente piegato. Gli arti di questa razza devono indicare una insolita forza e una enorme potenza di propulsione.
Spalla: leggermente spioventi.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: diritta, robusta e solida.
Coda: situata in giusta posizione, inserita sulla linea della spina dorsale, deve essere ricoperta di pelo folto. Quando il cane non lavora la coda deve essere portata sopra la schiena. Non deve essere strettamente arrotolata.
Pelo: molto abbondante e fitto, né lungo né dolce. Il sottopelo deve essere tanto fitto da nascondere interamente la pelle.
Colori ammessi: dal grigio chiaro al nero, in tutte le sue sfumature. La parte inferiore del corpo, gli arti, le zampe e la maschera del muso presentano sempre del bianco. Il bianco uniforme è ammesso.
Difetti più ricorrenti: enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, mancanze di premolari, coda torta, orecchie cadenti, prognatismo, carattere timido, pelo corto, coda strettamente arrotolata, orecchie inserite troppo alte.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

American Bulldog

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: USA. Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA
 

L’American Bulldog discende dagli antichi molossi usati anche dagli antichi Romani nei combattimenti. Si è forgiato dai molossoidi che fin al ‘700 erano chiamati indistintamente “Bulldog”. Originariamente, in Gran Bretagna, i Bulldogs erano utilizzati per fare la guardia ad il bestiame e per custodire la proprietà privata. La razza antica venne impiegata anche in duri combattimenti contro tori e tra cani di razze diverse, finché non furono proibiti. Dal 1835 il tipo originale di B. sparì e venne sostituito da un cane meno atletico, ora conosciuto come “Bulldog Inglese”. Tuttavia l’originale Bulldog è stato conservato dagli immigranti che portarono i loro cani con loro nel continente americano. Dopo la seconda guerra mondiale vi erano rimasti pochi esemplari, ma la razza fu riconsiderata grazie al lavoro svolto da alcuni grandi allevatori. Attualmente la razza è riconosciuta dalle seguenti associazioni: ABA, ARF, UKC, NKC, NABA, ARBA, JDJB, ABCC, AABC, NKC, CKC, OREBA, APRI.

Aspetto generale

Cane di media taglia. E’ un cane che da’ l’impressione di grande potenza e dinamicità. Grande forza. Razza dalla costruzione solida, molto muscoloso, ma allo stesso tempo molto agile e scattante. Abbastanza elegante nel portamento e molto attento a tutto ciò che lo circonda. La sua espressione è decisa e seria. Razza ben piazzata e robusta. Molto più agile e molto più dinamico del suo “parente” inglese. Possiede una testa quadrata con discrete guance ed un solco tra gli occhi. Ha una muscolatura molto ben modellata.

Carattere

Non deve mai dimostrarsi eccessivamente timido o aggressivo verso l’uomo. In America è conosciuto per i molteplici atti di eroismo verso il padrone. È una razza che possiede un’ottima intelligenza, di conseguenza sa essere molto ubbidiente ed è una razza abbastanza ben addestrabile. Se ben abituato non dà nessun tipo di problema a vivere in appartamento ed a continuo contatto con la famiglia. Possiede un forte istinto protettivo. È una razza che esige un moderato moto quotidiano.

American Bulldog
American Bulldog (foto www.bulldogbreeds.com)

American Bulldog
Cucciolo di American Bulldog (foto www.bulldogbreeds.com)

Standard

Lo Standard dell’American Bulldog non è riconosciuto dalla Federazione Cinotecnica Internazionale (F.C.I.). la razza è riconosciuta dall’U.K.C.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

American Pit Bull Terrier

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: USA. Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA

L’American Pit Bull Terrier discende dagli antichi molossi usati anche dagli antichi Romani nei combattimenti. Si è forgiato dai molossoidi che fin al ‘700 erano chiamati indistintamente “Bulldog”. Alla fine dell’Ottocento, grazie all’inserimento di sangue “Terrier”, nascono diverse razze, che daranno in seguito origine all’”American Staffordshire Terrier” e all’”American Pit Bull Terrier”. Nel 1898 nasce l’United Kennel Club e fin da subito vede con favore i combattimenti canini, che erano stati severamente proibiti in Inghilterra. Uno dei cani più usati nei combattimenti era appunto questa “razza”, che venne molto pubblicizzata dall’UKC. Nell’anno 1909 nacque la prima “American Pit Bull Association”. Nel corso degli anni, e specialmente negli ultimi anni, si sono sviluppate molte voci e credenze sull’aggressività e sulla ponderosità delle mascelle di questa “razza”. Al contrario di quanto si possa pensare questa “razza” è affidabile, se non si pretendono da esso atteggiamenti iperaggressivi. Resta comunque un cane di carattere, non adatto a tutti.

Aspetto generale

Cane di media-piccola taglia. E’ un cane che da’ l’impressione di grande potenza e dinamicità. Grande forza rispetto alle dimensioni. Razza dalla costruzione solida, molto muscoloso, ma allo stesso tempo molto agile e scattante. Abbastanza elegante nel portamento e molto attento a tutto ciò che lo circonda. La sua espressione è decisa e seria. Razza ben piazzata e robusta.

Carattere

Dal suo passato trae il suo carattere di indomito coraggio. Cane che si affeziona in modo particolare ad una persona in precisa. Questa persona rimarrà il suo unico pensiero durante tutta la sua vita. Cane molto agile e di una rapidità di movimenti incredibile. Potente e rustico. Cane dal coraggio impressionante e dalle prestazioni eccezionali. Impavido cane da guardia e allo stesso tempo ottimo compagno per stare in famiglia. Se abituato è adatto anche a stare con i bambini. Anche per questa razza non sono assolutamente vere le voci riguardanti le sue naturali note di cattiveria e di ferocia. Certo, come tante altre razze, è stato selezionato per decenni soltanto per il suo istinto combattivo, ma quest’ultimo può essere fatto riemergere solamente tramite una manipolazione da parte dell’uomo.

American Pit Bull Terrier American Pit Bull Terrier (foto www.caragankennel.com)

American Pit Bull Terrier American Pit Bull Terrier (foto www.caragankennel.com)

Standard

Lo Standard dell’American Pit Bull Terrier non è riconosciuto né dalla Federazione Cinotecnica Internazionale (F.C.I.), né dall’American Kennel Club. È riconociuto soltanto dall’United Kennel Club. L’ADBA detiene un registro d’iscrizione. Gli Standard esistenti attualmente sono due.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it