sabato, Aprile 20, 2024

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Il Citello

Tassonomia

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Sottophylum: Vertebrata
Classe: Mammalia
Ordine: Rodentia
Famiglia: Sciuridae
Sottofamiglia: Spermophilus
Genere: S. Citellus

Caratteristiche anatomiche

Lunghezza da 23 a 28 cm
Coda da 6,5 a 11 cm peli fini e lunghi
Peso in media 500 gr
Maturità sessuale 10 mesi
23 giorni di gestazione
Dopo 30 giorni i cuccioli abbandonano il nido materno
E’ un roditore appartenente alla famiglia degli scoiattoli, originario delle steppe dell’est europeo; è l’unica specie europea del genere Spermophilus. L’areale del Citello si estende nell’Europa sud-orientale, dal sud dell’Ucraina all’Asia Minore e la Repubblica Ceca e a nord fino alla Polonia. Negli Stati Uniti si trova principalmente nel Montana e Minnesota.

Crea delle gallerie sotterranee con varie stanze: per dormire, per mettere le provviste, per fare i bisogni. E’ un animale socievole (vive in colonie) e prevalentemente diurno. Gli incisivi sono a crescita continua mentre i molari no. Le mammelle si estendono dalla regione inguinale a quella ascellare. Possiedono delle sacche guanciali per conservare il cibo. Hanno grosse difficoltà nel riuscire a vedere in caso di luce soffusa, soprattutto per la mancanza di senso della profondità. Possiedono delle zampe molto magre e poco muscolose, malgrado siano degli ottimi scavatori. Il verso principale del citello è il fischio.
Vita media 5-6 anni.

Comportamento

I citelli, sono dei buoni animali da compagnia, intelligenti e puliti; riconoscono il proprietario e gli si affezionano, fermo restando però che rimangono sempre animali selvatici. I citelli sono animali sociali, e hanno assolutamente bisogno anche della presenza dei loro simili.
Necessitano di più attenzioni di quanto in genere richiedano i piccoli roditori, ed è opportuno che il proprietario permetta la fuoriuscita dalla gabbia per almeno 2/3 ore al giorno, questo è anche il momento migliore per interagire con loro. Quando sono lasciati liberi, i citelli devono essere sempre sorvegliati a vista. L’ambiente deve essere a prova di fuga, e non contenere oggetti pericolosi (fili elettrici, sigarette, sostanze o piante tossiche, ecc.).
I citelli possono vivere in colonie con più femmine, se lo spazio a disposizione è sufficiente, ma in caso di più maschi, nel periodo del calore questi vanno separati onde evitare ferite che si possono provocare litigando. A volte (sempre nel periodo del calore) può essere necessario dividere anche la femmina dal maschio per qualche ora al giorno per placare gli animi sicuramente accesi da questo momento di forte stress. La riproduzione è molto rara, specialmente se non vivono in recinti esterni, quindi solitamente non si sterilizzano.
Le femmine possono avere una sola cucciolata all’anno e non solo perchè il loro calore è solo 1 volta all’anno ma solo per 2-3 ore. In natura i cuccioli nascono sotto terra in una stanza della tana che la femmina usava per riposare negli ultimi giorni della gestazione che dura circa 23 giorni. I piccoli restano sotto terra per 1 mese e la madre è l’unico membro della famiglia che ha contatto con loro, infatti, non hanno alcun aiuto dal padre o dalle altre femmine. Il numero di piccoli per parto è solitamente di 6 – 8 giovani, ma il range va da 4 a 14. Sempre che la nidiata non sia uccisa dai predatori, la madre riesce a svezzare tutti i figli. In cattività è bene fornirgli una tana con del fieno e tanto spazio, si consiglia inoltre di creare una tana secondaria per il maschio poichè non amano averlo vicino durante il parto, la gestazione e l’allattamento.
GESTAZIONE: Nel periodo della gravidanza bisogna fornire alla mamma una rotellina di sali minerali per roditori, spinaci, la solita verdura ma raddoppiata, aumentare il fieno e il suo solito pellet secco. È opportuno integrare anche con della frutta secca per darle più calorie (principalmente mela e banana, e qualche volta l’uva passa, ma quest’ultima molto di rado perché troppo grassa). Si può dare anche del sedano (che contiene il selenio buonissimo per il pelo) e la carota (che aiuta il citello ad assimilare tutto ciò che mangia, un po’ come per noi è la vitamina B).

NASCITA: Alla nascita, i piccoli citelli pesano circa 6,5 grammi. Sono nudi con occhi e orecchie chiuse,  le dita ancora “saldate” tra loro e i dentini non ancora spuntati. Per questo motivo dipendono completamente dalla madre.
I primi accenni di pelliccia cominciano a comparire dopo quattro giorni e le dita si separano a 13 giorni. A 15 giorni d’età, i piccoli cominciano ad assomigliare a dei citelli in miniatura ma sono ancora incapaci a muoversi e gli occhi sono ancora chiusi. Entro 22-24 giorni,  le orecchie e gli occhi sono aperti, i denti sono presenti e una pelliccia “provvisoria” copre tutto il corpo.
All’età di 29-30 giorni pesano fra 65 e 85 grammi, cominciano a uscire dalla tana e immediatamente si mettono a mangiare cibo solido   diventando presto indipendenti nutrizionalmente dalla madre.
A 50 giorni d’età, la pelliccia è di un adulto.

 

Alloggio

ESTERNO: Il top per questi animali è alloggiare in recinzioni esterne fatte di rete di acciaio inossidabile, anche la pavimentazione andrà coperta di rete poiché possono fuggire scavando gallerie sotterranee. Delle lastre di plexiglass ci aiuteranno a proteggere il loro ambiente dal vento e il freddo invernale. Attenzione a usare troppo plexiglass poiché le pareti riducono la ventilazione e possono portare malattie respiratorie o provocare problemi di regolazione della temperatura e di umidità, quindi il ricircolo dell’aria deve essere garantito lasciando un lato della gabbia con la sola rete. Il citello teme molto le correnti d’aria ma si difende meglio dal freddo che dal caldo quindi dobbiamo assolutamente garantire sempre una zona in ombra dentro la gabbia per questo è consigliabile coprire la stessa con dei teli oscuranti. Lungo tutto il perimetro andrà fissato un qualsiasi tubo di plastica a un’altezza di 50/60 cm in modo che non si possano arrampicare troppo in altezza, le cadute possono essere molto pericolose. All’interno andrà collocato un terrario, le solite ciotole e beverini, tanto fieno, tubi, cartoni e legni fissati che i citelli useranno per gioco e per limare i denti a crescita continua.

INTERNO: Se non possono vivere all’esterno i citelli vanno collocati in gabbie spaziose, meglio se a più piani e dotate assolutamente di terrario dove possono sfogare il loro istinto di scavare e dove costruiranno il proprio nido. Se optiamo per una gabbia con le sbarre, dovremo stare attenti che non ci sia troppo spazio fra le stesse, sono abilissimi a fuggire, anche le chiusure della gabbia andranno controllate meticolosamente. Mentre se scegliamo la rete, dobbiamo stare attenti a scegliere una rete a filo grosso e con foro di 1 cm x 1 cm poiché sicuramente sarà morsa e le reti fini provocheranno delle lesioni alle narici se non un pericoloso odontoma. La pavimentazione deve essere costituita da plastica o simili, non di rete o sbarre che provocheranno lesioni agli arti. Consideriamo che per una coppia lo spazio deve aggirarsi su 1 – 1.5 m2 e ogni piano deve essere alto 35/40 cm. Come per i recinti esterni la gabbia deve essere dotata di ciotole per il cibo, beverini, tanto fieno, tubi, cartoni e legni fissati. Inoltre su ogni ripiano sarà presente una lettiera formata da segatura depolverizzata o pellet di segatura, sconsigliamo il tutolo di mais perché non assorbente e assolutamente vietata è la lettiera per felini. Molto utili sono le angoliere di plastica che i citelli si abituano velocemente ad usare visto che scelgono un angolo ben preciso dove espletare i propri bisogni. Altro accessorio utile è la ruota (diametro minimo 30 cm) specialmente per citelli che vivono in gabbia e che troveranno così il modo per tenersi in allenamento, ricordiamo che un citello pigro non è un citello felice.
Ricordiamo che l’alloggio per questi animali è uno dei punti fondamentali perché possano vivere una vita soddisfacente, la gabbia deve avere passatempi ed essere confortevole. Un citello felice è un citello sicuramente più gestibile e sano.

Alimentazione

L’alimentazione è un altro punto fondamentale per la buona tenuta di quest’animale. In natura i citelli vivono principalmente di erba fresca, raramente trovano qualche seme, e prima dell’inverno possono integrare l’alimentazione con delle proteine animali provenienti dalle cavallette ed altri insetti. In cattività dobbiamo cercare di far sì che i nostri amici abbiano un’alimentazione che non sia ipercalorica; infatti stando in casa e in gabbia, i loro movimenti sono limitati così da favorire l’obesità. Cercheremo in tutti i modi, di regolare la loro alimentazione. Come alimento principale devono mangiare un buon fieno, altro alimento fondamentale è un misto di insalata (no lattuga) e infine un po’ di pellet per cani della prateria (a breve si troverà in commercio anche un cibo specifico per citelli). Una volta a settimana possiamo integrare della frutta di stagione, dell’avena e della crusca naturali, senza mai esagerare. Una volta ogni 1 o 2 mesi è buona abitudine fornire l’apporto di proteine somministrando camole della farina. Anche se è uno scoiattolo terricolo, non diamo assolutamente mangimi per scoiattoli o per criceti, sono troppo calorici ed il fegato ne risentirebbe. Non diamo nemmeno cibo per conigli perché contenenti erba medica che al citello potrebbe provocare calcoli. L’acqua va sempre lasciata a disposizione, preferibilmente con un abbeveratoio a goccia.

Principali malattie

Il citello non viene vaccinato, è importante però una visita di controllo una volta all’anno con esame delle feci e radiografia dei denti. Non è soggetto a malattie congenite ma spesso la tenuta non perfetta può accentuare i punti deboli dell’animale.
Primo fra tutti è l’Odontoma, una sorta di tumore che attacca la matrice degli incisivi, spesso è provocato da cadute e traumi a questi denti (es. rodere le sbarre della gabbia). Quando si verifica una rottura degli stessi, non dobbiamo fare altro che aspettarne la ricrescita, controllando però che il dentino ricresca diritto e che l’incisivo opposto (es. si rompe il superiore dobbiamo controllare l’inferiore) non si allunghi troppo, rischiando così di lesionare la bocca. Se questo avvenisse, occorre limare l’incisivo da un veterinario (specializzato in animali esotici) con un fresino, diffidate caldamente di uno che vuol usare delle tronchesine.
Capita che si strappi un’unghia, anche se il sangue risulta copioso il citello provvederà a disinfettarsi con la propria saliva, controllare solo che il dito non si gonfi e l’unghia ricresca.
Per medicazioni usate sempre garza sterile e soluzione fisiologica piuttosto che cotone (che lascia residui) e acqua.

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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.animaleanimali.eu
Appassionato da sempre di animali di ogni genere, ho avuto la possibilità di allevarne molti, studiarli e apprezzarli. Non si finisce mai di imparare da loro.

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