Pinscher

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri.

Le origini del Pinscher sono antiche. E’ il pronipote del “Ratte tedesco”, un antico cane. Ad alcuni piace definirlo una copia in versione ridotta del “Dobermann”. In realtà non è assolutamente una copia del Dobermann ridotto per selezione, ma deriva dal Pinscher propriamente detto di media taglia. A metà Ottocento, nelle cucciolate comparivano anche soggetti a pelo duro, insieme a quelli a pelo corto. Il Club che tutelava la razza, prese provvedimenti e decise che potevano essere iscritti al Libro Origini solo soggetti che discendevano da almeno tre generazioni a pelo raso. Questo consentì di avere dei risultati efficaci e di stabilizzare la razza. Fino a qualche decennio fa era stato inserito, come classificazione, nel gruppo 9, cioè nei cani da compagnia, poi è stato portato nel gruppo dei cani di utilità; questo cambiamento è anche giusto data la sua dote di ottimo guardiano.

Aspetto generale

Cane di media taglia, dolicomorfo dolicocefalo. La sua struttura è robusta con una massa muscolare ben distribuita e costruito nel quadrato. Possiede un pelo liscio e corto.

Carattere

Cane elegante e leggero. Possiede gli organi sensoriali altamente sviluppati. Ha una buona intelligenza e una spiccata attitudine all’apprendimento. La sua perseveranza è uno degli elementi fondamentali del suo temperamento. Ha una buona resistenza alle malattie. E’ una razza dotata di pregi che ne fanno un eccellente, se pure piccolo, cane da guardia. Ma non è solo un buon guardiano, infatti ha anche un carattere piacevole e, data la sua taglia poco ingombrante, è adatto per vivere in appartamento. E’ un ottimo compagno per tutta la famiglia.

PinscherPinscher (foto www.altofondale.it)

PinscherPinscher (Brio, Cora e Ariel miglior gruppo dell’allevamento 2002/2003 www.altofondale.it)

 

Standard

Altezza: varia da cm 43 a cm 48.

Tronco: non è molto largo. La sua lunghezza è circa pari a quella dell’altezza al garrese. Possiede un dorso leggermente scosceso. Costruzione compatta.
Testa e muso: di forma allungata. Il muso è appuntito. La lunghezza totale della testa è in rapporto di 1:2 circa con la lunghezza del dorso.
Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale, di colorazione nera.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero; deve avere chiusura a forbice ben combaciante.
Collo: slanciato, eretto e solido. Privo di giogaia.
Pelle: aderente al corpo in ogni suo punto.
Arti: sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo con le scapole oblique e piatte. Devono avere costituzione solida. L’ossatura è leggera, ma ben proporzionata alle dimensioni del cane.
Muscolatura: robusta, soprattutto sugli arti.
Linea superiore: rigida e dritta.
Coda: con attaccatura alta. Di norma viene amputata all’altezza della terza vertebra.
Proporzioni: lunghezza del tronco pari all’altezza al garrese. Costruzione nel quadrato.
Pelo: di uguale lunghezza in tutto il corpo; sempre liscio, corto e fitto. Preferibilmente lucido.
Colori ammessi: rosso cervo e nero focato, nello standard internazionale.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, costruzione massiccia, alti o bassi sugli arti, attaccatura delle orecchie troppo bassa, dorso allungato, muso corto, piedi lunghi, giogaia, ambio, mescolanze di colore.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Pointer Inglese

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 – cani da ferma.

Ci sono molte incertezze sulle origini del Pointer Inglese (English pointer). Secondo alcuni autori questo cane deriverebbe dal “Bracco Italiano” e secondo altri dal “Bracco di Burgos” o dal “Bracco portoghese”. È però probabile che il Pointer sia originario della Francia e da lì sarebbe poi arrivato in Inghilterra, dove è cominciata la sua accurata selezione. Sembra certo che sia stato incrociato con il “Foxhound”. Il suo nome “Pointer” significa “puntatore”. È uno dei cani più famosi e più diffusi al mondo. Per un periodo il Pointer è riuscito a soppiantare quasi totalmente in Italia il “Bracco italiano” ed lo “Spinone italiano”, che solo recentemente sono riusciti a essere rivalutati.

Aspetto generale

Cane di media taglia, il cui tronco sta nel quadrato. È un cane che in ogni sua parte rivela la massima potenza unita alla massima facilità dei movimenti. Una delle caratteristiche tipiche di questa razza è la tipica testa con gli assi cranio-facciali convergenti. Cane di grande flemma e di grande effetto. Statuario durante la sua ferma.

Carattere

E’ un cane molto robusto. Non pone problemi particolari. È una razza irruente nella caccia. Si rivela tranquillo in famiglia, ma estremamente energico sul lavoro. Cane da ferma famoso soprattutto per la sua grande velocità. Caccia sempre al galoppo. La sua ferma è statuaria. È ottimo anche come cane da compagnia. Molto dolce ed educato in casa. A volte è un po’ timido con gli estranei. Molto attaccato al proprio padrone.

 

Pointer Inglese Pointer Inglese (foto Camerini – Allevamento di Casa Cecchini – Pelago FI)

Pointer Inglese Pointer Inglese (foto Camerini – Allevamento di Casa Cecchini – Pelago FI)

 

Standard

Altezza:
– maschi tra i 63 ed i 69 cm
– femmine tra i 61 ed i 66 cm.

Tronco: sta nel quadrato.
Testa e muso: presenta assi cranio-facciali convergenti; la lunghezza del cranio è uguale a quella del muso. Il muso è quadrato, con tartufo rialzato; lo stop molto marcato.
Tartufo: tartufo rialzato, di colore nero.
Denti: dentatura completa e corretta. Chiusura a forbice.
Collo: elegante, arcuato, asciutto, lungo e leggero.
Orecchie: pendenti, morbide, sottili, di forma quasi triangolare, piatte.
Occhi: sono grandi, rotondi, di color ocra scuro.
Arti: sono ben sviluppati e muscolati, perfettamente in appiombo.
Spalla: di giusta inclinazione.
Andatura: molto rapida.
Muscolatura: di ottimo sviluppo.
Coda: è grossa alla radice e si affusola verso la punta, che deve essere ben fine.
Pelle: ben aderente al corpo in ogni sua parte.
Pelo: raso, liscio, fine, lucente.
Colori ammessi: bianco, nero, nero-focato, fulvo, rosso, marrone, marrone bruciato, limone, in tutte le loro gradazioni. Tutti i colori possono essere uniti o con bianco.
Difetti più ricorrenti: mancanza di premolari, prognatismo, enognatismo, colori non ammessi dallo standard, misure fuori standard, movimento scorretto, retrotreno difettoso, occhio chiaro, orecchie portate male, carattere timido, assi cranio-facciali paralleli, atipicità della testa, tartufo depigmentato, coda troppo grossa, pelo non lucente, monorchidismo, criptorchidismo, muscolatura insufficiente.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Akita Inu

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Giappone. Classificazione F.C.I.: Gruppo 5 – cani di tipo spitz e di tipo primitivo.

Questa razza appartiene sicuramente ad un ceppo di cani nordici-orientali al quale appartengono molte altre razze da slitta, come il “Kamciatka” o il “Laika” e altri cani da traino siberiani. L’Akita fa parte del grande gruppo di cani nipponici, nel quale si possono inserire, per l’affinità nella conformazione generale e per alcune caratteristiche simili, Il “Cane dell’Hokkaido”, il “Shiba inu”, il “Kisu ken”, il “Shikoku ken”, il “Kai-ken”, ed altri. La culla d’origine dell’Akita Inu si colloca nella zona dell’isola di Honsu, nella regione nord-occidentale, che è una delle più estese di quelle che formano l’arcipelago giapponese. In passato era impiegato per la caccia alla grossa selvaggina ed anche per il combattimento, che nei secoli scorsi era molto popolare. Dal Seicento fino all’Ottocento veniva utilizzato nei combattimenti. Tra il 1912 al 1925, questa razza ebbe un notevole declino a causa dei continui incroci, che venivano effettuati per dare origine a meticci dalle eccellenti qualità combattive. Dal momento in cui questi combattimenti vennero proibiti, per controllare il gioco d’azzardo, si allevarono cani incrociati tra l’antico cane giapponese e molossoidi di probabili origini occidentali. Nel 1919 un gruppo di studiosi fondarono un’istituzione per preservare questa razza. Nel 1931 la razza venne dichiarata “Monumento naturale nazionale”.

Aspetto generale

Cane di media taglia, mesomorfo mesocefalo. Come classificazione morfologica è considerato un lipoide. E’ un cane di forte costruzione, con ossatura robusta e corpo molto ben proporzionato. Le sue più evidenti caratteristiche sono la potenza e la dignità. Possiede un pelo morbido ed una coda che si arrotola sulla groppa. Esteticamente, questa razza, unisce la forza all’armonia.

Carattere

E’ una razza dal carattere eccezionale. Possiede un temperamento calmo, sensibile e soprattutto fedele. E’ un compagno delizioso con dell’uomo. Si dimostra molto devoto al suo padrone. Le persone estranee che si dimostrano gentili vengono trattate con rispetto, ma i trasgressori non avranno scampo se si permettono di varcare la zona protetta da questa razza. La lealtà e l’ubbidienza sono le sue qualità principali. Molto intelligente e facilmente addestrabile. E’ una razza adatte a diverse funzioni e attitudini: buon cane da guardia e da difesa, adatto anche per la compagnia. E’ un cane che non agisce mai i maniera subdola.

Akita Inu Akita Inu (foto www.agraria.org)

Akita Inu Akita Inu (foto www.agraria.org)

Akita Inu Akita Inu (foto www.agraria.org)

Standard

Altezza:
– maschi circa 67 cm
– femmine circa 61 cm
con variazione di 3 cm in più o in meno tollerata.
Peso: da 34 a 50 kg

Tronco: con garrese alto e abbastanza lungo. Il dorso è diritto e piatto. I reni sono ampi e forti. Torace ampio e profondo. Costole ben cerchiate. Petto ben sviluppato.
Testa e muso: con cranio piatto e ampio tra le orecchie, fronte alta con solco mediano ben marcato. Lo stop è ben definito. Le guance sono adeguatamente sviluppate. Il muso ha una canna nasale diritta, con labbra forti e non pendenti.
Tartufo: è di colore nero. Ammesso il tartufo fegato solo nei cani con mantello bianco.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati.
Collo: grosso, muscoloso, in giusta e buona proporzione con la testa.
Pelle: abbastanza aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: gli anteriori hanno avambracci pieni, grossi e dritti. Pasturali moderatamente flessi. I piedi sono grossi e arrotondati, con unghie scure. I posteriori hanno cosce ben sviluppate e lunghe rispetto alla gamba. I garretti sono potenti, asciutti ed elastici. I garretti hanno moderata angolazione.
Spalla: forte e potente, moderatamente discesa.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: dritta, robusta e solida.
Coda: grossa e piena. Arrotolata con una curva a destra o a sinistra. La coda deve estendersi fino all’articolazione del garretto, quando è lasciata cadere in basso.
Pelo: l’esterno è diritto e di giusta lunghezza. Il sottopelo è molto folto, soffice e compatto. Sulla coda è più lungo.
Colori ammessi: fulvo-rosso, sesamo (pelo fulvo-rosso con punte nere), tigrato e bianco. Tutti i colori citati, eccetto il bianco, devono presentare l'”urajiro” (pelo biancastro sui lati del muso e sulle guance, sotto la mascella, sulla gola, sul petto e sul ventre, nonché sul lato inferiore della coda e nella parte interna degli arti).

Difetti più ricorrenti: enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, occhio chiaro, mancanze di premolari, coda torta, orecchie cadenti, prognatismo, carattere timido, pelo corto, lingua macchiata.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Alano Tedesco

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri.

L’ Alano Tedesco (chiamato semplicemente Alano) è conosciuto anche come “Grande Danese”, anche se di fatto non ha niente a che vedere con la Danimarca. Si pensa che la sua derivazione sia dovuta ad incroci tra grandi cani mastini e dei levrieri. Gli studiosi sostengono che questi incroci sino stati realizzati grazie alle importazioni di grandi cani e di levrieri da parte dei commercianti Fenici che solcavano il Mediterraneo scambiando della merce rara come alcuni grandi molossoidi. Una teoria sull’origine, che molti ritengono più valida, è quella che il popolo degli “Alani”, che era un popolo nomade dell’Iran, emigrarono in antichità in Europa centrale portandosi al loro fianco dei grandi molossi; dal cui il termine italiano “Alano”. E’ una razza che è ormai diffusa e conosciuta dovunque.

Aspetto generale

L’Alano è una delle razze di maggior taglia, mesomorfo mesocefalo. Pur essendo un cane di grande taglia, non è massiccio e tozzo, ma al contrario, è snello e slanciato. La sua testa è imponente e le sue linee sono eccezionalmente eleganti nell’insieme. Da alcuni viene indicato come il “molosso per eccellenza”.

Carattere

Eccellente cane da guardia. Gentile con la famiglia che lo cura, ma inadatto per stare con i bambini, non tanto per il suo carattere ma solo esclusivamente per le sue dimensioni. Mai attaccherebbe una persona senza motivo; è sempre leale e fedele. La sua testa espressiva fa capire al padrone tutte le sue intenzioni. E’ un cane molto affettuoso, il quale sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa per chi lo accudisce. Ama moltissimo svolgere passeggiate insieme al padrone e non si allontana mai da esso. E’ una razza che non può deludere nel carattere.

Alano Alano arlecchino (foto www.agraria.org)

Alano Alano arlecchino (foto www.agraria.org)

Standard

Altezza:
– maschi almeno 80 cm
– femmine almeno 72 cm
Peso: 45-55 kg

Tronco: con costruzione nel quadrato. L’altezza al garrese è circa pari alla lunghezza del tronco. Il dorso è corto. Il ventre è ben rialzato.
Testa e muso: aspetto molto importante per questa razza. E’ Allungata, stretta e con una bellissima espressione. Il muso è pieno con labbra abbondanti. Orecchie attaccate alte; talvolta vengono tagliate lunghe ed appuntite.
Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale e deve essere largo e voluminoso. Sempre di colore scuro.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati. Chiusura a forbice.
Collo: lungo e asciutto. Deve essere attaccato alto. Muscoloso con pelle ben aderente.
Pelle: aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: sempre in appiombo, forti e muscolosi. Nel posteriore la coscia deve essere larga e con buona massa muscolare. Forti le articolazioni.
Spalla: scapole lunghe e oblique, formando un angolo con l’avambraccio compreso tra i 100° ed i 110°, calcolato tracciando la direzione della scapola e quella dell’omero (dunque del braccio e non avambraccio). Ciò consente la maggior ampiezza nel passo.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: dritta, robusta e tesa.
Coda: di giusta lunghezza. Deve arrivare all’altezza dei garretti posteriori. L’attaccatura è alta.
Proporzioni: costruzione nel quadrato.
Pelo: di uguale lunghezza in tutto il corpo; liscio, fitto e lucido.
Colori ammessi: tigrato, fulvo, nero, blu, bianco e nero (detto Arlecchino).
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, convergenza e divergenza degli assi cranio-facciali, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, occhio chiaro, mancanze di premolari.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Alaskan Malamute

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: USA. Classificazione F.C.I.: Gruppo 5 – cani di tipo spitz e di tipo primitivo.

L’Alaskan Malamute fa parte dei “Cani da Grande Nord”. Di questo gruppo, oltre all’Alaskan, fanno parte: il “Siberian Husky”, il “Groenlandese”, L’”Esquimese”, L’”Iceland dog”, ed alcune altre razze note. Queste razze sono tutte più o meno somaticamente affini tra loro. Nella regione nordica del pianeta, che comprende la Siberia, la Lapponia, la Groenlandia, l’Alaska, ecc., vivono una serie di razze selezionate per il traino delle slitte. Queste razze sono state rese note tramite i diversi romanzi ed il cinema. Una di queste razze è l’Alaskan Malamute. La provenienze e l’origine di questa razza rimane soltanto una supposizione, perché non si hanno prove concrete di dove si sia sviluppato questo tipo di cane. Quasi tutte le razze da slitta appartengono agli Stati Uniti. Nel 1926 il Kennel Club divise i Cani del Nord in 4 gruppi distinti, uno di questi gruppi è il gruppo degli Alaskan Malamutes. Prende il suo nome dalla tribù dei “Mahlemutes”, che si era stabilita nella regione nord-occidentale dell’Alaska. I cani che avevano erano molto rispettati e adorati da tutte le tribù. Quando queste zone furono occupate dagli europei, questi cani furono da subito, utilizzati per il traino delle slitte, per i trasporti e soprattutto per le consegne della posta. Si dimostrarono immediatamente dei perfetti “motori viventi” e da allora non cambiarono mai il loro ruolo nell’aiuto dell’uomo. Questa razza detiene tutt’oggi la maggior parte dei records di velocità e di potenza per il traino. Nel 1935 fu ufficialmente riconosciuta la razza a livello internazionale.

Aspetto generale

Cane di media-grande taglia, mesomorfo mesocefalo. E’ classificato morfologicamente come un lipoide. E’ un cane poderoso e molto ben costruito. Possiede un tronco robusto, un corpo solido e forte. Il corpo è fornito di una densa e folta pelliccia, di lunghezza sufficiente a proteggerlo. E’ una razza molto appariscente, che si distingue sempre per il suo maestoso portamento ed il suo splendido pelo. A prima vista esprime potenza.

Carattere

E’ una razza affettuosa, affezionata e molto fedele con tutti. Il suo temperamento è impeccabile.
E’ un compagno ideale, molto devoto e leale. Gioca sempre volentieri e non perde l’occasione per mostrare la sua grande dignità. Molto intelligente e discretamente addestrabile. E’ una razza molto resistente e rustica. Non ha problemi di clima e non esige temperature freddissime, come molti inesperti credono.
E’ una razza che esige una minima toelettature del pelo. La sua espressione manifesta intelligenza. Trova sempre il modo di farsi comprendere dal padrone.
Razza perfetta per trainare la slitta.

Alaskan Malamute Alaskan Malamute (foto www.alaskanmalamute.it)

Alaskan Malamute Alaskan Malamute (foto www.agraria.org)

Alaskan Malamute Alaskan Malamute (foto www.alaskanmalamute.it)

Standard

Altezza:
– maschi circa 63,5 cm
– femmine circa 58,4 cm
Peso:
– maschi intorno ai 38,4 kg
– femmine intorno ai 33,9 kg

Tronco: il torace deve essere profondo e vigoroso ed il tronco ha una struttura robusta ma non deve essere troppo corto. Il dorso diritto e dolcemente discendente dalle spalle alle cosce. I lombi ben muscolosi e non troppo corti in modo da non pregiudicare il movimento leggero,e potente del treno posteriore. Il lombo lungo che indebolisca il dorso costituisce difetto. Non ci deve essere eccesso di pelo.
Testa e muso: è larga e potente, ma deve essere proporzionata al resto del corpo in modo da non far apparire il cane tozzo. Il cranio è largo tra le orecchie e si restringe gradualmente verso gli occhi. E’ anche arrotondato verso le guance, le quali dovranno essere piuttosto piatte. Vi dovrà essere un lieve solco frontale tra gli occhi. La parte superiore del cranio e la parte superiore del muso sono pressoché in linea dritta fra di loro. Il muso è largo, massiccio e ben proporzionato rispetto al cranio e a tutta la testa.
Tartufo: sempre di colore nero.
Denti: regolarmente allineati, completi nel numero e molto sviluppati. Denti grossi e chiusura a forbice.
Collo: deve essere forte e moderatamente arcuato.
Orecchie: di media grandezza, proporzionate al cranio.
Occhi: bruni, a forma di mandorla, abbastanza larghi. Gli occhi scuri sono preferibili.
Pelle: abbastanza aderente al corpo in ogni sua parte.
Arti: gli anteriori sono di ossatura forte e ben muscolosi, in appiombo fino ai metacarpi, che devono essere corti, forti e visti di lato quasi verticali. I posteriori devono avere cosce larghe e forti ed eccezionalmente muscolose. La gamba è moderatamente angolata. Il garretto è largo e spesso, leggermente piegato. Gli arti di questa razza devono indicare una insolita forza e una enorme potenza di propulsione.
Spalla: leggermente spioventi.
Muscolatura: sviluppata ed evidente in tutto il corpo.
Linea superiore: diritta, robusta e solida.
Coda: situata in giusta posizione, inserita sulla linea della spina dorsale, deve essere ricoperta di pelo folto. Quando il cane non lavora la coda deve essere portata sopra la schiena. Non deve essere strettamente arrotolata.
Pelo: molto abbondante e fitto, né lungo né dolce. Il sottopelo deve essere tanto fitto da nascondere interamente la pelle.
Colori ammessi: dal grigio chiaro al nero, in tutte le sue sfumature. La parte inferiore del corpo, gli arti, le zampe e la maschera del muso presentano sempre del bianco. Il bianco uniforme è ammesso.
Difetti più ricorrenti: enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, colori diversi da quelli indicati dallo standard, spalla dritta, ambio, misure fuori standard, mancanze di premolari, coda torta, orecchie cadenti, prognatismo, carattere timido, pelo corto, coda strettamente arrotolata, orecchie inserite troppo alte.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

American Bulldog

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: USA. Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA
 

L’American Bulldog discende dagli antichi molossi usati anche dagli antichi Romani nei combattimenti. Si è forgiato dai molossoidi che fin al ‘700 erano chiamati indistintamente “Bulldog”. Originariamente, in Gran Bretagna, i Bulldogs erano utilizzati per fare la guardia ad il bestiame e per custodire la proprietà privata. La razza antica venne impiegata anche in duri combattimenti contro tori e tra cani di razze diverse, finché non furono proibiti. Dal 1835 il tipo originale di B. sparì e venne sostituito da un cane meno atletico, ora conosciuto come “Bulldog Inglese”. Tuttavia l’originale Bulldog è stato conservato dagli immigranti che portarono i loro cani con loro nel continente americano. Dopo la seconda guerra mondiale vi erano rimasti pochi esemplari, ma la razza fu riconsiderata grazie al lavoro svolto da alcuni grandi allevatori. Attualmente la razza è riconosciuta dalle seguenti associazioni: ABA, ARF, UKC, NKC, NABA, ARBA, JDJB, ABCC, AABC, NKC, CKC, OREBA, APRI.

Aspetto generale

Cane di media taglia. E’ un cane che da’ l’impressione di grande potenza e dinamicità. Grande forza. Razza dalla costruzione solida, molto muscoloso, ma allo stesso tempo molto agile e scattante. Abbastanza elegante nel portamento e molto attento a tutto ciò che lo circonda. La sua espressione è decisa e seria. Razza ben piazzata e robusta. Molto più agile e molto più dinamico del suo “parente” inglese. Possiede una testa quadrata con discrete guance ed un solco tra gli occhi. Ha una muscolatura molto ben modellata.

Carattere

Non deve mai dimostrarsi eccessivamente timido o aggressivo verso l’uomo. In America è conosciuto per i molteplici atti di eroismo verso il padrone. È una razza che possiede un’ottima intelligenza, di conseguenza sa essere molto ubbidiente ed è una razza abbastanza ben addestrabile. Se ben abituato non dà nessun tipo di problema a vivere in appartamento ed a continuo contatto con la famiglia. Possiede un forte istinto protettivo. È una razza che esige un moderato moto quotidiano.

American Bulldog
American Bulldog (foto www.bulldogbreeds.com)

American Bulldog
Cucciolo di American Bulldog (foto www.bulldogbreeds.com)

Standard

Lo Standard dell’American Bulldog non è riconosciuto dalla Federazione Cinotecnica Internazionale (F.C.I.). la razza è riconosciuta dall’U.K.C.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

American Pit Bull Terrier

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: USA. Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA

L’American Pit Bull Terrier discende dagli antichi molossi usati anche dagli antichi Romani nei combattimenti. Si è forgiato dai molossoidi che fin al ‘700 erano chiamati indistintamente “Bulldog”. Alla fine dell’Ottocento, grazie all’inserimento di sangue “Terrier”, nascono diverse razze, che daranno in seguito origine all’”American Staffordshire Terrier” e all’”American Pit Bull Terrier”. Nel 1898 nasce l’United Kennel Club e fin da subito vede con favore i combattimenti canini, che erano stati severamente proibiti in Inghilterra. Uno dei cani più usati nei combattimenti era appunto questa “razza”, che venne molto pubblicizzata dall’UKC. Nell’anno 1909 nacque la prima “American Pit Bull Association”. Nel corso degli anni, e specialmente negli ultimi anni, si sono sviluppate molte voci e credenze sull’aggressività e sulla ponderosità delle mascelle di questa “razza”. Al contrario di quanto si possa pensare questa “razza” è affidabile, se non si pretendono da esso atteggiamenti iperaggressivi. Resta comunque un cane di carattere, non adatto a tutti.

Aspetto generale

Cane di media-piccola taglia. E’ un cane che da’ l’impressione di grande potenza e dinamicità. Grande forza rispetto alle dimensioni. Razza dalla costruzione solida, molto muscoloso, ma allo stesso tempo molto agile e scattante. Abbastanza elegante nel portamento e molto attento a tutto ciò che lo circonda. La sua espressione è decisa e seria. Razza ben piazzata e robusta.

Carattere

Dal suo passato trae il suo carattere di indomito coraggio. Cane che si affeziona in modo particolare ad una persona in precisa. Questa persona rimarrà il suo unico pensiero durante tutta la sua vita. Cane molto agile e di una rapidità di movimenti incredibile. Potente e rustico. Cane dal coraggio impressionante e dalle prestazioni eccezionali. Impavido cane da guardia e allo stesso tempo ottimo compagno per stare in famiglia. Se abituato è adatto anche a stare con i bambini. Anche per questa razza non sono assolutamente vere le voci riguardanti le sue naturali note di cattiveria e di ferocia. Certo, come tante altre razze, è stato selezionato per decenni soltanto per il suo istinto combattivo, ma quest’ultimo può essere fatto riemergere solamente tramite una manipolazione da parte dell’uomo.

American Pit Bull Terrier American Pit Bull Terrier (foto www.caragankennel.com)

American Pit Bull Terrier American Pit Bull Terrier (foto www.caragankennel.com)

Standard

Lo Standard dell’American Pit Bull Terrier non è riconosciuto né dalla Federazione Cinotecnica Internazionale (F.C.I.), né dall’American Kennel Club. È riconociuto soltanto dall’United Kennel Club. L’ADBA detiene un registro d’iscrizione. Gli Standard esistenti attualmente sono due.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Basset-Hound

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: USA – Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 – segugi e cani per pista di sangue.

Il Basset-Hound è una razza di formazione relativamente recente. È stata importata in Inghilterra nell’Ottocento. È una razza che si è formata in Francia, è stata selezionata nel secolo XVII dal vecchio tipo del “Segugio di St. Hubert”. In Gran Bretagna questo Basset venne attentamente selezionato. Nel 1883 venne riconosciuto ufficialmente e venne iscritto al Kennel Club inglese. Sorsero successivamente molte dispute su come andava selezionata la razza. Alcuni pensavano che si doveva evidenziare l’aspetto estetico della razza, altri sostenevano che si doveva mantenere l’utilità venatoria della razza. La sua diffusione e popolarità venne evidenziata solamente dopo che gli Stati Uniti presero in mano la selezione di questa particolare razza la quale venne allevata e selezionata, fino a risultare americana a tutti gli effetti. La sua nazionalità è sempre in disputa tra gli inglesi e gli americani. L’ultimo standard è stato emanato nel 1977 dall’Inghilterra. Il modo più corretto è dire che la sua nazionalità è anglo-americana. Il Basset Hound è molto ben allevato anche in Italia, grazie a grandi Allevatori come ad esempio il Dott. Giuseppe Benelli.

Aspetto generale

Cane di piccola taglia, anacolimorfo aberrante Bassotto, dolicocefalo. Classificato morfologicamente come braccoide.
Cane dagli arti corti, ma di considerevole sostanza, ben bilanciato. La sua ossatura è più pesante, in rapporto alla taglia, di qualsiasi altra razza, mentre i suoi movimenti sono sciolti e privi di goffaggine. Lungo tutto il corpo le fase muscolari sono ben distribuite e sviluppate. La sua voce è forte e profonda.
Possiede tutte le caratteristiche che gli offrono la possibilità di seguire perfettamente una pista, anche su terreno difficile. Nel movimento non dimostra oscillazione dei gomiti e dei ginocchi e le articolazioni non sono rigide. Possiede delle lunghe orecchie, le quali sono uno degli aspetti che rendono unica questa splendida razza.

Carattere

E’ un cane eccezionale. Di temperamento dolce, né vivace né timido. Possiede grande resistenza ed è estremamente devoto al padrone. Si affeziona in modo struggente alla famiglia che ne ha cura. È un compagno eccezionale. Ama essere portato ad intraprendere lunghe passeggiate, anche se a volte, se abituato a stare in casa, diventa un po’ pigro. Uno dei cani preferiti dai bambini a causa del suo aspetto originale e buffo. Ormai viene poco usato per le sue prestazioni nella caccia, ma viene soprattutto elogiato e prediletto per le sue doti di buon cane per la compagnia.

Basset-Hound Basset-Hound (foto www.agraria.org)

Basset-Hound Basset-Hound (foto www.agraria.org)

Standard

Altezza: 13 a 15 pollici, che corrispondono circa da 33,02 cm a 38,10 cm.
Peso: varia dai 18 ai 27 kg.

Tronco: petto possente con manubrio dello sterno en evidente, torace ben disceso e cerchiato con costole ben arrotondate ed allungate all’indietro. Il dorso è largo, forte, dritto, con il garrese e la groppa approssimativamente alla stessa altezza. Il rene è corto e può essere leggermente arcuato.
Testa e muso: a cupola, con leggero stop e cresta occipitale ben marcata. Di media lunghezza, leggermente più stretta dalla fronte al tartufo. Il muso, nella sua apparenza generale è scarno, ma non a punta. La lunghezza del cranio è pari a quella del muso. Gli assi cranio-facciali sono tra loro paralleli. Sul fronte ed ai lati esterni degli occhi ci sono moderate pieghe di pelle. In ogni caso la pelle della testa è così rilassata da formare visibili rughe quando il cane tende la testa in avanti. Il labbro superiore pendulo, copre abbondantemente quello inferiore.
Tartufo: completamente nero; è marrone o color fegato in soggetti dal mantello chiaro. È largo, con narici ben aperte, può sporgere un poco oltre la faccia anteriore del muso.
Denti: deve essere completa. La chiusura è a forbice o a tenaglia.
Collo: muscoloso ed abbastanza lungo, con buona arcuatura e con bel distacco dalla nuca; esso presenta nel suo margine inferiore un’abbondante giogaia, ma senza esagerazione.
Orecchie: inserite molto basse e indietro, mai a di sotto della linea dell’occhio. Sono molto lunghe, cadono morbide e con voluta interna. Sono di tessitura vellutata, morbide e di cartilagine molto sottile. Se tese in avanti devono oltrepassare la punta del tartufo.
Occhi: castani. Possono sfumare al nocciola in soggetti dal mantello chiaro. Non devono essere né sporgenti, né infossati. La palpebra inferiore mostra, moderatamente, la membrana nittitante di colore rosso. L’espressione è seria e calma.
Arti: corti, potenti  con ossatura importante. I gomiti sono ben aderenti al torace. I carpi leggermente torti ma non tanto da impedire un movimento sciolto o da toccarsi tra loro quando il cane si muove. Il piede può essere rivolto dritto in avanti o essere leggermente girato in fuori, in ogni caso il cane deve stare perfettamente allineato, con il peso ben distribuito tra le dita ed i cuscinetti plantari, così che l’impronta lasciata a terra è quella di un cane di grande taglia. Il posteriore è muscolosissimo, robusto, visto da dietro deve sembrare una sfera. Ginocchi ben obliqui ed in avanti.
Andatura: il suo movimento deve suscitare l’impressione di armonia e potenza, con gli arti che si muovono perfettamente in linea.
Spalla: scapole ben inclinate e spalla non pesante.
Muscolatura: molto sviluppata in tutto il corpo, soprattutto negli arti posteriori.
Coda: ben portata, piuttosto lunga, forte alla base e si restringe verso la punta. Nella sua parte inferiore il pelo moderatamente più lungo e duro. Quando il cane si muove, viene portata su e si incurva gentilmente verso il dorso, a sciabola. Mai arricciata e gaia.
Pelo: liscio, corto ed aderente senza essere troppo fine.
Colori ammessi: generalmente tricolore, bianco e arancio o bianco e limone. Sono ammessi però tutti i colori degli Hounds.
Difetti più ricorrenti: atipicità, costruzione gracile, mancanza di armonia, arti e piedi deboli, depigmentazione, monorchidismo, criptorchidismo, enognatismo, prognatismo, mancanze di premolari, mascella deviata, coda torta, assi longitudinali della testa divergenti o convergenti, movimento scorretto.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Bassotto Tedesco a Pelo Corto

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Germania. Classificazione F.C.I.: Gruppo 4 – bassotti.

Bassotto Tedesco a pelo corto – (Kurzhaariger Teckel)
Nella classificazione F.C.I., il gruppo 4 è quello che contiene il minor numero di razze; sono nove diverse varietà di Bassotto, che si differenziano per il pelo e per la statura. Tutti i tipi di Bassotto hanno origine comune. Ha origini molto antiche. Alcuni esperti affermano che, una forma ancestrale di questa razza, accompagnava le guardie faraoniche durante il Medio Regno nel 2100-1700 a.C. circa. “La storia del bassotto non può dirsi recente, ma si sviluppa attraverso diversi secoli”. Il primo libro pubblicato sui Bassotti risale all’anno 1885 e l’autore fu R.Cornell. Nel 1888 il Colonnello Emile Ilgner ed il Conte Klaus Hahn fondarono il “Deutscher Teckel Club”, il quale ha dato un notevole incremento alla razza; allora erano iscritti solo i soggetti di taglia normale, quelli più piccoli vennero selezionati più tardi. Due anni dopo la fondazione del Club di razza, nel libro di allevamento risultavano iscritti 386 esemplari a pelo corto. I Bassotti a pelo corto costituiscono la base di partenza e da esso sono derivati tutti gli altri tipi di pelo. L’incrocio tra i vari tipi di pelo è severamente vietato dalla Federazione. È tra i cani più conosciuti del Mondo. In Germania è, insieme al “Pastore tedesco”, il cane nazionale.

Aspetto generale

Cane di piccole dimensioni, anacolimorfo aberrante bassotto, dolicocefalo. Razza bassa sugli arti, allungata, compatta. Nell’aspetto è vigoroso, con muscolatura solida. Il suo portamento della testa è fiero, con espressione intelligente. Malgrado la sproporzione fra il corpo lungo e gli arti corti, non deve apparire né sgraziato, né pesante, né intralciato nei movimenti, né deve sembrare smilzo ed ondeggiante come una donnola.

Carattere

Razza ineguagliabile per affettuosità e devozione nei confronti del proprio padrone e della famiglia. Con questa razza non esistono problemi di incompatibilità. È un cane che riesce sempre a farsi capire ed a comunicare con le persone. È un perfetto cane da compagnia, date le sue grandi qualità caratteriali. Razza molto generosa. È allegro e abbastanza vivace. Razza piuttosto intelligente ed ubbidiente. Adattissimo per stare a contatto diretto con i bambini. Razza ottima per tenere sempre in casa o in appartamento.

Bassotto Tedesco a Pelo Corto
Bassotto Tedesco a Pelo Corto

Bassotto Tedesco a Pelo Corto Bassotto Tedesco a Pelo Corto (foto www.linimitabile.com)

Standard

Peso: non superiore ai 9 kg e circonferenza toracica non superiore a 35 cm.

Tronco: il dorso deve avere un garrese alto e lungo che si fonde armonicamente con la linea dorsale dritta e con la regione renale leggermente arcuata. Le punta dello sterno deve essere solida, tanto sporgente da formare ai due lati delle cavità. La cassa toracica vista di fronte è ovale, vista dall’alto e di profilo capace e larga, così da dare ampio spazio ad un pieno sviluppo del cuore e dei polmoni. Cassa toracica ben estesa all’indietro ed armonicamente inserita nella regione addominale. Se spalla ed omero hanno la giusta lunghezza ed angolatura, l’arto anteriore, visto di lato, copre il punto più basso della linea del petto. Il ventre è moderatamente retratto.
Testa e muso: allungata e , vista dall’alto e di profilo, restringentesi uniformemente verso il tartufo, ben delineata ed asciutta. Il cranio leggermente convesso si inserisce armonicamente senza depressione naso-frontale nella canna nasale finemente modellata e leggermente arcuata. Arcate sopraccigliari fortemente sporgenti. Canna nasale lunga e slanciata. Labbra ben tese e ben ricoprenti la mascella inferiore. Non pendule, né sottili, con piega poco marcata alla commessura. Narici ben aperte. Mascelle robuste e molto estese il cui punto di origine è posto fin dietro gli occhi, con dentatura e mandibola ben sviluppate.
Tartufo: di colore nero, con narici ben aperte.
Denti: canini robusti e perfettamente combacianti. Le dentature a tenaglia ed a forbice sono ambedue valide. 42 denti.
Collo: di buona lunghezza, muscoloso, asciutto. Senza giogaia. Leggermente arcuato alla nuca. Portato naturalmente eretto.
Orecchie: con attaccatura alta, ma non troppo in avanti, abbondanti, ma non troppo lunghe. Punte ben arrotondate. Non sottili, né a punta, né accartocciate. Molto mobili. Il profilo anteriore ben aderente alla guancia.
Occhi: di media grandezza, ovali, posti lateralmente; di espressione viva ed energica e nel contempo buoni ed amichevoli, non fissi. Di colore bruno-rosso scuro brillante, fino al bruno-nero, con qualsiasi colore del mantello.
Arti: in relazione al suo impiego di cane da tana, l’anteriore deve essere muscoloso, tarchiato, disceso, profondo e largo. Braccio lungo quanto la spalla e formante con questa un angolo retto; di solida ossatura e muscolatura, ben aderente alle costole, ma libero nei movimenti. Avambraccio corto, possibilmente un poco arcuato verso l’interno. Le ossa metacarpiane, viste di lato, non devono essere né troppo verticali, né troppo inclinate. Il piede è ben chiuso con dita ben arcuate. Suole robuste. Nel posteriore la groppa è lunga. Il bacino non troppo corto. Il femore è solido, di buona lunghezza, articolato ad angolo retto con il coxale. La coscia è molto arrotondata. Il metatarso è lungo e leggermente inclinato in avanti. Gli appiombi posteriori sono perfettamente dritti.
Spalla: lunga ed obliqua, solidamente aderente al torace ben sviluppato, fortemente e plasticamente muscolata.
Andatura: disinvolta con portamento fiero della testa.
Muscolatura: ben evidente e ben sviluppata.
Coda: finemente assottigliatesi verso l’estremità, coperta di pelo, ma in modo non troppo abbondante. Una maggiore qualità di pelo nella parte inferiore della coda non costituisce difetto, ma vale quale segno di una tendenza a pelo abbondante. Costituisce difetto il pelo a spazzola nella parte inferiore della coda così come coda interamente o parzialmente priva di pelo.
Pelo: corto, fitto, brillante, liscio ed aderente al corpo, senza zone prive di pelo.
Colori ammessi: unicolore e bicolori. Unicolore fulvo, fulvo-giallo, giallo con o senza striature nere. Bicolore nero cupo o bruno o grigio o bianco con focature bruno-ruggine o gialle disposte sopra gli occhi, ai lati del muso e sotto il labbro inferiore, nell’interno delle orecchie, sul petto, nella parte interna delle cosce, sui piedi, intorno all’ano e di li fino sul primo terzo o alla metà della coda.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, mascella deviata, mancanza di denti, colori del mantello diversi da quelli indicati nello Standard, posteriore scorretto, arti torti, movimento scorretto, chiusura incrociata, costruzione gracile, andatura pesante, piede divaricato, dorso insellato, occhi gazzuoli, orecchie con attaccatura troppo alta, cranio troppo largo o troppo stretto, monorchidismo, criptorchidismo.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

Beagle

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Origine, classificazione e cenni storici Origine: Gran Bretagna. Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 – segugi e cani per pista di sangue.

Molto utilizzato in passato e ancora oggi nella caccia alla piccola selvaggina. Il Beagle è una razza piuttosto antica. Già nel secolo XIII, veniva menzionata in alcuni poemi. Fu la razza prediletta di Elisabetta I. E’ stato introdotto in moltissimi paesi europei, con eccellenti risultati. In Francia è, senza dubbio, la razza canina più popolare. In Gran Bretagna, come la maggior parte delle razze da caccia, sono allevati per due scopi ed in due diversi modi. Si allevano i Beagle da caccia e si allevano i Beagle da esposizione e compagnia. In Italia e in tutti paesi affiliati alla FCI lo standard è unico. In Francia questa razza fu importata intorno al 1860 e divenne, con il passare del tempo un cane molto ricercato per le sue doti e prestazioni nella caccia; l’’Inghilterra così venne superata nella popolarità di questo tipo di cane, perché per loro non era da considerarsi un buon cane da caccia, date le sue dimensioni ridotte e la sua moderata velocità. La sua diffusione in Italia è avvenuta negli ultimi decenni, ma il suo ruolo, per la maggior parte dei casi, è solo quello di cane da compagnia.

Aspetto generale

Cane di piccola taglia, mesomorfo mesocefalo. Il suo aspetto è molto grazioso e compatto. Cane ben costruito, con una notevole energia e vitalità. L’esteriorità è uno dei suoi elementi migliori, perché conquista la simpatia di molti bambini e anche di molti adulti.

Carattere

Canino docile e molto affettuoso. Segue il suo padrone in ogni luogo e non si allontana mai da esso. Molto ubbidiente se abituato fin da cucciolo. Abbastanza ben addestrabile. E’ un cane che abbaia moltissimo e sa svolgere anche la funzione di “piccolo guardiano”. Il suo temperamento è forte. Per la sua mole ridotta può stare anche in appartamento purché gli si dedichi il tempo per fare lunghe passeggiate. Cerca continuamente la compagnia della persona a cui si è affezionato. Ottimo cane da caccia e ottimo cane da compagnia.

Beagle

Maschio di Beagle (foto www.agraria.org)

Standard

Altezza: da 33 cm a 40 cm.
Peso: da 13 a 17 kg.

Standard revisionato dalla FCI in data 24 giugno 1987
da Club Italiano del Beagle, Beagle-Harrier e Harrier

Apparenza generale: un segugio forte e vigoroso, dalla struttura compatta, che dia l’impressione di qualità senza mai essere grossolano.
Caratteristiche: un segugio di temperamento festoso ed allegro la cui essenziale funzione è di cacciare, primariamente la lepre, seguendo la passata.
Spavaldo, attivo e dotato di grande forza e determinazione.
Sempre all’erta, intelligente, dal temperamento equilibrato e mai discontinuo.
Temperamento: forte e vigile, senza mai mostrare spirito aggressivo o timidezza.
Testa e cranio: di moderata lunghezza, potente ma senza grossolanità, più ingentilita nelle femmine, senza rughe.
Cranio leggermente a cupola, moderatamente largo, con occipite appena accennato.
Stop ben definito.
La lunghezza del cranio (dall’occipite allo stop) deve essere il più possibile uguale alla lunghezza del muso (dallo stop alla punta del tartufo).
Il muso non deve essere appuntito.
Le labbra devono essere ben pendenti ma non in maniera eccessiva.
Il naso è largo, preferibilmente nero, ma una minore pigmentazione è permessa nei soggetti con i mantelli e colori più chiari.
Narici larghe.
Occhi: marrone scuro nocciola, moderatamente grandi, non affossati né prominenti, ben distanziati l’uno dall’altro e dalla espressione dolce ed attraente.
Orecchie: lunghe, con estremità arrotondate, quando tese verso avanti dovrebbero quasi raggiungere la punta del tartufo.
Inserite basse, di fine tessitura e pendenti con garbo contro le guance.
Bocca: le mandibole devono essere forti, con una chiusura a forbice perfetta, regolare e completa, con gli incisivi superiori ed inferiori ben allineati e spaziati in modo da determinare la voluta quadratura.
Collo: sufficientemente lungo da consentire al cane di seguire agevolmente la traccia su terreno, leggermente arcuato e con una leggera giogaia.
Arti anteriori: spalle bene inclinate, non appesantite, anteriori diritti, posizionati verticalmente ben sotto il cane, di buona sostanza ed ossatura rotonda, senza restringimento verso i piedi.
Metacarpi corti e gomiti ben fermi, non rivolti verso l’esterno o l’interno, l’altezza da terra al gomito è pari alla metà dell’altezza da terra alla punta delle scapole.
Tronco: linea superiore diritta sull’orizzontale e senza spezzature.
Torace ben disteso al di sotto dei gomiti.
Costole ben cerchiate ed allungate in profondità.
Rene raccolto, potente senza eccessiva arcuatura.
Arti posteriori: di buona muscolatura, ben angolati con garretti corti, forti e paralleli visti da dietro.
Piedi: raccolti e solidi con forte tomaia.
Il Beagle non deve avere “il piede della lepre”, le unghie devono essere corte.
Coda: forte di nerbo e moderatamente lunga.
Attaccatura alta e portata gaiamente ma non curvata sul dorso e comunque inclinata davanti rispetto all’inserzione.
Ben coperta di peli specialmente nella parte più interna.
Movimento: in movimento la linea dorsale deve essere ben ferma senza nessun accenno di rollio.
Gli arti anteriori devono avere un’ampia e sciolta estensione in avanti, sempre ben diritti e senza nessun accenno ad un passo corto; gli arti posteriori devono avere sempre un efficace spinta muovendosi parallelamente.
Il posteriore non deve essere mai chiuso, l’anteriore non deve mai essere ondeggiante.
Pelo: corto, denso ed impermeabile.
Colore: ogni colore riconosciuto per i cani da seguita è ammesso, escluso il color fegato.
La punta della coda deve essere bianca.
Altezza: il limite minimo è desiderabile che non sia inferiore a 33 cm (13 pollici).
E’ desiderabile che l’ altezza massima non superi i 40 cm (16 pollici).
Difetti: ogni discostamento dalle descrizioni delle varie regioni sopra riportate dovrebbe essere considerato difetto e va considerato tanto più grave quanto più ci si discorda dalla descrizione fenomenica come sopra.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, misure fuori standard, testa stretta, stop troppo accentuato, occhi piccoli, focature carbonate alla testa, dorso molle, coda lunga, depigmentazione del tartufo, movimento scorretto.
Nota: i maschi devono avere due testicoli, apparentemente normali, completamente discesi nello scroto.

Beagle Elisabeth

Chiamati così in onore della regina Elisabetta I, che li predilesse ed allevò, questi Beagle erano cani che misuravano dai 18 ai 25 cm d’altezza.
Esemplari di questo tipo di Beagle venivano allevati in Gran Bretagna fino dell’Ottocento; per la loro dimensione ridotta non riuscivano facilmente a riprodurre per cui, un po’ alla volta, cominciarono a scomparire ed anche tentativi seguenti di allevatori inglesi di far rivivere il mini Beagle agli inizi del ‘900 fallirono.
L’ultimo standard del Beagle non prevede questa varietà, per cui oggi cani di altezza inferiore a 33 cm sono da considerarsi fuori dello standard.

a cura di Vinattieri Federico – www.difossombrone.it