giovedì, Aprile 18, 2024

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Abbandonare gli animali

cane abbandonatoOgni anno, a fine estate, il bollettino degli animali abbandonati conferma la triste realtà di un fenomeno che non cessa di verificarsi. Al di là di inciviltà e disaffezione, quali sono i motivi che spingono all’abbandono degli animali?

Sono più di 100.000 gli animali che ogni anno vengono abbandonati in seguito alle vacanze estive. Perché, malgrado gli appelli delle associazioni, questo fenomeno incivile continua a verificarsi?

 

Anche se non si possono stabilire tutte le ragioni che inducono i padroni e  i “genitori di animali” a compiere gesti così atroci, proviamo a individuarne qualcuna. In alcuni casi può senz’altro trattarsi di persone ammalate o molto anziane che in qualche modo sono costrette a rivolgersi all’ENPA (Ente Protezione Animali) per dare i loro cani o gatti o canarini in affidamento. In questi casi è l’impotenza del padrone che induce ad abbandonare gli animali, confidando nella disponibilità della gente ad accogliere cani e gatto, a patto che appaiano gradevoli.

abbandono_caniMeno fortunati sono gli animali molto grandi e “poco gradevoli” che magari appaiono malati o che invece sono soltanto sporchi.

 

Avvilente e disumano, oltre che incivile, è il caso in cui l’abbandono non nasce da una necessità, ma solo dalla scomodità di prendersi cura dell’animale o di scegliere vacanze adeguate che annoverino il cane come parte della famiglia.

 

Così ad un certo punto il padrone smette di essere amorevole per trasformarsi in un individuo meschino che improvvisamente fa scendere dall’auto il proprio cane, magari in un posto di campagna, e scappa velocemente senza guardarsi indietro.

 

Ma l’abbandono degli animali non induce un senso di colpa nei padroni non più amorevoli?

Secondo Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna non è il senso di colpa il punto centrale della questione. “Penso che alcune di queste persone abbiano un’immagine di se stessi che riecheggia in loro un senso di indegnità. Evidentemente, qualche ragione antica ha creato in loro un senso di vuoto, di squallore, di inconsistenza ecc. Forse non sono stati visti e considerati adeguatamente, non hanno sentito lo spessore della propria identità, si sono sempre percepiti anonimi. Pertanto la colpa che deriva dall’abbandonare un animale domestico al quale sono affezionati è superata dal bisogno inconscio di negare gli affetti, i sentimenti e le emozioni, perché è questo che si sono raccontati per tanto tempo”.

Gli affetti, per queste persone, sono segno di debolezza e di dipendenza. Siccome gli animali domestici evocano fortemente affetti ed emozioni (che hanno in particolare l’accezione della tenerezza), abbandonandoli, oltre che per le ragioni contingenti di scomodità nel tenerli, fanno trionfare in se stessi l’indifferenza e la superioritànell’apparente dominio delle emozioni e degli affetti.

“E’ come se dicessero inconsciamente – prosegue Pani – non sono debole o dipendente, ma sono capace di abbandonare il mio cane e quindi di esorcizzare l’angoscia del contare poco; se sono stato poco visibile o poco considerato a suo tempo, se mi sento una persona da poco…ecco ora che dimostro a me stesso che posso farcela lo stesso…il cane è sempre un cane, se non sopravvive pazienza”.

A queste riflessioni di natura psicologica, concorre un certo retaggio storico. Non dimentichiamo infatti che fino a 60 anni fa, in Italia la gente di campagna sopprimeva animali domestici quando si riproducevano in eccesso. Questa è la cultura storica dalla quale proveniamo, anche se oggi fortunatamente sappiamo ascoltare un po’ meglio i nostri sentimenti per gli animali. L’evoluzione fortunatamente è anche questo.

Chi abbandona un animale commette un reato e in base alla Legge 189/04 e può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro.

Se assisti a un caso di abbandono fai sentire la tua voce, e denuncia alle autorità giudiziarie (Carabinieri/Polizia di Stato/Corpo Forestale/Polizie locali) i colpevoli di tali atti e raccogli tutti gli elementi necessari ad inviduare i responsabili (numero di targa etc..): contribuirai a far applicare le sanzioni previste dalla legge e a fermare gli abbandoni.

di Alessandra Montelli

Cosa fare se trovate un cane vagante?

E’ necessario avvicinarlo con estrema prudenza e calma per non spaventarlo, mai in maniera troppo diretta e rapida, e controllare se è provvisto di medaglietta e/o tatuaggio sulla coscia destra o nell’orecchio destro (potrebbe avere anche solo il microchip ma questo si può capire solo con un lettore in dotazione a Servizio Veterinario Azienda Usl e, talvolta, a veterinari liberi professionisti, Polizie locali).

 

In assenza di medaglietta recante un numero di telefono o di altra informazione per risalire al proprietario, ai sensi delle leggi regionali che hanno recepito la legge nazionale n. 281/91 sulla tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, è obbligatorio denunciarne il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario della Azienda Usl.

La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.

Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza – pubblica o privata convenzionata – competente per territorio ovvero al canile municipale o al canile convenzionato con il Comune sul cui territorio è stato ritrovato il cane.

Chi consegna il cane a una struttura pubblica non accompagnato da regolare denuncia ne diventa automaticamente il nuovo proprietario e sarà tenuto a pagare tutte le spese sanitarie e di mantenimento presso la struttura stessa.

Potrà essere la struttura, in assenza di posto o prendendo atto dell’esplicita volontà della persona che l’ha trovato, a predisporre un affidamento provvisorio in attesa delle indagini sul ritrovamento frutto di un abbandono o uno smarrimento.

Se il cane si trova su una sede stradale o nei pressi e può essere un pericolo per sé e per gli altri chiamate immediatamente per evitare un possibile incidente automobilistico la Polizia Stradale presso la Polizia di Stato n.113 o per le strade urbane la Polizia locale presso il centralino del Comune o della Provincia.

Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.animaleanimali.eu
Appassionato da sempre di animali di ogni genere, ho avuto la possibilità di allevarne molti, studiarli e apprezzarli. Non si finisce mai di imparare da loro.

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