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E alla fine arriva Ciccio, il nostro maiale.

maiale allevato a casa

Tanti, ma non troppi anni fa, chi aveva una corte, un’aia, uno spazio all’aperto, allevava a casa un maiale ad uso alimentare, per il consumo familiare. In Romania, ancora oggi, ogni famiglia di campagna ha il suo maiale che viene macellato nel periodo natalizio, spesso con l’aiuto del parente o del vicino di casa che a sua volta contraccambierà il favore facendosi dare una mano al momento della macellazione del suo maiale. La macellazione del maiale è sempre stata una giornata di festa, di condivisione, di aiuto reciproco. L’aria frizzante di dicembre, il fuoco, l’odore del fumo, pane, salame e del buon vino accompagnano da sempre questo giorno unico.

io con CioccioChi lo avrebbe detto…dopo tanti anni, ho deciso di riprendere il maiale anch’io! In passato avevo già fatto questa esperienza e come tradizione vuole, l’allevamento casalingo del suino a scopo alimentare è facile, biologico e di grande resa. Prima di tutto ho sentito il servizio asl veterinario della  mia zona per verificare la fattibilità. Dopo un sopralluogo del veterinario incaricato insieme ad un componente per il benessere animale, ho avuto l’ok e il mio numero di stalla utile anche per l’acquisto successivo delle pecore e delle caprette.

La sistemazione per Grugru è stata facile, abbiamo recintato circa 20mq di terreno su cui è presente un piccolo riparo in muratura. Per il recinto abbiamo utilizzato pali di legno, filo di ferro tra un palo e l’altro e del telo verde per vivaisti. All’interno abbiamo fatto passare tramite appositi anelli il nastro elettrificato. Il primo giro di nastro è a 25 cm dal terreno, IMG_7789l’altro a 50 cm. Il recinto elettrico è fondamentale per contenere un suino. Hanno una forza sul grugno pazzesca e amano tirare su col muso qualsiasi cosa anche la più pesante, come se fosse un fuscello leggero leggero…

La cassetta che fornisce l’impulso elettrico sta al di fuori, accanto al cancelletto di entrata ricavato da una pedana per pallet. Eravamo consapevoli del fatto che Ciccio avrebbe presto “arato” tutto il terreno presente per cui abbiamo fatto particolare attenzione a interrare e cementare la mangiatoia e la beverina ricavati entrambi da 2 vecchi lavandini. All’interno del riparo, provvisto di pavimento in cemento abbiamo posto abbondante paglia.

A Settembre siamo andati a prenotarlo presso un allevamento intensivo. L’allevatore è stato coscienzioso, preparato e disponibile. Lo ha tenuto per una settimana diviso dagli altri, lo IMG_7790ha sverminato e ha verificato che fosse in perfetta salute. Ci ha regalato mezzo sacco di mangime da mischiare gradualmente con quello fornito a casa. Ci ha raccomandato di tenerlo d’occhio perchè i primi giorni, i suinetti si sentono soli e non mangiano. Ci ha regalato anche un vermifugo da somministrargli qualche tempo prima della macellazione. Siccome lo prendevamo per settembre, ci ha consigliato un peso vivo di almeno una quarantina di chili in modo da essere sufficientemente grande nel periodo del freddo intenso e così abbiamo fatto. Ciccio pesa 43 kili e con 120 euro abbiamo iniziato questa esperienza.  Il trasporto è dovuto avvenire con mezzo idoneo e autorizzato al trasporto animale insieme ai documenti di cessione (modello IV) con tutti i dati dell’animale, dell’allevamento e del servizio veterinario di appartenenza. Questi documenti sono stati prontamente trasmessi al nostro servizio asl di zona collegati al nostro numero stalla. I primi 2 giorni Ciccio si è fatto delle grandi dormite nel suo riparo, letteralmente sommerso IMG_7787dalla paglia. Dormiva così profondamente che sembrava morto… poi ha iniziato ad assaggiare gli avanzi di cucina, gusti diversi, hanno risvegliato il desiderio atavico di nutrirsi… Gli diamo da mangiare due volte al giorno, mattina e sera. Si accontenta davvero di poco: avanzi di cucina come pasta, verdure cotte, minestroni, bucce di mela, pane duro, grissini, frutta bacata, ecc… Il nostro panettiere ci tiene da parte il pane avanzato che ci vende a 50 cent il kilo. E’ una ottima fonte di carboidrati a basso prezzo. Al consorzio agrario invece compriamo un saccone di fioccato misto di cereali che lo fanno letteralmente impazzire! Tutti i prodotti della serra e dell’orto non più idonei al consumo casalingo finiscono al nostro maiale di casa. Pomodori, zucchine, cetrioli, peperoni, melanzane ormai vecchiotte..

IMG_7782Tutto funziona a meraviglia. Ha scelto come “bagno” un punto opposto a dove ha l’acqua e la mangiatoia, altra dimostrazione di intelligenza. Ciccio è passato da un allevamento intensivo ad una vacanza! Passa le sue giornate a mangiare, a prendere il sole, a dormire, a sgrufolare allegramente nel terreno. Cresce a vista d’occhio. L’allevatore dice che questa razza, la Large White, ha una velocità di crescita impressionante, circa 1,7 kg al giorno… Una “macchina” da ingrasso, e si vede! Il prossimo anno ho intenzione di allevare un maiale di Cinta Senese, razza antichissima dalla qualità gastronomica elevatissima. Il fatto è che essendo un animale di razza arcaica, cresce molto meno velocemente del White quindi servono molti più mesi per portarlo ad un adeguato peso di macellazione. In cambio di qualche salsiccia e un arrosto, la pasticceria vicina ci regala scarti di pizzette, pasticcini, tortine, salatini di vario tipo e genere di cui Ciccio è ghiotto. Siamo nel 2014 e sono felice di poter vivere ancora questa esperienza, so cosa metteremo in tavola e so che la carne e i suoi derivati non avranno lo stesso sapore di quella comprata. Spero che queste informazioni possano servire ad altre famiglie come la nostra che cercano, ancor oggi, il biologico, la genuinità e gli antichi sapori di una volta!

Federico Lavanche

Aggiornamento al 29-12-2014

maiale ciccioNon è stata una buona idea lasciare al maiale tutto quello spazio di terreno perchè in poco tempo, con il suo grosso grugno, ha smosso tutto il terreno che con le piogge si è inzuppato all’inverosimile. Per fortuna il terreno ha una leggera pendenza che ha consentito il naturale deflusso delle acque. Il prossimo anno, di fronte alla apertura del suo ricovero, faremo un battuto di cemento recintato con pali di ferro.

Il carattere di Ciccio è cambiato radicalmente, non cerca più i grattini che gli regalevamo al cambio dell’acqua o al momento del pasto. Ora, l’unica cosa che cerca è il cibo. E’ diventato una “macchina da ingrasso”. Dorme, mangia, beve, sgrufola. E’ arrivato il primo freddo e gli ho messo abbondante paglia nel ricovero, cosa che ha gradito moltissimo.

Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.animaleanimali.eu
Appassionato da sempre di animali di ogni genere, ho avuto la possibilità di allevarne molti, studiarli e apprezzarli. Non si finisce mai di imparare da loro.

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